5.Pesci
strani
5.07
Pesca a Cairns /
Australia .
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lug.91 |
Un
recente sondaggio effettuato tra diversi pescatori d'ogni genere
mostra che almeno i due terzi non mangiano mai pesce. Questo non
dovrebbe sorprendere nessuno: il pesce contiene fosforo che fa
bene al cervello. Chi mangia pesce ha cervelli ben sviluppati.
Chi possiede cervelli grandi e ben sviluppati non va a pescare.
E' semplice. La medesima ricerca ha inoltre rivelato che il big
game, nonostante sia non accessibile a tutti, e forse proprio
per questo, gode di un pregiudizio straordinariamente favorevole.
Quale pescatore un giorno non ha pensato "Bisogna proprio che
ci provi"? La prima esperienza la fai di solito su qualche spiaggia
da cartolina, quando una biondona in bikini ti mostra un album
di foto e afferma che si prendono un sacco di Marlin. Sorride....
e il giochino ti costerà qualche centinaio di dollari.
I Marlin, cosa avevate capito?!? Il giorno seguente incontri il
comandante alle sei del mattino sul molo, poi subito in barca.
Il trasferimento è piacevole: vedi delfini, pesci volanti,
forse qualche tartaruga marina. Le prime due ore trascorrono e
non accade nulla; si notano le prime avvisaglie di noia ..."Che
ore sono?". A mezzogiorno il vento aumenta come pure le onde,
si balla un po'. Cominci ad impallidire mentre il marinaio ingoia
bignè a raffica. "Quanto dobbiamo ancora pescare?". Arrivano
le 2, il colore del viso è diventato "banana acerba", pensi
ai quattrini buttati. Finalmente si rientra. Quando stai per scendere
ti chiedono anche la mancia e, forse per antiche abitudini, la
vogliono in banconote di piccolo taglio. "Ladri! Posto
infame! Ma dove si piglia sul serio?" La ricerca dei posti dove
trovare e agganciare realmente dei trofei non è tanto difficile,
soprattutto perché oggi la conoscenza delle abitudini e
delle migrazioni delle prede ambite è piu' approfondita.
La fortuna gioca un ruolo importante ma solo sul breve periodo.
La zona che sale da Cairns, Queensland, lungo la barriera corallina
(Great Barrier Reef) fino alle isole Lizard e poi verso Princess
Charlotte Bay, è indiscutibilmente il centro mondiale per
i grossi pesci. I Black Marlin dell'Oceano Pacifico migrano annualmente
verso questo settore, di circa 150 miglia, della Grande Barriera
per la riproduzione. L'arrivo dei primi pesci adulti si verifica
in genere all'inizio di settembre e la stagione si prolunga fino
a gennaio; a luglio ed agosto si catturano solo "piccoli" dalle
40 alle 300 libbre! Durante questa stagione una flotta superba
di "fishermen" e di barche appoggio solca in continuazione le
acque del Mar dei Coralli. Talvolta giunge la notizia che un pescatore
cattura un Black o Blue Marlin "di quelli grossi" a Mauritius,
a Bimini, in Costa d'Avorio o in altri luoghi famosi. La tanto
celebrata "Granders Wall" di Kona, Hawaii, registra uno sbalorditivo
totale di 30 catture sopra le 1000 lbs. prese in un certo numero
d'anni.... e con questo?A Cairns si prendono 30 Marlin oltre quel
peso in una cattiva stagione. Ci si stupì quando i locali
skipper, durante la stagione '89 del Black Marlin, si lamentarono
perché solo una trentina di pesci catturati supero' le
1000 lbs. Quei veterani ricordavano i giorni in cui ognuno pesava,
o "targava" (tag and release), almeno mezza dozzina di "pesi massimi"
ogni stagione.
Dimenticano
forse il fatto che ora ci sono molte più barche e la torta
dell'annuale "sagra" del Marlin è divisa in più
fette. Forse è ora che Cairns e i locali "comandanti" comincino
a vantare e a pubblicizzare maggiormente la fama di "big fish
area". Parlando invece della stagione 1990 Brian, skipper del
Kanahoee, ha catturato 88 Marlin in 65 uscite. Poi ha aperto un
negozio d'abbigliamento e giocattoli per bambini (a Cairns i bambini
sono la piu' grande industria dopo quella della pesca sportiva).
