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Non solo giornalista e poeta, il nostro idolo si dedicò ben presto alle commedie e fu ,tra l'altro, anche animatore teatrale. Lanciò attori del calibro di Giovanni Grasso e Angelo Musco. Grazie alla sua irrefrenabile opera, fece conoscere veri spaccati della Sicilia che raccontava con grande semplicità. Lo stesso Pirandello ebbe a dire di lui " Nino Martoglio è per la Sicilia quello che sono Di Giacomo e Russo per Napoli ……. voci native che dicono le cose della loro terra, come la loro terra vuole che siano dette per essere quelle e non altre, col sapore e il colore, l'aria, l'alito e l'odore con cui vivono veramente e si gustano e s'illuminano e respirano e palpitano lì soltanto e non altrove ". Ed effettivamente non vi è definizione che renda meglio la vera essenza del nostro Nino. Opere come "San Giuvanni decullatu" , "I civitoti in pretura" , "L'aria del continente" ma soprattutto "La Centona" sono entrate di diritto nell'olimpo della letteratura universale. Il vero dramma avvenne quando il nostro idolo, a seguito di un banale incidente, perse tragicamente la vita. Era il 15 Settembre 1921 e mentre si recava dal figlio, ricoverato all'ospedale Vitt. Emanuele di Catania , cadde nella tromba dell'ascensore.
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