2. Salmone: il grande amore
2.16 SALMON LIES: Come e dove cercarli.
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ott.92

Comportamento del salmone in acqua dolce. Mi ritengo un uomo fortunato: pesco trote, salmoni e alcune specie marine per circa 100 giorni ogni anno. Una buona parte delle mie "uscite" è su fiumi del Nord America, su flats assolate, sulle grandi beats del Nord Europa; questo pero' significa che mi trovo spesso di fronte ad acque che non ho mai visto prima.
Ogni fiume è diverso dagli altri e, ogni volta che mi trovo su un corso d'acqua nuovo, come un principiante, devo trovare il modo giusto per pescarvi. Occorre allora far funzionare il cervello (quando pero' avverto odor di bruciato smetto di pensare) ma anche osservare e parlare con gli altri pescatori per scoprire se esistono particolari "malizie" e correggere eventualmente i propri errori. La compagnia di qualcuno che ha già una discreta conoscenza dei luoghi e del fiume oppure quella di un buon ghillie è un notevole vantaggio.Dobbiamo mettere da parte pregiudizi e presunzioni, rendendoci conto che chi va a pescare una settimana ogni tanto ha sempre molto da imparare da chi ha trascorso tutta la vita pescando sullo stesso fiume.
Pescare il Salmo Salar non è mai stato gratuito, talvolta è stato a buon mercato ma più spesso dannatamente caro; ora poi è diventato cosi' costoso da far pensare a mafia e appalti pubblici. Una rivista ha stimato in circa 900.000 le persone che nel 1990 sono andate "per salmoni". Calcolando i pochi luoghi dove sono presenti questi pesci ecco che certi prezzi sono compresi meglio, se non addirittura giustificati. Indipendentemente dai quattrini spesi, dall'abilità nel lancio e dalla qualità di mosche e attrezzature utilizzate diventa fondamentale, per la buona riuscita, la conoscenza del fiume. L'aiuto da parte di un esperto locale ci farà risparmiare tempo e il conoscere i luoghi esatti dove stazionano e si riposano i salmoni fa la differenza tra il successo e un'avvilente delusione. Talvolta non è possibile trovare una guida esperta e quindi il miglior modo di individuare dove possono trovarsi i salmoni è quello di affidarsi al buon senso, tenendo presente alcune regole. Occorrono anni di esperienza, a meno che uno non sia in grado di comunicare con l'Aldilà, prima di trovare esattamente le "lies" dove il pesce si ferma e, piu' importante, dove presumibilmente prenderà la mosca. Ci sono pero' alcuni principi generali che danno al pescatore la chiave per scoprire parecchie posizioni anche in un fiume inesplorato. Normalmente, come la maggior parte dei pescatori di salmoni impara a proprie spese, appena uno arriva sul posto si sente dire che le condizioni erano state molto buone fino il giorno prima oppure che dovrebbero migliorare dalla settimana successiva.
Non perdiamoci d'animo! Anche questo è "tradizione". E' consigliabile, per prima cosa, trascorrere il primo giorno o parte di esso camminando lungo il fiume o la beat cercando di intuire dove potrebbero stazionare dei pesci, dietro quali massi o ai bordi di quali correnti. Vi ricordo che solo in condizioni climatiche perfette si notano salmoni che saltano o "delfinano" e spesso le condizioni perfette per vederli non lo sono altrettanto per pescarli. Inoltre, è opinione comune, i pesci che si mostrano sono generalmente i più restii a mordere. Il salmone entra nei fiumi dalle pool più basse (tidal pools) quasi a livello del mare, approfittando generalmente di aumenti nella portata del corso d'acqua e dell'alta marea.
