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Il frigo e la donna seduta




COPI


Autore versatile, dalla vignettistica al teatro, come interprete ed autore, Copi è portavoce del disagio esistenziale della seconda metà del secolo, da lui vissuta in prima persona, come omosessuale e non esente dall'uso di droghe. Il suo stile, sferzante fino a rasentare un cattivo gusto consapevole e mirato a scandalizzare il pubblico benpensante, è caratterizzato dalla visione poliedrica di autore "adottato" dalla Francia, ma di mai dimenticate origini e tradizioni culturali argentine argentine. Per molti versi apparentato con il Teatro dell'Assurdo, per la denuncia della solitudine e dell'alienazione della vita quotidiana, la sua drammaturgia è incentrata sul tema dell'identità: l'emarginazione sociale -gli abitanti delle favelas- e quella sessuale -omosessuali e travestiti.- Un altro elemento dominante è quello della morte, che percorre tutte le gamme della violenza, della poesia e dell'imprevisto. Queste tematiche dilaceranti vengono sempre trattate da Copi con distacco irridente, in uno stile che diventa sempre più incisivo.



-1939 Nasce a Buenos Aires. Diventa famoso come disegnatore di vignette, in particolare la serie della "signora seduta". Si dedica poi anche ad altre forme di espressione artistica, il romanzo ed il teatro.

-1966 La sua prima pièce è un atto unico, Santa Genoveffa nella sua vasca da bagno, per la regia di Jorge Lavelli al Teatro Biboquet di Parigi.

- 1968 Al Theatre de Lutece di Parigi viene rappresentata La giornata di una sognatrice, esempio di semplicità onirica e comica.

- 1969 Scrive Eva Peron, rappresentata sempre a Parigi, al Theatre de l'Epée de Bois, per la regia di Alfredo Arias, nel 1970.

- 1971 Eva Peron viene portata in scena da Mario Missiroli a Roma, al Circo Demar. Al Theatre de la Resserre, Cité Universitaire di Parigi, viene allestito L'omosessualità o la difficolta di esprimersi.

- 1985 Viene rappresentata ad Avignone ed alla Biennale Teatro La notte di Madame Lucienne.

-1987 Muore tre giorni dopo essere stato insignito del Grande Premio della Letteratura Drammatica della città di Parigi. Postumo, inaugurerà la sala del Theatre de la Colline con Una visita inopportuna, l'ultima opera dell'autore, storia autobiografica di un attore malato di AIDS.

Tratto da Il giornale di maggio 1995, a cura del Teatro di Genova, e da "La donna seduta" edita dal teatro di Genova