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 Titolo: I Segreti dei
Fachiri |
(di Massimiliano Teso,
pubblicato su Scienza & Paranormale numero 17)
Nell’immaginario collettivo il
fachiro è una persona dotata di particolari e
straordinarie capacità che gli consentono di effettuare
sensazionali esperimenti. Anni di meditazione
permetterebbero a queste persone di risvegliare latenti
poteri in grado di annullare il dolore o di amplificare a
dismisura le normali caratteristiche del corpo umano.
Come spiegare altrimenti le loro imprese se non
ricorrendo al paranormale?
Una risposta ci viene dal libro I segreti dei fachiri
della Avverbi Edizioni. Gli autori, lo psicologo Massimo
Polidoro e il chimico Luigi Garlaschelli, hanno
analizzato l’ampio repertorio dei fenomeni
presentato da santoni, yogi e fachiri cercando ogni volta
una possibile spiegazione scientifica e razionale.
Importante è stata la collaborazione
dell’anti-santone indiano Basava Premanand,
intervistato in apertura di libro. "Ci sono quattro
modi per realizzare un miracolo", spiega Premanand,
"attraverso giochi di destrezza con le mani, con
l’utilizzo di sostanze chimiche, usando
apparecchiature meccaniche e, infine, sfruttando
conoscenze poco note sul funzionamento del corpo
umano". Con questa frase Premanand riassume
brillantemente tutto il libro, che, in maniera chiara e
rigorosa, ci accompagna con occhio critico
nell’India dei misteri.
Premanand è famoso all’estero e nel suo paese per
essersi intrufolato tra i fedeli di diversi santoni e
aver scoperto che quello che veniva presentato come
miracoloso era dovuto più banalmente a semplici trucchi.
Un’illustre vittima dello scettico indiano è stato
il famoso Sai Baba, più volte osservato a utilizzare
tecniche del tutto indistinguibili dai trucchi di un
prestigiatore.
Il libro ci illustra le tecniche per realizzare
sorprendenti levitazioni e il semplicissimo principio
fisico che permette al fachiro di turno di camminare sui
carboni ardenti senza ustionarsi. Si passa poi al trucco
della corda indiana e al mito che continua ad
accompagnare questo banale ma pur sempre affascinante
esperimento. Massimo Polidoro chiude la prima parte del
libro illustrando le diverse tecniche per realizzare una
sepoltura prematura e analizzando i fenomeni prodotti dal
santone Sai Baba.
La seconda parte, "fachiri in cinque minuti",
scritta da Luigi Garlaschelli, è un vero e proprio
manuale per aspiranti fachiri. Il chimico del CICAP, noto
anche per le sue esibizioni di fachirismo che più volte
hanno lasciato il pubblico televisivo a bocca aperta, ha
deciso di lasciarci spiare nel suo baule per carpire i
segreti di tanta bravura. Vengono illustrate, in maniera
chiara e precisa, tutte le tecniche per realizzare
imprese apparentemente impossibili. Chiunque, infatti,
dopo aver letto il libro e con un po’ di coraggio
può infilarsi grandi spilloni nella carne o introdurre
chiodi da 12 centimetri nel naso. Inoltre, con
un’attrezzatura minima, è possibile mangiare il
vetro, ingoiare il fuoco o dormire su un letto di chiodi.
La cosa più sorprendente è che per realizzare tutto
questo non è necessario ricorrere ad alcun trucco. Basta
infatti sfruttare le normali capacità del nostro corpo.
Tuttavia alcuni esperimenti presentati nel libro, come
mangiare una candela accesa e procurarsi tagli
misteriosi, si possono realizzare ricorrendo a qualche
piccolo stratagemma.
Da buon scettico quale credo di essere, non potevo
esimermi dal provare le tecniche illustrate nel libro.
Dopo aver "divorato" il testo ed essermi
procurato quel minimo di attrezzatura necessaria mi sono
cimentato in esperimenti che mai avrei pensato di poter
realizzare. A parte la camminata sulle braci, che prevede
una preparazione leggermente più complessa, ho infatti
riprodotto quasi tutte le esperienze proposte dagli
autori. Per evitare spiacevoli inconvenienti, però, è
necessario seguire alla lettera quanto scritto nel libro.
I segreti dei fachiri è un testo divertente e rigoroso
che illustra con linguaggio chiaro e conciso come una
seria indagine su presunti fenomeni misteriosi possa
essere ancora più affascinante del mistero stesso. Per
di più, le numerose foto che accompagnano il testo,
oltre a rendere il libro più gradevole, permettono al
lettore di comprendere meglio i vari esperimenti.
Che siate o meno aspiranti fachiri, non potrete
assolutamente non leggere l’unico testo in Italia
che affronta in maniera critica e razionale questo
argomento.