Se l'acqua del fiume è troppo bassa o troppo fredda i pesci rimangono nelle pool inferiori o ritornano nell'acqua salata, nuotando negli estuari e attendendo condizioni più favorevoli. Il loro comportamento, per quanto interessa ai pescatori, dipende generalmente dal tempo trascorso da quando hanno lasciato il mare e la loro aggressività diminuisce man mano che si trovano in acqua dolce. I pesci che salgono in primavera "mordono" facilmente. Poi, quando i livelli del fiume scendono e la temperatura dell'acqua si alza, entrano in uno stato quasi letargico. Il ricordo subconscio della loro vita da Parr (salmoncini di 10/20 cm.) è il solo stimolo che può indurli a prendere una piccola mosca. Si deve allora provare verso sera all'inizio della pool, dove l'acqua è piu' veloce. Piu' tardi, in autunno, quando la temperatura scende ed è piu' forte l'impulso della riproduzione (traguardo della loro esistenza), i salmoni, sia freschi sia quelli da molto tempo nel fiume, attaccano piu' facilmente qualsiasi cosa "viva" invada il loro spazio. Questo bizzarro comportamento è, secondo me, dovuto alla loro scarsa attività sessuale (fregano solo una/due volte nella vita). D'altro canto, se qualche volta avete cercato di "fare sesso" sott'acqua, capirete il perché di questa penuria di rapporti. Nel proprio fiume il salmone si ferma negli stessi luoghi anno dopo anno, approfittando di un'asperità del fondo o del variare della corrente in un certo punto. L'occhio dell'uomo non vede le cose dallo stesso punto di vista del salmone e pools che sembrano identiche danno risultati opposti: una può contenere decine di pesci ed un'altra essere completamente vuota. Il pesce sta dove spende minor energia per contrastare la corrente e il maggior numero di "lies" si trova dietro o a fianco di grandi massi. Questo non sempre significa che il salmone salirà sulla nostra mosca anche se è presente dove la lanciamo. Questa pesca, ricordiamocelo sempre, è un frustrante esercizio cerebrale. Ti capita, a volte, di continuare a lanciare nel fiume, che appare biologicamente morto, fino a che braccia e schiena chiedono pietà. A quel punto cominci a chiederti se i salmoni esistono veramente e cosa ci fai alle sette di sera immerso come un cretino nel fiume, temperatura 5 gradi centigradi, mentre acqua gelata filtra lentamente negli wader. In fondo esistono migliaia di stimate pescherie che ti riempirebbero di pesci per quattro soldi! E' solo colpa nostra se scegliamo la strada più difficile. Ma andiamo avanti e, per astratto postulato, immaginiamo che, nel fiume, i salmoni ci siano veramente e che un comune mortale possa catturarli.
E' difficile ma non impossibile. Il letto dei fiumi varia di anno in anno. La corrente può aver scavato sotto grossi massi e questi, talvolta pesanti qualche tonnellata, potrebbero essere rotolati in pozze a valle, facendo scomparire quello che era considerato un buon posto. Le grandi piene modificano ghiareti e fondali: buche, o meglio avvallamenti del fondo, che l'anno prima ospitavano pesci, potrebbero ora esser stati spianati. La stessa piena può aver scavato nuove depressioni e il povero diavolo, privo di accompagnatore, deve trovarsi questi posti da solo. Anche se i pesci non si fanno vedere del tutto, si può imparare molto dalla superfice del fiume. Su di un lungo tratto di acqua liscia, con rare variazioni nella corrente, una leggera onda indica un ostacolo o un'ostruzione di qualche genere sul fondo.
Spesso questa ostruzione costituisce l'unico punto dove un pesce può riposare in acqua tranquilla nel suo viaggio verso monte. L'abboccata di un pesce che sta riposando in questi luoghi, nella attesa di salire una rapida o una cascata, è sempre fulminea e selvaggia. In certi "giri d'acqua" invece è cosi' impercettibile che anche quando avrai pescato salmoni per 15 o 20 anni avrai imparato ormai che certi pesci te li ritrovi agganciati solo quando alzi casualmente il cimino della canna. I salmoni in riposo scelgono anche i punti meno profondi di lato ad un canale d'acqua veloce oppure dove il fiume scorre profondo sotto una riva mentre è lento e basso verso l'altra. In questo caso non si deve pescare dalla sponda a picco perché il salmone sembra "mordere" meglio quando la mosca passa dall'acqua profonda a dove diventa piu' bassa e non viceversa. All'inizio della stagione, quando l'acqua è fredda, il pesce tende a stare nella parte più profonda e più lenta della pool mentre in estate tende a rimanere verso la "testa" (all'inizio di questa, verso monte). "Pesca in testa di mattino e nella coda della pool di sera". Era il consiglio di Gordon, vecchio ghillie del Tweed. Poi caricava la pipa incrostata e "...più calda l'acqua, più piccola la mosca, piu' veloce la corrente, più grossa la mosca". Non voglio fare l'elenco di tutte le sue massime, una per ogni possibile situazione. Sono stato tentato di farlo, per un minuto. Ma no. Non ho lo spazio per tutte 58. Le correnti spumeggianti tra