2. Salmone: il grande amore
2.24 SALMONE ATLANTICO
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mag.94
Le stagioni passano velocemente ed è sorprendente pensare che è passato un quarto di secolo da quando andai, per la prima volta, in cerca di salmoni. Uscivo da un'età in cui i miei pensieri correvano più alle motociclette e alle ragazze piuttosto che alle canne e ai pesci. Da quei primi giorni ho conosciuto un sacco di fiumi e ognuno di loro ha significato nuove esperienze e nuove lezioni. Avvertivo man mano la sensazione di trascurare i torrenti che precedentemente mi avevano dato altre emozioni, non minori, solo diverse. Le canne e le code diventarono via via più pesanti e il borsellino più leggero. Così vanno le cose. Non molti pesci possiedono la fama regale del Salmone Atlantico. La sua reputazione, infatti, ha proporzioni leggendarie. Il salmone è considerato il "re d'acqua dolce": così veniva già proclamato da Izaak Walton parecchie centinaia d'anni fa. Gli anglosassoni dividono i pesci in Coarse-fish e Game-fish e in tutto il Regno Unito si ritiene che questi ultimi, vale a dire salmoni e trote, possano essere catturati solo da "gentlemen" ed esiste tutto un ordinamento sociale costruito su questo. Noi in Italia non siamo così rigorosi, conosco anzi diversi illustri furfanti che pescano salmonidi. Ottimi pescatori, tra l'altro. Non c'è dubbio sul momento migliore per prendere salmoni: è quando la piena sta per finire e l'acqua si schiarisce. In quel momento non c'è bisogno di grande abilita'. E' piu' il caso di essere nel posto giusto al momento giusto. Il primo che lancia su un pesce lo può catturare: il salmone è attratto dalla mosca e non da chi maneggia la canna. Questo spiega come mai chiunque (bambini, vecchie signore, perfino esperti) possa prendere un salmone. Fortunatamente per i salmoni, il fiume non rimane in quelle condizioni per parecchio altrimenti non ne rimarrebbero molti. Certamente aumenti le possibilità se cerchi di far coincidere il tuo viaggio con il periodo che, statisticamente, è quello di maggior risalita. Tra i dati a disposizione generalmente ci sono le catture annuali del fiume, delle varie beats e pools oltre a tutte le statistiche immaginabili. Non c'è dubbio che queste cifre siano importanti: fiumi o settimane sono venduti e comperati sulla base di tali statistiche.
Prezzi e accordi vengono definiti su questi numeri. Ci dicono anche quali mesi, quali settimane o quali tratti del fiume, secondo i livelli delle acque, sono più produttivi. Spesso il pescatore di salmoni si lamenta, infatti, dei livelli troppo bassi, ma possono anche essere troppo alti e l'acqua troppo calda o troppo fredda, troppo chiara o troppo fangosa. La teoria del "vento dell'Est" è un'altra delle innumerevoli scuse sul tempo. I salmoni possono anche non abboccare perché­ il tempo è troppo caldo, freddo, assolato, piovoso, coperto, luminoso, calmo, ventoso. Mi ricordo perfino che, in un giorno di pioggia, sentii un locale affermare che era troppo "bagnato" per i pesci. Forse voleva significare che con la troppa pioggia l'acqua era diventata alta. Altro assioma di questa pesca è che non arrivi mai al momento giusto: il miglior periodo per pescare non è mai quello della tua vacanza. Vai al fiume e l'esperto indigeno ti dirà che sei troppo in anticipo sul momento migliore, vai da un altro guru, sei in ritardo.Questo spiega anche il fenomeno del "avresti-dovuto-essere-qui". Trascorri un paio di giorni senza pesci su un fiume, e la tua guida inevitabilmente inizierà a parlare della pesca eccezionale della precedente settimana, stagione, annata."Ehi, avresti dovuto esserci la scorsa settimana, mese, stagione.".Naturalmente non hai mai garanzia di prendere salmoni.
