5 Pesci strani
5.11 NWT-Pesca nel paese delle ombre lunghe.
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dic.92

I Territori del Nord Ovest appartengono al Canada e rappresentano la piu vasta e desolata zona del continente Nordamericano. Questa Provincia ha una superficie di circa 3.500.000 di chilometri quadrati (dodici volte l'Italia) e si estende dagli iceberg dell'Artico alle sterminate foreste della valle del McKenzie, dalle impervie Montagne Rocciose dell'ovest fino ai fiordi dell'Isola di Baffin. Ci sono milioni di laghi e fiumi dove probabilmente nessuno ha mai pescato. Troppi per contarli e perché sia dato a tutti un nome. Queste acque, inesplorate ed incontaminate, offrono centinaia di pesci trofeo. Esistono alcuni tra i piu' grandi laghi del mondo: nel Great Bear o nel Great Slave Lake potresti viaggiare per giorni nella stessa direzione prima di toccare l'altra sponda. L'ultima volta che ero stato a Yelowknife, 16 anni fa, contava 1500 anime. Ora e cresciuta a 17.000 che rappresentano anche il 2O% dell'intera popolazione della provincia. e si vede qualche alto palazzo. E' la terra dove puoi ancora godere lo spettacolo di enormi branchi di caribou, bisonti e buoi muschiati allo stato selvaggio. Fiumi e laghi riservano emozioni per chiunque peschi a mosca, a spinning o a traina. E' incalcolabile il potenziale che possono riservare questi luoghi ai pescatori, siano essi in cerca di temoli o lucci o salmerini.
I North West Territories rappresentano la destinazione ideale per chi cerca pesci senza limite, posti inesplorati ed avventura in una terra che non e' cambiata da secoli.I salmerini sono presenti nella varietà Arctic Char e Lake Trout. I Chars erano praticamente sconosciuti ai pescatori fino agli anni '60 e cioe' fino a quando alcuni giornalisti e pescatori famosi non li fecero conoscere per mezzo dei loro reportages da queste zone e dall'Alaska; questi pesci si trovano nelle acque artiche dell'Isola di Baffin fino al confine con lo Yukon (la Provincia, non il fiume) ed il fiume che senza dubbio ne da' di piu in quantita' e taglia e' il Tree. I North West Territories danno senz'altro i piu' grandi Chars del mondo.
Il record e' di sedici chili, conseguito infatti sul fiume Tree, ed in tutta quest'area si catturano facilmente esemplari da quattro chili. Chi cerca invece la Lake Trout deve sapere che tutti i records sono stati fatti in queste acque. Il record "all-tackle" per la Lake Trout e' di 65 libbre (quasi trenta chili) e fu catturata nel Great Bear Lake nel 1970 da Larry Daunis. Due anni fa pero' Ted Alsobrook dell'Illinois ne catturo' una nello Snowbird
Lake che senz'altro superava tale peso. Nessuno, purtroppo, saprà mai il peso esatto di quell'esemplare. In barca c'era un dinamometro che arrivava fino a trenta chili: come venne attaccato il pesce al gancio la molla della bilancia si stampo' a fine corsa e l'attrezzo andò letteralmente in tilt. Purtroppo un record, per essere omologato, necessita del peso esatto, ma Ted, invece di uccidere e portare il pesce al lodge per una pesatura ufficiale, decise di lasciarlo vivere e, molto sportivamente, lo rese al suo lago. Ora del mostro rimane solo una foto scattata frettolosamente. Vivissime congratulazioni Mr. Alsobrook! Questa specie e' la piu' comune di tutti i North West Territories e, a parte queste catture eccezionali, va detto piu' realisticamente che la media delle Lakers che si agganciano va da tre a sette chili e vengono considerate trofeo quelle oltre i dieci anche se tutte le brochures dei lodges presentano fotografie con bestie da 25 chili . Mentre un pescatore a spinning può non essere del tutto soddisfatto della taglia, il pescatore a mosca che cattura giornalmente decine di pesci (alcuni da quattro a sei chili) può considerare questi posti una specie di paradiso terrestre. I temoli (Arctic grayling), si trovano principalmente nei fiumi a corrente piu' veloce anche se ci si imbatte spesso in esemplari veramente grossi nelle acque tranquille di qualche lago. Essi sono, in rapporto alla taglia, dei combattenti eccezionali; il peso medio si aggira sul chilo ma sono stati catturati esemplari record di quasi tre chili.

Abboccano anche a qualsiasi cucchiaino rotante od ondulante. Il luccio (Northern Pike) e' comune in tutti i laghi e fiumi del bacino del McKenzie e non e' troppo difficile imbattersi in esemplari di taglia tipo "coccodrillo del Nilo". Ogni anno ne vengono catturati diversi sui quindici chili ed anche chi vuol tentarli a mosca può avere qui la fortuna di agganciarne qualcuno enorme, usando naturalmente giganteschi streamers (10/15 centimetri) con corpo in Flashbou o Mylar oppure imitazioni di topolini in pelo di cervo. L'abboccata, in quest'ultimo caso, e' sempre qualcosa paragonabile ad una esplosione a pelo d'acqua.
