EVENTI E SPETTACOLI

 

                                                Biblioteca Civica O.A. Romero - Meda                 INVITO A TEATRO

sabato 29 marzo 2003 - Teatro Nuovo
"LA PALLA AL PIEDE"
di Georges Feydeau, con Luca De Filippo, regia di Armando Pugliese
Euro 24 - partenza ore 19.15 - prenotazioni entro il 19 marzo


sabato 17 maggio 2003 – Teatro Arsenale
"VESTIRE GLI IGNUDI"
di Luigi Pirandello, regia di Annig Raimondi
Euro 15 - partenza ore 19.30 - prenotazioni entro il 30 aprile


PRENOTAZIONI: presso la Biblioteca civica, viale Brianza, 3 – Meda. 0362-342058. La prenotazione può essere effettuata anche telefonicamente.


   UNO SPETTACOLO TEATRALE DANON PERDERE
   Il Che: vita e morte di Ernesto Che Guevara

Scritta da Michela Marelli e diretta da Serena Sinigaglia è in scena al Teatro Verdi l’ambiziosa ricostruzione della biografia di Ernesto Guevara. Il Che, eroe simbolo di diverse generazioni, oltre la figura leggendaria porta in sé interrogativi e dubbi su molti aspetti della sua vita. Domande alle quali, Michela Marelli cerca di dare una risposta, prima tra tutte: la ragione della popolarità e del mito di questo ‘eroe’ del novecento.
DOVE: Teatro Verdi, via Pastrengo 16 MILANO
Info: 02-68.80.038


Autore: Michela Marelli
Artisti: Maria Pilar Aspa, Francesco Rossini, Sandra Zoccolan con la partecipazione di Barbara Bedrina
Regia: Serena Sinigaglia
Musiche: Massimo Betti (in scena con la chitarra)
       Sede: Milano, Teatro Verdi, fino al 19 aprile

Per quelli della mia generazione non c'è dubbio di sorta: il Che fa parte del nostro immaginario, ma che dico, della nostra vita come un'icona indistruttibile. Ma chi è il Che per le nuove generazioni che pure indossano le magliette con il suo ritratto, hanno appeso manifesti nella loro camera con quella che sicuramente è la foto (di Kodra) più famosa al mondo? Soprattutto chi è per loro Ernesto Guevara de la Serna, argentino di buona famiglia nato a Rosario nel 1928, bambino (e adulto) gravemente asmatico, studente di medicina, tombeur des femmes, viaggiatore incallito, amante dell'avventura, divoratore di libri, appassionato del Don Chisciotte e di Goethe, diventato cubano per scelta e poi apolide della rivoluzione, conosciuto universalmente come «il Che» grazie al soprannome datogli dai suoi soldati cubani per via di quel suo argentino intercalare? Che cosa conserviamo di lui oltre al ricordo della sua «querida presencia» che fece addirittura ombra a Fidel Castro, come suggerisce Carlos Puebla in una sua celeberrima canzone del 1965, di quel suo volere «imparare a essere duri pur conservando la propria tenerezza», slogan al quale Paco Ignazio Taibo II si è ispirato per il titolo di una sua biografia? Che cosa conserviamo della sua parabola, del suo incessante sogno rivoluzionario che s'infranse nel 1967 per delazione e tradimento e per l'occhiuta mano della Cia americana nella Sierra Boliviana?

Se qualcuno in questi tempi di guerra volesse porsi la domanda (e sono molti vista l'affluenza del pubblico) vada a vedersi Il Che: vita e morte di Ernesto Guevara, testo o piuttosto lungo racconto che Michela Marelli ha ricostruito su documenti e libri e che la regista Serena Sinigaglia ha messo in scena, come una «rivista politica», fra musica dal vivo, canti, suggestioni, riferimenti: una microstoria di persone qualunque a un certo punto segnate dall'eccezionalità. Una storia raccontata, agita, interpretata dagli ispirati attori-cantanti, forse un po' troppo didascalica, che rischia di non farci fare un passo in più su quel cammino di conoscenza di cui si diceva all'inizio. Certo ci cattura, ci commuove addirittura, ma lascia sempre in piedi, irrisolta, la domanda: chi è il Che per le molte generazioni che sono venute dopo di noi? Maria Pilar Perez Aspa, Sandra Zoccolan, Francesco Rossini sono molto bravi e ce la mettono tutta in questo musical rivoluzionario per darci una risposta che però si arena attorno alla «leggenda» (parola usata da Regis Debray) del Che così come l'avevamo sempre immaginata, anche se ripercorriamo, con l'entusiasmo che riesce a comunicarci la regista, la sua irripetibile biografia, la sua vita magnificamente eccezionale. Il Che: vita e morte di Ernesto Guevara dell'Atir, uno dei pochi gruppi milanesi che si muovono nell'ambito del teatro di ricerca, ha gettato il seme di un cammino da fare; ma bisogna andare avanti davvero, adesso. Anche confrontandosi con un teatro «criticamente» necessario e con i suoi strumenti. (9 aprile 2003)