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Salmone: il grande amore
2.04 Midfijrdara - Salmoni d'Islanda
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dic.87 |
La pesca al salmone e' il modo che usa
Dio per dirti che hai troppi soldi e troppo pochi problemi.
E, con questa "malattia", ti toglie un po' dei primi e ti aumenta
un po' dei secondi. Chi non ricorda il suo primo salmone.....Scommetto
che ricordi ogni dettaglio della cattura, non importa quanti
anni sono passati o quanti altri salmoni hai preso. Scommetto
che ricordi l'ora del giorno, la mosca che il pesce morse, con
chi eri e dove erano le rocce e le onde..... Qualcuno di noi
potrebbe essere un po' vago o avere un po' "sfocata" la taglia
del pesce, quanto era argenteo e "fresco", quanto a lungo combatté
o quante volte saltò....queste cose, come il vino buono
e i buoni racconti, tendono a migliorare con l'età. Ma
ricordiamo le cose più importanti di quella cattura perché
il Salmone Atlantico è veramente un pesce speciale. Non
solo quelli di tre anni, o i vecchi maschi, o quelli con le
pulci... ma tutti. Ogni Salmone è una cosa importante,
un trofeo. Tutti i migliori fiumi per la pesca del salmone atlantico
ogni tanto, inspiegabilmente, hanno un'annata negativa, una
risalita più scarsa di pesci e, di conseguenza, catture
in minore quantità. Quest'anno, a luglio, ero sul Midfjardara:
uno tra i piu' famosi e, ai fini della pesca, piu' redditizi
fiumi d'Islanda e quindi del mondo. Questa è stata l'annata
negativa ed io, naturalmente, sono stato vittima della disfatta.
La nostra settimana si è comunque dimostrata, come sempre,
la migliore della stagione. Solo che, mentre negli anni precedenti
otto canne (pescatori) prendevano mediamente 180 salmoni per
settimana, quest'anno su dieci canne ne abbiamo presi un'ottantina.
Io, tra i peggiori o piu' sfortunati, ne ho presi due. Prendiamola
con filosofia, del resto questa e' la pesca del salmone e l'aleatorietà
fa comunque parte del suo fascino.
Pescare in tanti luoghi diversi accresce l'esperienza... abbastanza
da farti diventare un pescatore migliore, o se non altro, un
pescatore con migliori storie. Uno di quelle anime che prenotano
la stessa settimana nel medesimo lodge o fiume ogni anno per
sempre, o almeno fino a che muoiono o finiscono i soldi.
Questo
fiume, che scorre da Sud verso Nord e si getta nel mare di Groenlandia
si trova circa a metà strada tra Reykjavik, capitale
islandese, e Akureyri, seconda città per importanza dell'isola.
Ci arrivi con un viaggio di circa cinque ore, buona parte delle
quali su strade sterrate ed in mezzo ad un paesaggio "lunare".
Dalle statistiche degli ultimi dieci anni, pubblicate dagli
uffici responsabili per la pesca, risulta che questo corso d'acqua
e' sempre stato tra i migliori per catture. Esso si divide in
cinque beats e le dieci canne pescano a rotazione in tutte;
la prima e' nella parte bassa del fiume, vicino alla sua foce,
e le altre quattro sono sui suoi affluenti. Questo fiume, infatti,
e' formato da tre corsi d'acqua distinti: Astura, Nupsa, Vestura
che si uniscono quasi al mare e concorrono a formare il Midfjardara
vero e proprio (praticamente solo l'ultima parte).
Pescando
sui tre piccoli affluenti si ha la netta impressione di essere
su uno dei nostri torrenti alpini. Infatti, non sei sul classico
fiume da salmoni con lunghissime pools bensì lanci in
una continua sequenza di cascate, rapide e buche profonde con
corrente quasi nulla. Devi avvicinarti all'acqua con le stesse
tecniche di mimetismo e silenzio, come nei nostri torrenti da
trote. La maggioranza dei pescatori non credono d'essere i maggiori
responsabili del fatto di non prendere salmoni con acqua bassa.
I pesci come ogni creatura selvatica si spaventano della vicinanza
dell'uomo. Il pescatore deve stare molto attento nel suo approccio
al fiume se vuole catturare salmoni in acqua bassa. Il Midfijrdara
è il classico fiume da trote con la differenza che invece
ci sono i salmoni, e che salmoni! Si vedono nell'acqua, immobili
ed apatici, dei bestioni incredibili, notevolmente sopra la
taglia media islandese. Questo fiume, infatti, per chissà
quale ragione genetica o biologica, è risalito all'inizio
di stagione da pesci di sei, sette ed anche otto chili; dopo
questa prima risalita arrivano anche qui gli esemplari più
piccoli. Le pools sono abbastanza piccole, tranne qualcuna,
e generalmente si pesca dalla riva, dalle rocce. Il wading non
è molto difficoltoso, ma sono in ogni modo consigliabili
i ramponi o quella comica calzatura chiamata Frankestein. Si
tratta in concreto di una caloscia, irta di lame in alluminio,
che va indossata sopra agli stivali. La roccia è di tipo
vulcanico e ti sembra che qualche mattacchione si sia divertito
ad "insaponare" i sassi. Un bagno in quest'acqua oltre che rovinarti
la giornata, può essere anche pericoloso. L'acqua generalmente
è sui 4/10°. La temperatura normale del corpo è
di 36° e mezzo; se scende di 3-4 gradi si comincia a farfugliare.
Se scende sotto i 30°, si resta lì inerti, incapaci di
reagire. Se scende ancora, comincia ad appannarsi la vista.
