2. Salmone: il grande amore
2.11 IRLANDA - Un fiume famoso: il River MOY nella contea di Mayo .
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ago.90

Siamo, da sempre, vittime di cattive notizie: un nuovo inquinamento oppure una nuova disposizione particolarmente infelice ed un altro fiume e' destinato a morire. In questo contesto una qualsiasi buona nuova ci meraviglia doppiamente. Un accordo tra USA, Canada, Francia Irlanda , Svezia, Norvegia, Islanda e Gran Bretagna, su proposta del North Atlantic Salmon Conservation Organisation, ha ridotto enormemente le quote di pescato concesse nelle acque prossime alle isole Faroer ed alla Groenlandia (territori di "pascolo" dei salmoni). Russi e giapponesi non hanno aderito all'accordo ma l'allevamento, ora su scala industriale, del salmone ha fatto calare talmente il suo prezzo commerciale da rendere economicamente meno vantaggiosa la pesca. Una differenza di circa mille lire al chilo tra il pesce allevato e quello pescato non rende piu' remunerativo armare dei pescherecci per questo tipo di pesca. Questi due motivi dovrebbero permettere a circa un 30% in piu' di pesci di salvarsi e quindi risalire i fiumi per completare il proprio ciclo riproduttivo. Oltre a quanto detto prima in Scozia, Norvegia ed Irlanda stanno limitando notevolmente l'uso di reti agli estuari: ciò e' dovuto sia ad imposizioni governative sia alla tendenza dei proprietari dei fiumi ad acquistare i diritti su queste zone ricavando, con la pesca sportiva del salmone (affitto della beat, ghillies, turismo ecc.), tre volte tanto che con quella commerciale. Cio' ha inoltre il vantaggio di non incidere profondamente sulla quantità dei pesci che risalgono (in Scozia la pesca sportiva, negli anni scorsi, dava mediamente 70.000 salmoni l'anno contro i circa 230.000 presi con le reti). Molti salmoni vengono comunque ancora catturati con la pesca commerciale fatta agli estuari dei fiumi con metodi specifici oppure in mare aperto da reti per aringhe o mackerel; le piogge acide modificano il Ph di alcune acque peggiorando la situazione ma, in prospettiva, penso che avremo di fronte alcuni anni di pesca migliore in quasi tutti i fiumi europei da salmoni. L'Irlanda rimane ancora tra le destinazioni interessanti per il pescatore data la sua ricchezza di fiumi e laghi e la scarsa densità di popolazione (circa un ottavo di quella dell'Italia). Anche qui si presentano i problemi di cui prima ho fatto cenno ed inoltre e' ancora in uso del bracconaggio: ora in Irlanda il tenore di vita e' buono, al pari degli altri paesi europei, ma questo problema e' rimasto un retaggio degli anni delle vacche magre e della fame, come del resto accade in Italia.
L'idea di pescare per esclusivo divertimento rimane incomprensibile ancora ad una parte dei pescatori. L'influenza della Corrente del Golfo, che mitiga il clima limitando i rigori comuni a queste latitudini, permette una stagione di pesca molto lunga. La pesca del salmone inizia il primo gennaio e termina il 30 settembre mentre quella alla trota va dal 15/2 al 30/9 (in qualche luogo si protrae fino al 12 ottobre. Le trote di mare si possono pescare dal 1/1 al 30/9 ma fino a luglio e' difficile trovarle nei fiumi. Il periodo migliore e' comunque aprile/maggio per gli "spring salmon" mentre da giugno cominciano a risalire i grilses. La taglia media del salmone irlandese e' di circa 4 chili (8-12 pounds) mentre il grilse ne pesa 2 e raggiunge talvolta i tre chili. In Irlanda occorre una licenza governativa solo se si intendono pescare trote di mare o salmoni mentre per trote, lucci ecc. non e' necessaria. Oltre a questa bisogna ottenere il permesso del proprietario delle acque (qui non sono demaniali) o dei diritti di pesca che e', in genere, il proprietario del fondo su cui scorre il fiume (richiesta che non sempre viene accolta con sorrisi ed auguri di buona pesca!).La pesca al salmone e' regolamentata, sui fiumi piu' importanti, in modo giustamente restrittivo (fly only, divieto di pescare con il gambero ecc.) mentre per i piccoli "spate rivers" la pesca e' permessa generalmente a mosca, a spinning, con il verme o con il gambero; per tali corsi d'acqua e per la pesca di trote e' piu' facile ottenere il permesso dai proprietari, spesso anche gratuitamente.
