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In seguito al crollo dell'impero
Romano, Olbia fu invasa dai Vandali: condannarono la città,
che era già in piena decadenza, la incendiarono intorno
al 450 d.c. Il popolo si rifugiò a Fausania, forse in periferia
di Olbia Romana, che si ingrandì d'importanza soprattutto
nell'età bizantina: infatti, in una sua lettera, Papa Gregorio
Magno dava il proprio assenso alla nomina di un vescovo. Fu dunque
sede di diocesi e, probabilmente, anche sede dei primi Giudicati
di Gallura, ma, nonostante questo, non rimane
alcuna traccia del borgo. Ad Olbia era quindi sovravvissuto un
piccolo villaggio, che però si ingrandì nuovamente
d'importanza per il rinnovato sviluppo del commercio con la penisola
italiana verso lanno 1000: le potenza marinare di Pisa e Genova
ne determinarono il rifiorire grazie ai loro traffici commerciali.
Assunto il nome di Civita
la città divenne capitale del Giudicato di Gallura e in
questo periodo rimase sotto l'influenza di Pisa.
Il primo giudice, di cui
si hanno notizie, è Costantino
(1073), al quale seguirono Torchitorio
(1112), Soltaro
e Ottocorre
di Gunale,
Comita Spano,
Costantino
e Barisone di
Lacon.
A questi giudici si fa risalire
la costruzionede vari castelli a protezione dell'abitato, ed una
riorganizzazione dei rapporti commerciali, destinata a restituire
alla città gli antichi splendori. Soprattutto Pisa risultò
favorita da questo sviluppo e rafforzò così la propria
influenza sulla Sardegna Nord-Occidentale ma, le successive guerre
giudicali avrebbero rovinato questa ripresa.
Olbia rimase a Pisa e assunse
il nome di Terranova Pausania (in ricordo di Fausania Bizantina)
mantenendolo fino al 1939, anno in cui fu restituito l'antico
nome romano col quale oggi è conosciuta. Sotto il governo
pisano non si fermò lo sviluppo economico e demografico:
il porto tornò ad essere molto importante e rifiorirono
le zone interne dell'agro che videro crescere gli insediamenti
rurali.
Il Giudicato
di Gallura rimase in piedi fino al 1300.
lo sbarco degli Aragonesi, che conquistarono tutta l'isola, pose
fine ad un periodo splendido della storia di Olbia
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