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Fenomeni
aerei anomali a Tarquinia?
(di
Massimiliano Teso, pubblicato su Scienza &
Paranormale numero 22)
Quando il 7 febbraio
1997 Fabrizio Aumento, geologo e vulcanologo presso
lUniversità di Halifax in Canada, vide una zona
completamente devastata in una pineta in località
"Roccaccia" vicino Tarquinia, pensò subito ad
un evento catastrofico e complesso (nella foto a sinistra
gli alberi abbattuti). Effettivamente, in un area a forma
di ellisse di 400x175 metri, ben 94 alberi risultavano
abbattuti e 135 avevano parte del tronco bruciato. Alcuni
erano completamente sradicati mentre altri risultavano
spezzati come fiammiferi. Il professor Aumento ha
realizzato una mappa dellintera zona e ha rilevato
strumentalmente la presenza di tracce di Cesio 137.
Stranamente nella parte centrale della formazione gli
alberi erano intatti come pure lintero sottobosco:
né la bassa vegetazione né gli aghi di pino erano stati
mossi o bruciati.
Cosa aveva potuto provocare simili danni? Quale evento
misterioso era avvenuto nella "Roccaccia"? Le
prime ipotesi parlavano di Ufo: un oggetto volante in
avaria sarebbe caduto provocando onde di energia
responsabili dellabbattimento degli alberi [1]. Lo
stesso Aumento, nellintervista rilasciata l11
febbraio al Tg3, ha apertamente parlato di Ufo
specificando in seguito che tale termine poteva riferirsi
anche ad un evento naturale poco conosciuto. La presenza
del Cesio 137 ha inoltre permesso a Corrado Malanga,
chimico dellUniversità di Pisa e consulente
scientifico del Centro Uflogico Nazionale (CUN), di
ipotizzare il sistema di propulsione dellUfo caduto
nella pineta [2].
Unipotesi complessa ma più plausibile ci viene
dallo stesso Aumento che afferma: "...immaginiamo un
tornado con una base circolare di meno di 100 metri
abbassarsi sulla Roccaccia, spazzando via alberi, e che
nel momento del massimo avvicinamento con il suolo emette
una scarica di fulmini globulari dal perimetro della
base; questi vanno a massa con il terreno tramite gli
alberi, ceppi e pigne, lasciando bruciata una zona
pressoché anulare...". Tale ipotesi però non
riesce a spiegare perché il sottobosco non sia stato
minimamente influenzato dallevento. Il professor
Aumento, conscio di questo, propone altre due ipotesi
ancora più complesse: "...un muro di
sezione circolare, tridimensionale cilindrico o conico ma
vuoto al centro..." e "...uno o più oggetti
solidi..." [3].
Le indagini di Angelo Ferlicca, delegato viterbese del
CISU (Centro Italiano Studi Ufologici), hanno però messo
in evidenza che non cera alcun bisogno di scomodare
astronavi aliene o rarissimi fenomeni naturali [4]. Il
preside della Facoltà di Agraria di Tarquinia, Sergio
Mancinelli, e il guardiano della pineta hanno infatti
sostenuto fin dallinizio che la causa
dellabbattimento degli alberi doveva ricercarsi
nellabbondante nevicata avvenuta nel dicembre del
1996 accompagnata da una vera e propria bufera di vento
scatenatasi il 26 dello stesso mese. Le bruciature invece
risalivano ad un incendio divampato circa cinque anni
prima. La spiegazione è molto plausibile visto che gli
alberi di quella pineta hanno le radici molto
superficiali il che li rende particolarmente vulnerabili a particolari
condizioni atmosferiche, come quelle verificatesi nel
dicembre 96. Anche il fatto che il sottobosco
risultasse completamente intatto era unulteriore
riscontro a questa ipotesi (la foto a destra indica un
albero bruciato con il sottobosco completamente intatto).
Alle stesse conclusioni è inoltre pervenuto anche il
Coordinamento Provinciale di Viterbo del Corpo Forestale
[5].
Campioni di corteccia e pigne bruciate, analizzare da
Romano Serra dellUniversità di Bologna, hanno
ulteriormente evidenziato che lincendio dovevano
risalire ad almeno due o tre anni addietro. Anche la
questione del Cesio è stata ridimensionata dallo stesso
Aumento che ha considerato le tracce "...compatibili
con i residui delle ricadute conseguenti
allincidente di Chernobyl..." [3].
Note :
[1] Forgione Adriano e Fratini Massimo
: "una piccola Tunguska italiana", Notiziario
UFO (CUN) numero 11 (marzo-aprile 1997), (pgg. 54-56).
[2] Malanga Corrado :" cesio, cesio ancora
cesio", ibidem.
[3] Aumento Fabrizio : "Tornado sulla
Roccaccia", Notiziario UFO (CUN) numero 12
(maggio-giugno 1997), (pgg. 60-66).
[4] Ferlicca Angelo : "La Tunguska dei poveri",
UFO, rivista di informazione ufologia a cura del CISU
numero 20 (Luglio-Dicembre 1997), (pgg.20-23)
[5] "Tarquinia : i chiarimenti del professor Aumeto
... e la replica di Ferlicca & soci", UFO forum
(CISU) numero 10 (luglio 1998), (pgg. 13-14)
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