Quando la temperatura corporea arriva attorno ai 25°, subentra
uno stato di coma spesso irreversibile, con il blocco delle
funzioni cerebrali. Sei avvisato. Il lodge è composto
di un paio di baracche equipaggiate con brandine, in pieno stile
Auschwitz. Dentro faceva freddo quanto fuori e neppure i più
volonterosi riuscivano a addormentarsi senza almeno un paio
di cicchetti. La pesca è permessa solo con la mosca e
la stagione va dall'inizio di giugno alla fine d'agosto. Poiché'
in questo tipo di pesca è necessario un gran numero di
lanci, per avere maggiori probabilità di catture, la
scelta cade necessariamente sulle canne in grafite. E' meglio
portare una canna da nove/dieci piedi per una lenza dell'otto
o del nove non tanto perché sono necessari lanci molto
lunghi ma poiché si pesca con vento piuttosto forte.
Quando non c'è vento (molto raramente) si potrebbe effettivamente
pescare con un'attrezzatura più leggera (coda del 6/7).
La grafite è ora generalmente considerata il materiale
più leggero, forte abbastanza da poter lo stesso affrontare
il salmone atlantico; alcuni pescatori preferiscono ora le canne
al boron ma io non saprei dare un parere, non avendole mai provate.
Le
canne a due mani non sono necessarie sia perché non servono
lanci lunghi, sia perché le mosche che si usano sono
solitamente piccole e leggere. Naturalmente trovi lo stesso,
lungo il fiume, dei pescatori di scuola anglosassone con "cannoni"
da 14/16 piedi. Ma questo fa parte della tradizione e della
liturgia. Non per niente sul salmone esistono centinaia di libri.
Credo che su nessun pesce sia stata prodotta una tal quantità
di carta stampata. A proposito della quantità di libri
sulla pesca.... Ci fu un tempo che mia moglie s'interesso' alle
sculture in pasta di sale, e fui stupito di sapere quanta letteratura
si trovava su un soggetto così fatuo. Per quanto riguarda
il mulinello e' meglio andare su quelli semplici e non automatici.
Quei grammi in piu' di un automatico di sera si sentono tutti
nelle braccia: importante e' che possa contenere, oltre alla
coda, almeno 100/150 metri di backing da 30 lbs.
Occorre
magari una bobina di ricambio ove poter montare un altro tipo
di coda. Con normali livelli d'acqua si usa normalmente una
coda dell'8/9 WF galleggiante. Sulla bobina di scorta io carico
generalmente una Intermediate o una Sinking Tip dello stesso
numero per le pools più profonde. In qualche punto occorrerebbe
addirittura una Super Fast Sinking o una Shooting Head ma andrebbe
a finire che perderesti più tempo a cambiare bobine e
code che a pescare. Devi collaudare bene i vari nodi di giunzione
tra backing, coda e finale perché la difesa del salmone
atlantico e' tosta e perderlo a causa di un nodo malfatto e'
da idioti (io sono stato tra questi ed ora controllo ogni volta
tutto con estrema pignoleria). Le mosche da usare sono un po'
tutte quelle da salmone, con misure dal 4 al 10: le piu' grosse
nelle acque più profonde e quando c'è maggior
portata d'acqua, di norma si usano le 6 e le 8, le 10 quando
il pesce si dimostra particolarmente svogliato o quando c'è
il sole. Costruirsi le proprie mosche da salmone serve solo
per provare a te stesso che sei in grado di costruire mosche
difficili e, in ogni caso, troppo belle per pescarci. Quest'anno
di moda (si, occorre proprio parlare di moda) erano la Munro
Killer, la Jeannie, la Stoat Tail. Quella che si e' rivelata
la mosca "principe" della settimana e' stata la Black Sheep:
i miei due pesci li ho presi con quest'ultima. Come in tutti
i fiumi islandesi, si è "obbligati" a trattenere le catture:
serve per le statistiche su cui saranno stabiliti i prezzi per
gli anni successivi. D'altra parte di fiumi no-kill si sente
ancora parlare poco in Europa e per niente in Islanda. Sarà
forse perché la "colonizzazione" dei fiumi da salmone
è provenuta soprattutto dalle Isole Britanniche.
Lì,
dalla Famiglia Reale in giù, sono tutti assassini della
scorta mondiale, già in continua diminuzione, di Salmone
Atlantico.Hanno, in Inghilterra, un retaggio culturale per cui
la possibilità di catturare e uccidere salmoni determina
il ceto sociale e quelli con il più alto rango provano
così la loro importanza (soprattutto a sé stessi).
Figurati che oggi anche i leggendari chalk-stream dell'Hampshire,
Itchen e Test, offrono pesca di flaccide trote d'allevamento.
INFORMAZIONI UTILI In Islanda ci si arriva con nave dalla Danimarca
o dalla Norvegia ma principalmente in aereo con collegamenti
da tutte le principali città europee tramite l'ICELANDAIR
o la SAS. Sui fiumi più celebri ci sono dei Lodges e
nel permesso di pesca e' compresa la "pensione". Occorre tenere
presente che in Islanda il costo della vita e' piuttosto alto.
A Reykjavik si può dormire al SAGA (quello del vertice
Reagan/Gorbaciov), al LOFTLEIDIR, vicino all'aeroporto di KEFLAVIK,
oppure all'ESJA. In tutti questi alberghi ci sono degli ottimi
ristoranti. Al venerdì e di sabato sera si balla e gli
islandesi che trovi in giro sono tutti irrimediabilmente sbronzi.
La moneta locale e' la corona islandese, ma i dollari sono generalmente
accettati ovunque. Per qualsiasi altro problema ci si può
rivolgere all'Ufficio Islandese del Turismo a Reykjavik in Via
Laugavesur 3.
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