Anzi, si potrebbe dire che i più spendono valanghe di quattrini solo per l'opportunità di stare su fiumi nei quali nuota questo strano pesce. Non riuscire a prevedere il comportamento del pesce è ciò che affascina maggiormente: è come il gioco d'azzardo. A volte tutte le condizioni sono perfette e non prendi perché, stranamente, non risalgono; in altre ancora ci sono salmoni che saltano ovunque e non ti riesce di agganciarne uno. Questa pesca non ha le regole precise che derivano dall'osservare animali che si cibano e offrire loro un'esca simile al cibo naturale. L'esperienza con i salmoni, come con tutti i pesci, ha la sua importanza anche se il vantaggio principale dell'esperto è che non perde tempo nei luoghi improduttivi. Per il resto siamo molto più nel regno dell'immaginazione. Ognuno di noi si forma alcune teorie, dividiamo con altri esperienze diverse e talvolta crediamo di sapere una cosa o due sui salmoni. Poi arriva un pesce vero e proprio che si trova dove non dovrebbe essere, non abbocca nel modo o a cosa dovrebbe abboccare o non combatte come ha fatto ogni altro salmone che abbiamo catturato in precedenza. La pesca è una collezione d'attimi: momenti in cui tutto sembra accadere con perfezione straordinaria, momenti in cui tutto va per il verso sbagliato. Solitamente non badiamo ai lunghi silenzi tra questi diversi momenti: i tempi morti servono per assaporare meglio gli acuti o i bassi. Generalmente li dimentichiamo quando accadono, oppure vengono classificati come "parte del gioco" Si scordano perfino le perlustrazioni per chilometri di afosi fiumi estivi, sotto un sole impietoso, nella ricerca vana di un guizzo, un bagliore. Si scorda il tempo passato in wading a lanciare, e lanciare ancora per ore o giorni senza nemmeno il segno di un pesce. Scordi i momenti trascorsi mentre cerchi di annodare un finale con dita gelate e intorpidite, e una pioggia fredda ti scende giù per il collo. Scordi le attese, mentre la speranza si fa via via più inconsistente, nell'ansia di vivere l'esplosiva eccitazione dell'attimo in cui il pesce finalmente morde con uno strappo che ti scuote dalle braccia ai piedi. Vi racconto una delle ultime esperienze. Scusatemi se non sono preciso sul luogo ma con l'avanzare dell'età tendo ad essere geloso dei miei posti. Non ricordo se nel gruppo eravamo otto o nove.
In altre parole, eravamo comunque troppi per un ragionevole viaggio di pesca al salmone. La prima mattina non ero al massimo della forma: devo ammettere che due bicchieri di Bourbon a colazione non è un buon metodo per iniziare un giorno di pesca, anche se freddo. Devi sapere cosa stai facendo, dove va la mosca quando è alle tue spalle, dove mettere i piedi tra i sassi....e ti occorre una mente limpida come cristallo per sapere cosa diavolo fare quando ti trovi a mollo nella corrente. Pescai le prime due ore, riscaldando i muscoli mentre l'aria frizzante "snebbiava" il cervello. La corrente era rapida, a tratti si spezzava creando qualche angolo che pareva liscio come avessero versato dell'olio. Il fondo era di rocce basaltiche. L'acqua era veloce il giusto: la mosca non impiegava troppo tempo per attraversare la corrente prima di fermarsi.
Correggevo la corsa meglio che potevo con qualche "mending"; c'era un po' di brezza ma pescavo corto e la cosa non m'infastidiva. Su una Royal Coachmann vidi qualcosa che sembrava una "salita". Feci un'altra mezza dozzina di lanci con la stessa mosca poi cambiai con una Blue Charm. Il salmone salì ancora, questa volta lentamente, succhiando la mosca e provocando con la coda una leggera increspatura nella corrente. Ricordai di abbassare la canna, allentando la coda di topo; questa poi si tese e un momento dopo sentii il peso del pesce. Il metodo giusto, quando si pesca "sotto", è quello di abbassare la canna e lasciar molle la coda in modo che il pesce ingoi la mosca. La pressione della corrente porterà poi l'amo all'angolo della bocca e a questo punto è sufficiente alzare la canna perché il salmone resti agganciato automaticamente. Ma, dopo una vita di ferrate fulminee su trote in bollata, è proprio dura imparare a fare esattamente l'opposto, e anche se continuamente mi raccomando la tecnica giusta, spesso reagisco impulsivamente. Sono riflessi condizionati che in questo caso, ma solo in questo, non hanno la loro efficacia. Se sei, come me, un pescatore di trote che ha deciso di andare a salmoni, ricorda che questi innanzi tutto risalgono quando gli va di farlo e possono percorrere parecchi chilometri in un giorno, oppure muoversi dopo una settimana solo da una pool alla successiva. I salmoni raramente abboccano quando sono in movimento: è solo quando si fermano per riposare o prima di ripartire che diventano suscettibili e mordono un'esca.