una pool e l'altra sono spesso tralasciate dai pescatori meno esperti. Eppure proprio in queste, profonde talvolta solo trenta centimetri, possono stazionare, nelle sere d'estate, uno o due pesci specialmente quando l'acqua è calda. I salmoni attaccano l'esca appena arrivati in una nuova pool oppure quando stanno per ripartire. Quanto più tempo rimangono fermi in un luogo maggiormente diventano apatici. A volte, per smuovere i pesci da questo torpore, si ricorre ad un vecchio trucco usato in Irlanda: "Stoning the pool". Si gettano fragorosamente alcuni sassi nella buca (naturalmente se ci stai pescando da solo) per spaventare e smuovere i pesci. Dopo un certo tempo, un'ora almeno, si perlustra nuovamente la pool. Qualche volta da risultato. Se durante la prima fase dell'operazione stavano pescando anche altre persone per te non ci sarà la seconda fase. Con acqua fredda i salmoni sembrano preferire il lato più assolato e l'influenza delle temperature sul comportamento dei pesci è risaputa. Una statistica condotta da studiosi australiani dimostra che la quasi totalità degli attacchi a persone da parte degli squali avviene quando l'acqua è tra i 20 e i 26 gradi. Lo stesso avviene per i salmoni. No, non vi azzannano i polpacci, pero' con l'aumento della temperatura cambiano i luoghi dove dobbiamo cercarli. Tra 0 e 4 gradi occorre pescare in acque calme e profonde con una sinking. Fino a 8 gradi rimangono nelle stesse posizioni ma sono meno restii a "mordere", tra gli 8 e i 10 si trovano anche nelle correnti e si usa una sinking tip. Oltre e fino a 14 gradi si passa alla floating, si usano mosche piccole e i pesci dimostrano il massimo della collaborazione. Tra i 14 e i 18 gradi bisogna cercarli vicino alla superficie e nelle correnti piu' veloci. Oltre i 18 non si ha piu' nessun'attività: la giornata è persa completamente. Potete solo sperare in un incontro clandestino con la cameriera. La mia esperienza (che conta poco) e quella di celebri pescatori (che conta di piu') insegna che si deve sempre pescare una pool anche se un altro vi ha pescato per parecchio tempo senza successo. Potrebbero essere entrati dei nuovi pesci oppure la nostra mosca od una "passata" diversa potrebbero stimolare un pesce già residente che aveva ignorato quelle del precedente pescatore.
I risultati migliorano man mano che aumenta esperienza e abilita' ma credo in ogni modo che le catture siano dovute per un terzo alla capacita' e per due terzi alla fortuna: le certezze nella pesca del salmone equivalgono a quelle nelle corse dei cavalli. Si finisce spesso rovinati. Anche la "fortuna dei principianti" ha la sua spiegazione. I lanci del "novellino", proprio perché è tale, lasciano a desiderare e ogni lancio, piu' o meno, presenta la mosca in un modo differente e spesso ad una profondità diversa. Capita quindi che la mosca viene presentata, del tutto involontariamente, con un movimento che risulta allettante, quel giorno, a quel pesce. L'esperto, pur sapendo che migliorerebbe le proprie possibilità cambiando angolo di presentazione (oltre a tutto il resto), tende a pescare con la stessa monotonia di lanci.
Spesso il pescatore di trote con parecchi anni d'esperienza "va in bianco" sui fiumi da salmoni, mentre un principiante qualsiasi che tiene una canna in mano da un mese si ritrova a lottare con qualche bell'esemplare. Anche qui esiste il motivo. Il pescatore di trote dovrebbe dimenticare tutta la propria esperienza quando va a salmoni: egli, infatti, tende a ricercare il pesce come fa normalmente sui propri fiumi. L'inesperto, invece, pesca un po' ovunque a casaccio e senza condizionamenti. Le migliori posizioni da trote, protette da rami sospesi e rive frastagliate, non sembrano mai, o quasi, interessanti per il salmone: per lui questi posti appaiono come una trappola senza scampo dall'attacco di una lontra o di una foca. Il salmone, a differenza della trota, non cerca nascondigli o tane che garantiscano sicurezza ma piuttosto l'acqua aperta. In acqua aperta e profonda può sfuggire ai suoi nemici come aquile e rapaci in genere. La sua stupefacente velocità gli garantisce la salvezza e quindi evita tutti i luoghi che possano limitare questa sua caratteristica. Talvolta può apparire perfino stupido perché non si allontana subito quando vede un uomo lungo la sponda. Quando l'acqua si vela leggermente, all'inizio di una piena, si può ancora pescare e spesso questo cambiamento toglie i salmoni dalla loro abulia. Rimangono nelle stesse "lies" ma vanno usate mosche più colorate e di taglia maggiore. Quando invece il fiume si sporca del tutto non vale piu' la pena di stare con la canna in mano e conviene scoprire le possibili attrattive del luogo oppure i rapporti sociali al bar dell'hotel. Quest'alternativa è naturalmente un'eresia per qualsiasi pescatore fino a che sussistono condizioni d'acqua pescabili.... dopodiché esistono cose migliori dei salmoni.


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