Home Sommario

ANTICO MONASTERO DELLE CLARISSE OGGI LICEO SCIENTIFICO

Andando dal Palazzo Baronale verso la Cattedrale, nell'attuale via Dante, sulla destra esisteva il Convento delle Suore della Concezione o di S. Chiara.
Vi si trovava una chiesa, che era quasi certamente il grande stanzone, attiguo al portone d'ingresso, con entrata dalla strada, alcuni anni fa adibito a teatrino delle Scuole elementari.
Tale Monastero dell'Immacolata Concezione, sede delle Clarisse, era già presente nel 1633 e nel 1733 passava dalla giurisdizione dei frati del vicino convento di S. Francesco (Osservanti) a quella dei Vescovi di Minervino.
Secondo la descrizione del Tango nel 1667 nella chiesa era posto un altare maggiore in pietra o marmo, sul quale si trovava una grande tela rappresentante il Cristo con la Vergine, S.Anna e San Domenico.
Nelle nicchie laterali vi erano le statue di S. Antonio, S. Ludovico, S. Chiara e San Francesco.
Nell'unica navata poi vi erano tre cappelle con tele di s. Francesco saverio, S. Tommaso da Villanova e S. Domenico Soriano.
Con i disordini della fine del secolo XVIII cominciò ad avere forti problemi economici, testimoniati dalle lettere della Badessa al Ministro regio del culto (Archivio di stato - Bari) , in cui lamenta le vessazioni e le appropriazioni indebite dei signorotti locali.
Con la soppressione del monastero, ridotto a povertà, la cappella divenne luogo di culto della Confraternita di S. Michele.
Con l'espansione del paese, nella seconda metà dell '800 , la Congrega fece costruire una chiesa più ampia "sulla strada Torre", fuori dall'antico centro abitato.
Con la consacrazione del 1875 la confraternita si trasferì nella nuova chiesa, portando lì la tela di S. Anna e una statua lignea di San Bonaventura da Bagnoreggio.
Il quadro finì con l'essere conservato nella sacrestia di S. Michele , dove lo trovò il vescovo di Andria Giuseppe Lanave ed esposto successivamente nel Museo Diocesano di Andria nella sede dell'antico Episcopio.
I locali dell'ex monastero sono in seguito divenuti sede del Liceo Scientifico di Minervino e alcune tracce si rinvengono nell'ingresso, ex parlatorio, dove è rimasta una lapide del 1752 che riporta un'iscrizione relativa alle norme di clausura, fatta apporre dal vescovo del tempo Mons. Gennaro Spani.
MADONNA,S. ANNA E GESU' BAMBINO
di Cesare Fracanzano (1605-1656) Tela e cornice sono dell'epoca, olio su tela - m. 1,30 x 1,37.
Provengono dalla sacrestia di san Michele di Minervino. a tela si trovava sull'altare maggiore della cappella del monastero ubicato nei locali dell'attuale Liceo Scientifico in Minervino. Ne fa fede una descrizione del 1667.


ALTRE CHIESE URBANE NON PIU' ESISTENTI