Jim Anderson, presidente della Professional Game Fish Association
di Cairns e proprietario del Sea Adventures, ha avuto una media
di 1.3 catture di Black per uscita mentre il leggendario Dennis
"Brazakka" Wallace probabilmente ha superato tutti: è stato
lo skipper di Lee Marvin per 14 anni nonché dei presidenti
USA Carter e Bush, dei golfisti Greg Norman e Jack Nicklaus e
di molti altri pescatori famosi ed esigenti che tuttora arrivano
ogni anno da tutto il mondo per misurarsi con questi pesci da
sogno. Le grosse femmine di Black Marlin sembrano giungere sempre
piu presto e un certo numero di pesci tra le 850 e le 1000 lbs.
erano già state catturate, l'anno scorso, prima del 4 settembre.
Il capitano Brad Beath della "Kirsten, skipper abituale di Wilbur
Smith, con un cliente americano in viaggio di nozze, al 7 settembre
ne aveva catturata una che era solo 10 chili al di sotto del magico
peso. Mi chiedo quale sia stata la piu' grande emozione della
luna di miele per quel cliente. L'inizio vero e proprio della
stagione è rappresentato ogni anno dal torneo "Lexus Marlin
Classic" con un premio di 100.000 dollari per il vincitore. L'anno
scorso fu vinto con due pesci di 745 e 823 lbs. anche se un paio
di "mamme", decisamente piu' grandi, furono agganciate e portate
quasi sotto alla barca, per essere purtroppo poi divorate dagli
squali tigre. Il torneo 1992 prevedeva un premio aggiuntivo di
1.000.000 di dollari USA (avete capito bene!!!), garantito dai
Lloyds di Londra, se fosse stato battuto il record all tackle
durante la gara. Purtroppo nessuno si è intascato l'assegno
ma non dobbiamo dimenticarci di "Big Julie" (probabile record
mondiale per il Black Marlin). Parecchi skipper "stagionati" riferiscono
di aver sentito cedere le ginocchia alla vista di "qualcosa" che
assomigliava piu' ad un sommergibile che ad un pesce.
Per non parlare poi delle varie battaglie: una volta "Big Julie"
ruppe proprio a fianco della barca e il capitano, che vuole rimanere
anonimo, alla richiesta di valutarne il peso, affermò che
il pesce agganciato doveva essere senz'altro oltre le 1700 lbs.
(valutazione impressionante poiché' fatta da persona famosa
per riservatezza e modestia). Il record per questa specie è
ancora fermo a 1560 lbs. e fu ottenuto in Perù 40 anni
fa all'epoca in cui la pesca sportiva del marlin era sempre associata
a barche enormi, ad un sacco di soldi e ad una dose infinita di
perseveranza.
L'anno scorso il pesce più grosso fu un imponente Black
Marlin di 1276 lbs., preso dalla barca di Peter B. Wright. Peter
da un paio d'anni non catturava un "big" ma la legge delle medie
vale proprio per quello che è. Lui, infatti, detiene anche
il record "all tackle" australiano con una preda di 1442 lbs.,
catturata dal pescatore Michael Malgrath nel 1973. Ci sono diverse
teorie sul fatto che, dalla scorsa stagione, il trend negativo
si è invertito. Alcuni affermano che il ciclo riproduttivo
ha sempre un andamento alterno e raggiunge dei picchi, dopo un
certo numero d'anni, quando una gran quantità di femmine
raggiunge la maturità; altri affermano che i maggiori controlli
e le limitazioni imposte ai pescatori professionisti che utilizzano
"longlines" e "driftnets" hanno dato maggiore protezione alla
popolazione di rostrati che quindi è aumentata sia di numero
sia nelle dimensioni.
Il
fatto certo è che i risultati dell'anno scorso sono stati
eccezionali e uno studio eseguito con venti capitani che tengono
accuratamente il diario delle catture, mostra l'analisi dettagliata.