Per "spate river" si intende un corso d'acqua minore, poco piu' di un ruscello, che, in condizioni di piena, viene risalito da piccole quantità di salmoni e trote di mare. Naturalmente questi piccoli corsi d'acqua vengono pesantemente bracconati e danno in genere la materia prima per i pranzi nei ristoranti del Paese. Avevo prenotato, durante una viaggio precedente, una beat sul Moy, il piu' produttivo fiume d'Irlanda ed ora ci stavamo arrivando dopo un volo da Milano della British Airways. Il Moy e' lungo circa 65 miglia (100 chilometri) ed ha una media di catture, con la canna, registrate ogni anno di 5.000 salmoni. Calcolando che i locali, che sono quelli che prendono di piu' ed in genere non registrano le prede, si puo' ragionevolmente pensare a circa 8/9.OOO salmoni l'anno presi su questo fiume. Il grosso delle catture proviene dalle pool basse (zona di Ballina e Foxford) che appartengono principalmente o vengono gestite dal Mount Falcon Castle e dalla Moy Fishery, proprietaria dei diritti della Ridge Pool. La media, negli anni piu' recenti, nelle beat basse e' stata 1,2 salmoni per giorno/canna. Le medie, si sa, vanno prese per quello che valgono (ricordiamoci del pollo di Trilussa!). Questa avventura era iniziata sul fiume Toce. Avevo portato due amici, completamente digiuni di pesca a mosca, a provare una "sedici piedi" a due mani. Pesci non ne furono catturati, ma loro, a turno, avevano agganciato una manica, un orecchio ed un paio di stivali, tutto di proprietà del sottoscritto. Oltre a noi non c'era altra anima viva sul fiume e gli unici rumori erano il gorgoglio dell'acqua, il fruscio delle foglie ed il sibilo della coda di topo: poi avevo rovinato tutto il quadro con i miei ululati disumani. Alle mie imprecazioni durante la lezione era stato risposto che non era colpa loro se ero troppo alto, con troppe sporgenze sul viso tali da impedire il corretto svolgersi dei lanci. Non oso pensare ad un corso di lancio con normali canne da otto piedi. Decisi comunque che il corso sulla pesca a mosca del salmone d'ora in avanti sarebbe stato solo teorico, la parte lancio l'avrebbero perfezionata direttamente in Irlanda, con l'assistenza di qualche ghillie kamikaze. Dall'aeroporto di Dublino ci eravamo portati, con un viaggio di circa tre ore, dall'altra parte dell'isola a Ballina, nella contea di Mayo. Il paesaggio magnifico, il susseguirsi ininterrotto di prati e laghi ed i primi contatti con una bruna Guinness (la birra! Cosa credevate?!) ci avevano reso meno dura l'esperienza alla quale non mi ci abituerò mai: la guida a sinistra. Era un continuo contropelo a siepi e muretti; penso sia stato un miracolo poter riconsegnare l'auto all'aeroporto senza averne prima modificato radicalmente la carrozzeria. Trovammo condizioni decisamente avverse ed i risultati furono abbastanza negativi. Sole, caldo ed acqua bassa (non pioveva, in modo decente, da almeno due mesi e per l'Irlanda e' un record).
La pesca al salmone viene sempre raffigurata con un pescatore tutto imbacuccato che lancia nel vento e nella pioggia: noi pescavamo a torso nudo e calzoni corti! Il fiume era pieno di Spring di buona taglia che saltavano continuamente, brillando nel sole, (probabilmente prezzolati dall'ufficio del turismo) ma la loro .... operosità si traduceva solo in questi piccoli show e non nella voglia di abboccare. Tra le altre difficoltà eravamo anche costretti ad usare delle attrezzature raffazzonate, noleggiate presso un negozietto locale (code di due misure piu' leggere di quelle portate dalla canna) e quindi a lanci da schifo.Tutto era dovuto al fatto che il mio "rod caddy", che conteneva le canne di tutti, era stato ....dimenticato dai responsabili della compagnia aerea all'aeroporto di Londra.
