5.Pesci strani
5.04 Cuba Virama
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lug.88

Le mie esperienze nella pesca al Black Bass sono sempre state scarse soprattutto perché 'sul Lago Maggiore, dove io vivo, esemplari di questa specie ve ne sono piuttosto pochi e perciò non esiste una vera e propria scuola o tradizione di pesca a questo pesce. Capitava, ogni tanto, qualche sporadica cattura pescando soprattutto lucci o persici con il cucchiaino oppure con il pesciolino vivo. Anni fa, avevo fatto un po' di pratica, quando un amico di Casale mi aveva invitato in un suo laghetto privato, letteralmente farcito di carpe e persici trota. Mi ero divertito parecchio catturandone diversi di media taglia, dai cinquecento grammi al chilo, pescando a cucchiaino e minnow. Non la consideravo comunque una pesca interessante, sportiva o comunque emozionante fino a quando non ho avuto modo di sapere che negli U.S.A. viene considerato il pesce nazionale, che esistono Clubs dedicati interamente al Black, che centinaia di migliaia di pescatori vi si dedicano anima e corpo e soprattutto che le varie riviste americane consacrano a questo pesce moltissimi articoli e stupende fotografie con catture record oltre i sei chili. Quando poi ho scoperto che si poteva pescarlo anche con canna da mosca e con quei batuffoli strani e dagli affascinanti colori chiamati poppers, ho deciso di programmare un' uscita di pesca alla ricerca di grossi Black.
E' capitato come il proverbiale cacio sui maccheroni l'invito per visitare alcune zone all'interno dell'isola di Cuba. Sono partito subito con canne e bagagli alla volta de L'AVANA. Mi faceva da compagno un amico cacciatore interessato ad anatre e beccaccini. Cuba e' l'isola più grande delle Antille ed ha tutti i caratteri tipici dei Caraibi: grandi spiagge bianche coronate da palme ondeggianti nel vento, musica tropicale, bevande e frutti esotici, un mare limpido ed incantevole. Ma Cuba non e' solo questo, Cuba e' anche montagne ricoperte dalla giungla, grandi piantagioni di zucchero, paludi immense ed incontaminate che rappresentano l'habitat ideale per milioni di uccelli che vengono qui a svernare, per migliaia di coccodrilli che fungono da spazzini e soprettutto per enormi quantità di pesci.

E' capitato come il proverbiale cacio sui maccheroni l'invito per visitare alcune zone all'interno dell'isola di Cuba. Sono partito subito con canne e bagagli alla volta de L'AVANA. Mi faceva da compagno un amico cacciatore interessato ad anatre e beccaccini. Cuba e' l'isola più grande delle Antille ed ha tutti i caratteri tipici dei Caraibi: grandi spiagge bianche coronate da palme ondeggianti nel vento, musica tropicale, bevande e frutti esotici, un mare limpido ed incantevole. Ma Cuba non e' solo questo, Cuba e' anche montagne ricoperte dalla giungla, grandi piantagioni di zucchero, paludi immense ed incontaminate che rappresentano l'habitat ideale per milioni di uccelli che vengono qui a svernare, per migliaia di coccodrilli che fungono da spazzini e soprettutto per enormi quantità di pesci. Dopo un volo con scalo a Gander, nell'isola di Terranova, siamo arrivati nella capitale e qui abbiamo trascorso alcuni giorni affaccendati nelle incombenze e nei pellegrinaggi classici dovuti al luogo ed alla sua fama. Pesca a traina nella Gulf Stream come Hemingway e gli eroi dei suoi racconti, Daiquiri gelato al "Floridita", il "Tropicana" con le sue bellissime e statuarie ballerine creole, birra fresca o mohijto sulle spiagge mentre ci si crogiola al sole. Poi, finalmente, siamo andati nella provincia del Granma, nel Sud/Est dell'isola, a Virama, una palude di un milione di ettari, a circa un 'ora e mezza di volo da L'Avana.