Una volta dissi ad un famoso pescatore americano che non solo i lucci prendono la mosca ma sono anche buoni da mangiare, rispose:" Fammi un favore, mangiati tutte quelle bestiacce che riesci a prendere". Da Milano o Roma con Canadian Pacific o Air Canada si hanno voli giornalieri per Toronto o Montreal poi, per raggiungere le varie zone di pesca, occorre un volo interno per Yellowknife, dove si può noleggiare un camper e compiere un tour lungo la MacKenzie e poi la Liard Highway. Yellowknife rappresenta anche la base principale da cui raggiungere, con un piccolo aeroplano, uno dei vari lodge o campi sparsi e sperduti tra i laghi. Quando si utilizza un camper ci si può fermare di tanto in tanto nei motels (scarsissimi) per una doccia senza economia di acqua ed una dormita in un vero letto piuttosto che in un loculo. A proposito del cibo diciamo che nei vari "spacci" e supermarket dei centri ci sono i tipici cibi nordamericani mentre negli alberghi e nei lodges si trovano piatti piu' consueti. Talvolta si ha l'opportunità di assaggiare vere e proprie specialità locali e quindi qualche menu' offre carne di caribou o di bue muschiato oppure Char fresco o affumicato, lake trout o gamberi. Non conviene mai comperare il pesce fresco: basta fermarsi al primo corso d'acqua ed avere un minimo di pazienza. Per pescare e' necessaria solo la licenza che costa quindici dollari; si può fare in tutti i negozi di attrezzature da pesca, presso i lodges e uffici statali. Viene fornito anche un opuscolo con i vari regolamenti e restrizioni: pochi ma da seguire attentamente. La soluzione "camper" presenta alcuni lati negativi: prima di tutto occorre avere molto tempo a disposizione poichè in questo territorio immenso le distanze tra i diversi luoghi significano sempre giornate e giornate al volante; oltre a ciò ci si trova sempre costretti a pescare lungo la strada e raggiungere luoghi piu' isolati risulta alquanto difficile (non c'è comunque pericolo di orsi o altro).
Questo mezzo inoltre, dalle mie esperienze, costringe alla ricerca continua di acqua, di carburante o di qualche altro accidente per cui non c'è mai tempo e tranquillità per pescare in pace. Per delle pescate eccezionali e grosse catture e' meglio programmare un soggiorno in un lodge o in un campo attrezzato e raggiungere giornalmente con un idrovolante località vergini e selvagge. Di queste basi ve ne sono circa una cinquantina sparse un po' ovunque, organizzate per tutti i gusti e per tutte le borse: da quelle spartane, dove si dorme in sacco a pelo e ci si fa da mangiare da soli, a quelle dove il trattamento e' da Grand Hotel. Mediamente sono in grado di ospitare gruppi di otto pescatori. E' indescrivibile il piacere di pescare per primi in luoghi dove MAI nessuno ha immerso un amo. Non occorre essere degli esperti per tirare fuori dei bestioni: talvolta la proverbiale "fortuna dei principianti" e' piu' che sufficiente!La vita nei lodges si svolge in funzione della pesca: al mattino, dopo una colazione all'americana, si parte per le varie destinazioni con il mezzo previsto (barca o idrovolante). In caso di brutto tempo (nebbia, vento forte) non si vola e si pesca nei dintorni del lodge stesso.
Mi e' capitato una sola volta in quindici anni di viaggi in Nordamerica di non poter volare per il maltempo. Normalmente a mezzogiorno ci si concede una pausa sul luogo di pesca con uno snack, magari un Char fresco al cartoccio, e poi, verso le cinque, si rientra. Alla sera, si può fare una doccia calda o una sauna. Tali lodges accettano in genere parties settimanali ed il loro prezzo, che può apparire elevato, e' giustificato dalla presenza di uno staff efficiente e disponibile a centinaia di miglia dal piu' vicino posto abitato; tale equipe e' composta da cuoco, cameriere, guide, piloti ecc. per dieci, quindici persone . Si pesca a spinning o a mosca (secca o streamer) e si ha a disposizione una guida esperta ogni 2/3 pescatori. Si pratica generalmente il "catch and release" ma si possono trattenere i trofei. Non e' comunque necessario uccidere il pesce per far omologare il record ma solo pesarlo esattamente e rilasciarlo: la guida confermerà. Dopo cena, attorno al fuoco o al camino, si organizzano i vari gruppetti in funzione del tipo di pesca che ciascuno vorra' effettuare l'indomani. I patiti possono divertirsi con interminabili "coup de soir" nei dintorni del lodge (spesso il sentiero dal lago al lodge e' l'unico sentiero per centinaia di chilometri) poiche' con 22/24 ore di luce crepuscolo ed alba quasi coincidono. Sono stato in due Lodges, situati in zone diverse, facendo in totale sette giorni di pesca effettivi. Il primo era nella zona del Great Bear Lake mentre il secondo si trovava in pieno Artico (Victoria Island). Alla fine del breve periodo le mie catture furono di oltre ottanta Lake Trout tra due e dieci chili, una trentina di lucci (due/quattro chili) e circa trecentocinquanta tra temoli e Char (media un chilo i primi e due chili i secondi).