Sea-lices ovvero pulci di mare che spariscono appena il salmone entra in acqua dolce
A differenza della trota non mangiano mai nei fiumi e, mentre una trota prende la mosca alla prima offerta, la tua esca può passare sopra un salmone un centinaio di volte prima che questo si decida a mordere. Se decide. La trota si trova spesso in caccia davanti ad un sasso nella corrente, oppure dietro per riposare. La maggioranza dei salmoni invece sta di fianco all'ostacolo: qui la corrente è minore ma si ha uno spazio di fuga (qualcuno può non essere d'accordo con le mie osservazioni).
Il profilo del fondo è difficile da immaginare per noi, ma il salmone certo sa dove trovare luoghi riparati per sfuggire a foche o lontre. Tornando alla mia storia... dopo la curva c'era una breve pool e, proprio di fronte a me, una piccola "tasca" tra due massi affioranti. "Se non c'è almeno un bestione in quel buco" pensai "il mondo va tutto alla rovescia".
Mentre mi avvicinavo ebbi la sensazione di un "fremito" verso il fondo della corrente. Dopo un esame più attento vidi un branco di sette o otto salmoni. La reazione al primo lancio con una mosca rosso fuoco fu interessante: l'esca catturò subito l'attenzione dei pesci, un paio si girarono e la seguirono da vicino per una certa distanza anche se non l'afferrarono. Un secondo passaggio con la stessa mosca ottenne meno attenzione, qualche pesce scartò nervosamente, ma nessuno si voltò o la seguì. Un terzo passaggio ottenne totale indifferenza. Lo stesso processo fu ripetuto con altre mosche, sia chiare sia scure: il primo lancio sembrava provocare un intenso interesse, il secondo meno, e il terzo niente del tutto. Un eccezione ci fu quando legai una Edson Tiger, un affare immondo di colore bianco e rosa-shocking: quando i pesci videro la mosca arrivare fuggirono terrorizzati e dovetti attendere una ventina di minuti prima di rivederli sul fondo. Questo è curioso perché ho sempre pensato che la Edson Tiger fosse una mosca un po' appariscente ma micidiale. Forse questa fama l'aveva preceduta. Tagliai e la sostituii con una Stoat Tail legata di lato col Rifle Hitch. Il Rifle Hitch è un metodo semplice per variare l'azione di una mosca galleggiante. La mosca viene legata in modo convenzionale, ma poi vengono fatti un paio di nodi sul finale in modo che formino un cappio fatto poi scivolare attorno all'occhiello della mosca. Viene poi teso (è tutto molto più facile da fare che da descrivere) attorno alla base della testa della mosca, ma talvolta a metà corpo, appena prima o appena dopo le ali.
Il risultato è che il finale si unisce alla mosca con un angolo, e questo fulcro a metà del corpo permette alla mosca nell'acqua di correre con un angolo diverso rispetto alla direzione della corrente: il suo dragare sulla superficie provoca un'increspatura che cattura l'attenzione del pesce. Questa combinazione provocò immediatamente una reazione differente e nelle due ore successive feci salire almeno una dozzina di pesci (o lo stesso pesce dodici volte) verso il piccolo batuffolo che dragava. Ogni volta scorgevo chiaramente il pesce che vedeva la mosca, si muoveva per intercettarla, poi scendeva o, qualche volta, rompeva la superficie con il "naso" contro la mosca. In ogni fase il pesce che saliva non sembrava fare un vero e proprio tentativo per afferrare la mosca, era contento solo di sfiorarla. Circa ogni venti lanci facevo una pausa di qualche minuto, il tempo di una sigaretta. Tre volte vidi perfettamente la bocca spalancata e richiusa appena al di sotto della mosca. Ci furono due eccezioni in una delle quali reagii malamente e lo sbagliai, e l'altra in cui ferrai al volo, perfettamente. Nonostante molti autori ritengano che il salmone debba essere sempre ferrato in ritardo io credo che, quando si pesca in superficie, la ferrata debba essere rapida.
