Mi
fermo per una birra Pivo e un panino in un'osteria lungo la
strada, prima dell'autostrada per Lubiana. Accanto a me è
seduta una bionda conturbante che, sotto la camicetta nera,
aumenta e diminuisce di volume con un'aria talmente provocante
da far venire la licantropia ad un seminarista.
Ma
ho mente solo la pesca. Probabilmente ho una forma di dislessia.
Appena vedo o sento la parola trota, il mio cervello registra
"solitudine". E' quasi un pellegrinaggio.Forse nell'Unec ci
sono più temoli, forse sul Gacka le trote sono piu'
grosse, ma la bellezza ed il fascino di questa vallata sono
incomparabili. Ora, quando voglio prendere trote vado sulla
Drava, sul Soca o sul Lammer, ma quando voglio andar a pescar
trote vado sull'alta Sava.Guidando scorgo dal finestrino le
immagini conosciute, affiorano i ricordi, mi appaiono, come
in cartolina, la bellissima cittadina di Bled, il suo lago,
il casino', la sala dove si ballava (ora si direbbe discoteca).
Il
fiume, finalmente!
Le sue acque turchesi e le rive di un bianco abbagliante,
la casa di Danilo, il vecchio guardapesca che mi portava nei
posti dove c'erano le trote ed i temoli più belli.
La Gostilna Pristavec con le sue enormi tazze di mirtilli
e panna fresca.Il ponte di Bohinj, la montagna di Pokljuka
dove si andava a raccogliere, non cercare, porcini meravigliosi,
lo splendido lago di Bohinj, una perla tra le montagne, letteralmente
pieno zeppo di salmerini dai colori da favola. In questo luogo
ho iniziato, parecchi anni fa, a pescare a mosca. Ricordo
ancora la vecchia Hardy, il mulinello piccolissimo e la coda
di topo di tre numeri superiore alla canna ed alla capacita'
del mulinello (infatti l'avevo tagliata per contenerla nella
bobina).Il tutto frutto di un negoziante privo di scrupoli
e, peggio ancora, incompetente. Ricordo le mosche ossolane
con le quali avevo pescato i primi temoli. Le fario chiarissime
e guizzanti catturate a due per volta. I caprioli che di mattino
venivano ad abbeverarsi sul fiume. Il profumo degli abeti
sloveni. Ricordo mattini e paesaggi brumosi, autunni con colori
da sfidare la Kodak.
Ricordo
una trota oltre i cinque chili che mi prese una Adams del
16 e venne fuori dall'acqua come un Marlin e io restai impalato
e poi ferrai in ritardo spaccando. Ricordo momenti in cui
guardavo una correntina vedendo venti o trenta bollate quasi
contemporaneamente mentre cercavo di decidere su quale lanciare.
Ricordo di aver insistito su qualche pesce per ore, ricordo
di essere stato fermo in una buca e prendere venti pesci senza
essermi mosso più di cinque metri. Mi
sono ritrovato spesso sulle rive del fiume con la canna piegata
ed il mulinello rovente e sono stato fortunato per aver diviso
con degli amici quello che sembrava un sogno. Questo era molto
tempo fa, quando ero un completo "novellino", anche se tutt'oggi
non posso dire di essere un esperto. D'altra parte non devo
mica esserlo: scrivo di pesca semplicemente perché
conosco degli esperti cui so cosa chiedere. Ora non è
cambiato molto, forse c'è qualche casa in più,
ci sono più strade asfaltate.I guardapesca sono dello
stesso genere di prima: a meno di indossare un bracciale con
la svastica, non potrebbero apparire più sinistri.
Nel fiume ora abbondano le iridee e c'è qualche temolo
in meno ma il pescatore che apprezza la pesca non troppo facile
agli esemplari migliori, colui che apprezza ambienti suggestivi
e acque poco affollate, qui può trovare un posto su
misura per i propri gusti.
Il
tratto che conosco meglio e che forse è il piu' bello
è quello che va dalla diga di Soteska al lago di Bohinj
ed attraversa i paesini di Kamnje, Polje e Bohinjska Bistrica.
Qui è tutto un susseguirsi di buche, lame e correnti
con un'acqua limpidissima che scorre su rocce di tipo carsico
e quindi bianchissime. In questo pezzo sono presenti in gran
numero trote e temoli di taglia discreta. Il fiume è
piuttosto basso e quasi sempre guadabile ma per pescare bene
ed ovunque sono indispensabili gli waders. Il fiume è
un'ottima palestra per chi vuole provare un po' tutte le varie
tecniche che si possono fare con una canna da mosca.
Si
può pescare a mosca sommersa ed io lo faccio pescando
"downstream" con una coda del sei sinking tip e due spider
alternando l'uso dello streamer nelle buche più profonde,
passando da un finale dello 0.16 ad uno dello 0.20.Più
spesso pesco a mosca secca e, più raramente, a ninfa
cacciando le trote delle quali noto la presenza. In questo
caso uso una canna più leggera ed una coda del tre
o quattro. La pesca è consentita solo a mosca con la
coda di topo ed è aperta dai primi di Giugno al 30
Agosto ed i permessi si fanno all'ufficio turistico.
Si possono trattenere tre esemplari al giorno per permesso
e la misura è di 26 centimetri per la trota e 30 per
il temolo. La quota non si fatica certo a farla poiché,
in condizioni normali, si cattura qualche decina di pesci
al giorno. Ah ! Dimenticavo.Occorre prestare attenzione alle
vipere, presenti talvolta sul greto del fiume, intente a crogiolarsi
al sole. Basta non molestarle e sono loro le prime ad allontanarsi
terrorizzate.La Sava Bohinska si può raggiungere da
Gorizia, si risale poi fino a Most na Soci e Podbrdo e si
arriva a Bohinjska Bistrica ma questa è una via per
esperti dei luoghi, poiché è una strada d'alta
montagna con due o tre passi ed inoltre è sterrata
per lunghi tratti. Un'altra soluzione, piu' lunga ma piu'
semplice e veloce, e' quella di prendere l'autostrada fino
a Tarvisio, da li' salire al passo di Fusine e poi prendere
la strada per Lubiana, poco dopo il paese di Jesenice si gira
a destra per Bled e da lì si prosegue facilmente per
Bohinj.E' una zona abbastanza turistica e non e' un problema
trovare posto in uno degli alberghi sulle rive dei laghi di
Bled o Bohinj, inoltre molte sono le case private che affittano
stanze. Si può pranzare in un qualsiasi ristorante
o, meglio, nelle varie Gostisce o Gostilne della zona.
Il servizio e sui generis ma il cibo e' sempre splendidamente
genuino con carni eccellenti. Buon viaggio.