Premurosamente mi fu riconsegnato all'ultimo giorno dato che non era stato considerato importante, secondo loro, un fascio di canne da pesca. Risulto' difficile spiegare che in una vacanza di pesca le canne non sono solo un bizzarro optional. Se non altro questa esperienza mi ha insegnato a portare sempre nel bagaglio a mano almeno una canna con relativo mulinello. Mi dispiacque il fatto che avevo appena comperato una 16 piedi da collaudare su un grande fiume e su grandi salmoni: ... ora ho una buona scusa per ripartire al piu' presto; questo battesimo non può essere rimandato oltre. Il fiume Moy, con i suoi affluenti, rappresenta il principale sistema fluviale della zona ed e' uno degli ultimi grandi sistemi di acque da salmoni sopravvissuto alla enorme pressione di pesca di questi ultimi decenni che hanno visto il declino della maggior parte dei fiumi piu' famosi. Dei grandi fiumi irlandesi da salmoni solo pochi danno discreti risultati ancora oggi. Esistono ancora parecchi piccoli fiumi (spate rivers) dove si fanno delle buone catture quando le condizioni generali sono perfette. Ma il problema dei piccoli fiumi sta proprio nel trovare le condizioni giuste, create soprattutto dalle piogge che provocano le piene: se non c'è piena non ci sono salmoni. Il pescatore di salmoni, che deve affrontare un lungo viaggio per soddisfare la propria passione, non può affidarsi alla fortuna di trovare delle buone condizioni in questi corsi d'acqua. Inoltre diversi giorni di pioggia potrebbero alzare i livelli dell'acqua ma sporcarla ed in questo caso le probabilità di agganciare un pesce saranno ridotte al minimo pur essendo sicuramente presenti i salmoni. E' pure improbabile catturare in condizioni di caldo ed acque basse. Bisogna aver ben chiaro che la pesca del Salmo Salar, ovunque la si pratichi, e' uno di quei rompicapi dove tutto, livelli, temperatura dell'acqua e dell'aria, tecnica scelta devono essere esatti per poter avere buoni risultati. Questa pesca può essere, molto piu' spesso di quello che in genere io stesso ammetto, noiosa ed estremamente frustrante, anzi la passione per il salmone atlantico e', per il pescatore, una tortura innanzi tutto economica ma anche psicologica e fisica. Il pescatore deve avere una pazienza infinita e tener sempre presente che il risultato piu' importante non sta in quanti pesci cattura, ma nella qualità di questi: verrà richiesto il massimo dell'abilità e della perseveranza a quanti ricercano questa prestigiosa preda. Naturalmente, anche su un grande fiume, la mancanza delle giuste condizioni può causare dei problemi, ma solo raramente si verificano le condizioni veramente impossibili che piu' spesso si incontrano nei piccoli fiumi. Inoltre la ricchezza e varietà' delle pools sui fiumi piu' grandi può offrire sempre delle chances anche in condizioni negative. Naturalmente, quando ci si trova in condizioni ottimali, si possono fare delle catture eccezionali: l'anno scorso, giugno 1989, due pescatori alla Ridge Pool a Ballina catturarono, a mosca, 46 salmoni in una giornata.
Parecchie associazioni ed importanti giornali gridarono allo scandalo per una tale mattanza. La fortuna, ovviamente, rappresenta una componente importante ma, oltre a questa, vengono certamente premiate esperienza ed abilita' sia del pescatore che del ghillie. Il fiume Moy e' sopravvissuto dando ancora un notevole numero di salmoni per svariate ragioni ma principalmente per la sua collocazione nell'ovest dell'Irlanda. La scarsa popolazione, l'agricoltura molto povera e la totale assenza di industrie ha risparmiato, fino ad ora, il fiume da qualsiasi forma di inquinamento. La sua zona alta si forma tra rocce e montagne ed e' costituita da sorgenti, laghi e miriadi di torrentelli dal fondo di ghiaia, ciottoli e sabbia: ideale per le freghe.
Chiunque si trovi a passare sull'alto Moy nelle sere d'estate potrà vedere migliaia di salmoncini (parr) bollare su nuvole di moscerini. Il clima, la temperatura, la piovosità, le acque pulite e la mancanza quasi totale di predatori naturali (lontre, martin pescatori ecc.) permettono lo sviluppo di un grande numero di questi piccoli salmoni che ridiscendono al mare ogni primavera. Questo e' il motivo per cui un gran numero di pesci adulti risale ogni anno il fiume. Si verifica una risalita primaverile, una estiva ed una autunnale senza una vera e netta interruzione tra loro cosicchè si ha la presenza di pesci "freschi" nel fiume tutto l'anno. Il fatto che il Moy sia alimentato da una moltitudine di laghi contribuisce a mantenere i livelli e la trasparenza delle sue acque buoni per molto tempo, e quindi quasi sempre pescabili. La pesca al salmone sul Moy e' permessa con la mosca artificiale, a spinning e con il verme. E' vietato, in pratica, solo l'uso del gambero. Per ottenere la licenza occorre il permesso governativo (10 Sterline) che anche qui e' obbligatorio solo per pescare salmoni e trote di mare; e' necessario, inoltre, il permesso del proprietario delle rive o dei diritti di pesca. I prezzi sono un po' piu' bassi di altri in Europa quindi con un miglior rapporto costi/risultati. La Ridge pool costa solo 50 sterline al giorno (per due canne) che e' circa un quarto di quanto si paga, per due canne, in ogni altra beat bassa. Da ciò ne deriva una lista interminabile di richieste alle quali i gestori rispondono permettendo un solo giorno di pesca all'anno ad ogni pescatore. Anche con raccomandazioni di vescovi e ministri (locali naturalmente) occorra attendere il proprio turno in una lista di attesa di tre anni almeno (nella Ridge trovano posto solo quattro pescatori al giorno: le richieste arrivano da tutto il mondo). Nel cuore di tutti i pescatori che passano da quelle parti, esiste la timida speranza di capitare in un giorno nel quale il fortunato collega prenotato, per qualche calamita', abbia dovuto rinunciare: il ghillie piu' anziano non ricorda un avvenimento del genere in tutta la sua carriera. Anch'io mi sono messo in coda: ora sto cercando una intercessione dal Vaticano .... e oltre (l'Irlanda e', come tutti sapete, profondamente cattolica).


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