Ho visto troppi salmoni ridiscendere con la bocca spalancata e la mosca che scivola fuori di lato. Si potrebbe concludere, dopo queste esperienze "a vista", che la novità di una mosca nuova, al primo o secondo lancio, apparentemente disturba o incuriosisce i salmoni, anche se non sempre abbastanza da farli mordere. Dopo ben difficilmente riuscirai a farli muovere. Questo significa che il pescatore avrà maggiori possibilità se si sposta e tende a coprire più acqua invece di rimanere sempre nello stesso posto e continuare a pescare con la stessa mosca. Una eccezione può essere quando è stato localizzato un pesce "nervoso" e allora ha senso continuare a cambiare mosche nel tentativo di interessarlo. In realtà la sola conclusione è che quel particolare gruppo di salmoni si comportava in quel modo per qualche particolare circostanza sconosciuta. Sarebbe stupido dire che ogni salmone si comporta sempre nello stesso modo in ogni fiume. Queste osservazioni, tra l'altro, ci portano all'eterno problema del perché il salmone sale sulla mosca. Quale possibile motivo lo induce a "caricare" attraverso uno o due metri di acqua turbolenta per prendere una mosca che draga e che non assomiglia a niente che ha visto quando era smolt? E' divertente e stimolante cercare di rispondere. I salmoni sono creature lunatiche (la maggior parte delle volte): se ne stanno immobili e abulici ai nostri tentativi di catturare la loro attenzione o di stimolare la loro aggressività. Altre volte la reazione può essere esplosiva. Un fatto è certo: non stanno mai dormendo. Il pesce vede sempre la tua mosca, non importa quanto sia piccola o quanto turbinosa l'acqua. E, quando decide, la prenderà con assoluta precisione: un salmone non la sbaglia mai quando la vuole. Forse non sapremo mai perché un salmone sale sulla mosca, e forse e meglio così. Forse dovremmo essere contenti solo perché talvolta sale per una qualche ragione. Pesco malvolentieri con code Sinking-Tip o affondanti e in questo caso uso finali molto corti: quanto più questo è lungo quanto più la mosca tende a salire verso la superficie. Nei rarissimi casi di code Ultra-fast Sinking (quando l'acqua è sotto i 5 gradi) arrivo a finali di un metro e venti. Il modo comunque piu' spettacolare ed eccitante per pescare il salmone è a galla, anche se è il meno praticato. Se ci sono pesci nel fiume è sempre possibile prenderli con code galleggianti e mosche secche. Se invece non ce ne sono anche il piu' esperto farà un cappotto. Il pescatore che prenota una settimana a caso ha solo una possibilità su 10 di trovare il fiume in perfette condizioni e allora la pesca a galla ha poche speranze. Quando il fiume è quasi in secca e mostra i sassi è il nostro momento, che abbiamo aspettato tutto l'anno. Con code galleggianti uso generalmente finali lunghi quanto la canna (anche nel caso delle lunghe "due mani") formati da tre spezzoni: 0.50-0.40-0.30. L'ultimo tratto può variare tra 0.26 e 0.35 in funzione della misura della mosca e della presunta taglia dei pesci. Ho qualche migliaio di mosche, una parte delle quali sono da salmone e mi sono accorto che la selezione, particolarmente tra quelle di superficie, è notevolmente cambiata negli anni. Questo dovrebbe significare profonde e sensate meditazioni sull'argomento. Hugh Falkus invece dichiara acidamente nel suo libro "Salmon Fishing" (da annoverare tra i sacri testi) "Avvolgi un ciuffo di peli del tuo cane attorno a un amo e avrai una mosca che cattura salmoni". Se sei nuovo della pesca al salmone e non hai nessun'idea sui tipi di mosche e nessun amico che ti può consigliare, compra quattro Blue Charm o Munro Killer o Hairy Mary, del tipo low water (pochi peli e amo leggero) su ami doppi dal 4 al 12. Sono venti mosche in tutto e hai tutto quel che serve per prendere salmoni da Giugno a Settembre. La ragione delle quattro mosche per misura e' che puoi agganciarle sui rami, nell'erba, spuntarle sui sassi dietro di te, o infilzarle nella schiena dell'amico (spiace, quasi sempre si perde la mosca). Naturalmente se hai già speso 457.000 lire in artificiali e "sei sicuro" di avere la mosca giusta tralascia queste righe.


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