Questi miei risultati, che appaiono senza dubbio eclatanti ed addirittura da fantascienza per chi e' abituato alle acque italiane, sono stati quotidianamente offuscati sia in quantità che in qualità dagli altri ospiti che pescavano a spinning o a traina. Poneva limite alle catture solo la loro resistenza fisica e mentale. Mentre il pescatore a mosca riesce ancora a competere (circa la quantità) con chi usa plughi, cucchiai e minnows non esiste competizione per quanto concerne le catture dei "pesi massimi", particolarmente lucci e Lake Trout. I due motivi principali sono che i pesci grossi sono piu' attratti dalle esche di grosse dimensioni (celebre teoria: grosso boccone = grosso pesce) ed in questo chi e' munito di canna da spinning e relativo mulinello e' chiaramente facilitato;
il secondo motivo riguarda il fatto che, con queste attrezzature, si possono perlustrare piu' facilmente le profondità dove si trovano le Lakers da trofeo. Per ogni pescatore a mosca inoltre ci sono centinaia di pescatori a spinning, quindi statisticamente vengono ascritti a loro il maggior numero di record. A questo proposito devo confessare di avere avuto, proprio lassù, una piccola crisi mistica. Stavo pescando in un lago dallo strano nome: Kitikit o Tikitik o Kittikititi (gli Inuit indigeni usano un linguaggio farcito di K e di T) e lanciavo uno streamer schifosamente piombato su amo 1/O con una coda Super/Extra/Ultra affondante del 10; rischiavo un orecchio ad ogni lancio. Mi chiesi, ad un certo punto, se questo era ancora pescare a mosca. Pesco a mosca ormai da vent'anni e prima di passare a questa disciplina ho pescato per altri dieci con tutte le tecniche, anche le meno ortodosse. Da quando ho iniziato a pescare con la mosca, ed a prendere meno pesci, in pratica ho abbandonato gli altri sistemi. L'ho fatto perche' mi divertivo di piu', potevo sganciare i pesci senza rovinarli, usavo attrezzature sensibili, delicate, in grado di farmi assaporare ogni attimo della pesca ma, soprattutto, riuscivo a scorgere l'emozionante momento dell'abboccata. Ora con questa attrezzatura e con questo metodo cosa rimaneva della pesca a mosca e di quelle emozioni?
Mi chiedevo tutte queste cose mentre aravo il fondale del Kikkikti (?) alla ricerca di una Lake. Un bell'Ardito o un Toby da mezzo chilo non sarebbe stato piu' funzionale, comodo da lanciare ed altrettanto sportivo?In una situazione del genere voler pescare a mosca diventa forse solo una ricerca della difficoltà ad ogni costo e questo non e' detto sia sempre un'evoluzione, in senso sportivo, della pesca. Tutti ammiriamo Reinhold Messner mentre si fa le passeggiate oltre gli "Ottomila" ma come lo giudicheremmo se, per rendere tali esperienze piu' "sportive", si arrampicasse in mutande, con un sacco di cemento sulle spalle, e con gli scarponi di tre numeri piu' piccoli? Ho continuato a pescare, per onor di firma, con lo stessa tecnica ma ormai venivo assalito da mille dubbi e la notte, complice la luce continua, mi rigiravo tra le coperte. Staremo a vedere gli sviluppi della situazione, come diceva quel tale che aveva messo il veleno nel caffè della suocera. L'attrezzatura per pescare a mosca adatta in questi luoghi consiste di poche cose. Un paio di canne: una leggera da otto piedi per coda del 5/6 per temoli e mosca secca (gli stuzzichini del menu') ed un'altra da nove piedi per coda 9/10 affondante per streamer e grosse Lakers (il piatto forte). I finali devono essere adeguati alla taglia dei pesci; occorre poi una scatola ben fornita di streamers di taglia robusta ed un'altra con spinners vari ma principalmente scuri su ami 12/16. Non impazzite per le imitazioni: trascorriamo ore e ore attaccando ciuffi di pelo e piume ad un amo cercando di fare mosche che sembrino vere.
Nessuno pero' ha mai visto l'insetto reale cercare di accoppiarsi con una Devaux 346 Nelle diverse tasche troveranno posto silicone, pinze, affila-ami, antizanzare ed il bazaar vario che un moschista che si rispetti ritiene indispensabile. Chi preferisce lo spinning dovrà portarsi due canne di diversa potenza ed artificiali a volontà. Qui potrà sperimentare tutte le fogge e misure: catturerà con tutto. Particolare attenzione va prestata all'abbigliamento. Occorrono indumenti caldi, comodi e leggeri, giacche a vento realmente a prova di pioggia e vento, e waders o stivali in neoprene. L'escursione termica va, nei mesi di luglio ed agosto, da - 2 a + 25 gradi (a settembre, invece, si trova facilmente la neve). Alla sera intorno al fuoco e con qualche golata di Bourbon il clima e' sempre piacevolmente mite, ma, al mattino, per uscire dalle coperte e' necessario molto coraggio.