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LA TELA DELLA MADONNA DEL SUFFRAGIO

Tale tela risalente al secolo XVIII costituiva la pala d'altare della chiesa di S. Francesco, detta del "Purgatorio".
Inizialmente appartenente alla chiesa dell'Annunziata fu collocata nella sua sede attuale verso il 1811.
In tale data infatti, in seguito ai lavori di ampliamento della porta principale del vecchio abitato, si dovette procedere all'abbattimento della chiesa dell'Annunziata che allora costituiva, per importanza, la seconda chiesa dell'abitato.
Sul suo sito, oggi si può ammirare Palazzo Acquaviva e la colonna dell'arcangelo Michele, protettore e patrono della città.
La tela della Madonna del Suffragio, all'interno della nuova chiesa, rappresentò adeguatatamente gli ideali e gli intenti della Congrega del Purgatorio divenuta in seguito Arciconfraternita della Morte. Questa associazione, composta da importanti personaggi laici ed ecclesiastici, rilevò l'ex convento francescano dei Frati Minori Osservanti, espropriato in seguito all'editto murattiano contro gli ordini religiosi che non avevano finalità educative.
Le tematiche della solidarietà dei vivi verso i defunti, che si esprimeva in preghiere, o "suffragi", la figura della Madonna, che intercedeva affinchè venissero rimesse le colpe dei peccatori, l'importanza del Purgatorio come luogo o condizione dell'anima in cui si assisteva a un processo di espiazione e purificazione dell'anima nella sua ascesa verso la beatitudine eterna, ebbene tutte queste tematiche ebbero un forte impulso nella seconda metà del 1600 in seguito alla riforma protestante, che attribuiva solo alla fede la salvezza spirituale, e alla controriforma del concilio tridentino.
Tale controriforma promosse ed ispirò un forte movimento di rinnovamento spirituale che porto alla creazione in tutta la penisola di chiese dedicate al Purgatorio, di confraternite "della Morte" e di opere artistiche raffiguranti scene in cui la Madonna, tramite l'ausilio di angeli, seleziona le anime peccatrici del Purgatorio, redente dalla misericordia delle preghiere dei congiunti, e le conduce nel Paradiso.
Per meglio comprendere questa tensione spirituale, occorre riflettere anche sulla natura precaria e contingente della vita dell'epoca, caratterizzata da guerre, epidemie (come quella della peste che devastò in quell'epoca il Regno di Napoli), sfruttamento baronale.
Con il passare degli anni la Tela della Madonna del Suffragio, come molte altre ebbe a subire un devastante processo di deterioramento a causa dell'incuria e di malriuscite opere di restauro che resero ancora più precario lo strato di colore originario e la consistenza della stessa tela.
In seguito all'opera di restauro della prof.ssa Maria Preziusi, a cura dell'Archeoclub d'Italia "Athena" di Minervino Murge, opera che ha richiesto diversi mesi di paziente lavoro di ripulitura degli stucchi posticci per coprire buchi nella tela, di ricostituzione della consistenza originaria della tela tassello dopo tassello; il 24 luglio 2004 si è potuto assistere e celebrare la riconsegna alla cittadinanza di questo dipinto che dopo l'opera di restauro, mette in maggior risalto la bravura dell'artista dell'epoca che tradusse in linguaggio visivo il pathos e la tensione spirituale del processo di espiazione e purificazione dell'anima che ascende al cielo in virtù dell'intercessione della Madonna.