Hanno pescato per un totale di 857 giorni, con una media quindi
di 43 giornate per barca. Sono stati catturati 913 Black Marlin,
una media di 1.O6 pesci al giorno (non tenendo conto quindi degli
strikes, dei pesci sganciati e persi, di quelli divorati dagli
squali, delle catture di pesci diversi). Ne sono stati portati
al peso solo 23, che equivale allo 0.25 per cento del totale:
gli altri sono stati tutti rilasciati in buone condizioni. Ora,
con il "tag and release" in continuo aumento, si può solo
fare la stima di quanti pesci oltre le fatidiche 1000 lbs sono
catturati. Prendendo ad esempio le cifre di queste venti barche
e moltiplicandole per il numero di quante hanno pescato durante
la stagione, si può ragionevolmente calcolare che siano
stati catturati oltre 6O "big" Black Marlin. Questi dati ci dimostrano
come si catturano piu' Marlin oltre le 1000 lbs. in una stagione
a Cairns che in dieci stagioni in tutti gli altri luoghi famosi
e celebrati per questa pesca nel mondo. Se ne deduce anche verso
quale destinazione occorra puntare per avere la possibilità
di agganciarne uno veramente "grosso" o forse proprio "Big Julie".
La sistemazione ottimale è quella di usare come albergo
una "mothership" ormeggiata in mare aperto, partendo ogni mattina
con dei motoscafi da traina da 30/35 piedi. Questa soluzione permette
di essere sempre sul posto evitando lunghi trasferimenti (anche
di ore) per portarsi negli "hot spot" dove si incontrano i Marlin.
Le barche appoggio sono veri e propri yacht da 50/60 ft. più
o meno dotati di vari comfort. Una di queste, il "Mustique" è
una vera e propria nave da 120 ft. provvista di tv, idromassaggio,
telefono via satellite in ogni camera oltre che di ogni altro
inimmaginabile gadget. Si possono anche utilizzare come sistemazione
le stesse barche da traina: si pesca ugualmente bene, si vive
a più stretto contatto con l'equipaggio, si sta solo più
stretti. Nei cinque giorni che sono stato a bordo di una di queste
ho imparato diverse cose ed una particolarmente bene: non alzare
la testa quando ci si sveglia. Il soffitto sopra la brandina era
a trenta centimetri dalla mia testa. L'acciaio, bitorzoluto dai
rivetti, è decisamente qualcosa che non si dimentica.
E' stato studiato per resistere agli elementi scatenati del Sud
Pacifico e non cedeva di un millimetro quando il mio cranio ci
sbatteva contro. Stanno aumentando coloro che pescano con attrezzatura
da mosca marlin e sailfish, dopo averli attirati a portata di
lancio con vari "teaser". Anche la tecnica "stand up" conosce
nuovi adepti: si tratta di combattere il pesce restando in piedi
ed utilizzando solo la cintura porta-canna. E' indispensabile
la perfetta coordinazione equipaggio-pescatore e una notevole
preparazione fisica. Tra una spedizione di pesca e l'altra occorre
allenarsi per bene: sollevare con la canna un cavallo, frantumare
con la mano palle da biliardo, agganciare la Volkswagen del cognato
e, con i denti, portarsela vicino. Alla sera poi ci si palpa i
muscoli l'un l'altro. Quando pero' si cercano veramente i Black
da fotografia è indispensabile l'ausilio della sedia da
combattimento e va usata un'attrezzatura decisamente pesante:
canne da 130 lbs. e mulinelli 12/0 Fin-Nor o Penn. Lasciamo perdere
poi pesciolini e variopinti artificiali: si innescano queenfish,
tonnetti o mackerel da 3/4 chili. Tutto va accuratamente provato
e collaudato in precedenza, dai carichi di rottura del filo alla
tenuta dei moschettoni alle mollette degli outriggers.
La
barca deve essere ben attrezzata, lo skipper e l'equipaggio devono
essere soprattutto esperti e con una perfetta conoscenza delle
zone migliori. Poco importa se non sono cordiali e magari rappresentano
la prova vivente della fornicazione dell'aborigeno con il canguro.
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