Qui la temperatura e più calda e tropicale di cinque o sei gradi rispetto alla capitale che oltre ad essere più a Nord beneficia del fatto di essere sul mare e quindi più ventilata. L'ambiente in questi posti non e' certamente quello turistico pero' la vista di una natura cosi' incontaminata e diversa ripaga ampiamente della sistemazione un po' più spartana di quella che possono dare i grandi alberghi sulla costa. La pesca, poi, e', come dicono gli americani "UNLIMITED": sconfinata, senza limiti. Ci sono dappertutto Black Bass che qui vengono chiamati Trucha (trota). L'esemplare da due o tre chili rappresenta la norma con punte da cinque ed anche sei chili. E' il classico posto dove si inizia a pescare con il cucchiaino od il Rapala cosi', tanto per vedere se si piglia qualcosa, poi, stufi di aver un pesce in canna ogni lancio o due, si prova via via con le esche piu' strane tipo quei vermi o ranocchie di gomma morbida tanto care ai pescatori oltre atlantico. Poi, visto che le catture si susseguono sempre a buon ritmo, si tira fuori la canna da mosca e si prova tutto il campionario di esche al seguito: poppers, topolini in pelo di cervo, streamers vari, mosche da salmone e perfino grosse mosche di maggio tipo quelle che volano sul Gacka, che qui rendono benissimo a patto che vengano "sbatacchiate" sulla superfice dell'acqua. Il risultato non cambia.
Allora si cercano le cose difficili: quello che nuota all'ombra della barca, quello piu' lontano, il mostro che lascia intravedere il muso sotto le foglie, quello che ha appena smosso quella mini-isola di fiori galleggianti. Si e' quasi sempre ripagati con un'abboccata feroce. Oltre ai boccaloni si catturano anche parecchie Tilapias e Cubanas che sono dei persici sole di circa mezzo chilo che tirano come dannati, piu scuri i primi e molto piu' colorati i secondi; occorre stare molto attenti quando si slamano per via delle spine presenti sul dorso e sugli opercoli. Io, naturalmente, prendevo e sganciavo ogni esemplare, pero' notavo che Chicho, mia guida e barcaiolo instancabile, strabuzzava gli occhi per questo mio comportamento e quando poi ridiedi la liberta' ad un esemplare di circa sei chili inizio' una sequela di versi ed imprecazioni nel suo idioma strano ed incomprensibile. Alla sera Rafael, il ragazzo che fungeva da interprete, mi disse che l'equipe del campo mi giudicava un pazzo per aver ributtato in acqua cosi' tanto di quello squisito Ben di Dio che avrebbe fatto felice per qualche giorno le loro famiglie. Cosi' all'indomani decisi che avrei tenuto gli esemplari che ad occhio superavano i 40/45 centimetri. Alla sera ci furono grandi festeggiamenti con rhum ed aguardiente a volonta' per i 58 pesci che avevo regalato loro. Se si ha intenzione di programmare un viaggio a Cuba per la pesca ai Black Bass occorre portarsi delle canne da spinning per artificiali dai 5 ai 20 grammi, dei robusti mulinelli caricati con uno 025 oppure dello 030 ( non occorrono lanci lunghi), una canna da mosca con la coda da Bass oppure una normale coda galleggiante del 6 o del 7, ed un po' tutte le varie esche che la fantasia ha trovato per questo tipo di pesca.Occorre tener presente che si pesca, nel novanta per cento dei casi, da barche condotte da una guida e che la profondità media va dal metro al metro e mezzo e quindi non e' necessario portarsi stivali o waders.
Se si vuole tentare un'uscita per i Tarpons e gli Snooks nel mare e negli estuari dei fiumi e' meglio portarsi dei mulinelli piu' potenti con almeno 200 metri di filo dello 040, artificiali piu' grandi e canne da mosca da salmone per code 8/9/10 con almeno 150 metri di backing da 30 libbre sul mulinello.
L'abbigliamento ideale per pescare in queste zone e' rappresentato da calzoni lunghi, leggeri e facilmente lavabili, scarpe da tennis o di corda, una camiciola leggera con maniche lunghe ed un cappello a larghe tese perchè qui il sole non perdona. Il clima e caldo e si mantiene costantemente sui trenta gradi con scarsissime escursioni termiche sia stagionali che tra il giorno e la notte. La stagione secca va da Novembre a Maggio mentre da Giugno ad Ottobre possono verificarsi alcuni acquazzoni, tutti comunque di breve durata. E' indispensabile portarsi un buon repellente contro zanzare ed insetti, creme solari e pomate contro eventuali scottature ed occhiali da sole molto scuri.