6.
Un po' di tutto
6.08
Travel Tips - Consigli di viaggio.
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nov.93 |
A volte viene la voglia di vedere come sono
fatti i pesci grossi. Puoi cercarli in un laghetto "sportivo" ma
non puoi far finta che quelle siano trote, a meno che tu non riesca
a fingere meglio di me. Una riserva esclusiva e famosa? Una volta
mi ci recai e quando il denaro per il privilegio di pescare in quel
posto cambio' di mano fu tutto cosi' veloce e furtivo da sembrare
uno scambio tra spacciatori; pescarci comunque si rivelò
come comperare la Settimana Enigmistica con i giochi già
risolti. Puoi anche tentare di far confessare a un montanaro un
torrente segreto: per momenti come quello sono solitamente forniti
di capsule di cianuro. Qualcuno ogni tanto prende il coraggio a
due mani, litiga con la moglie, rompe il salvadanaio e tenta l'avventura
della spedizione in lidi remoti. E' una strana frenesia quella che
ci prende. A casa più o meno sappiamo come e dove prendere
pesci. Pescare le acque domestiche rasenta quasi la perfezione:
sappiamo cosa e quando mangiano e quali mosche prenderanno. Credo
però sia parte di noi il desiderio della sfida, di immergerci
in mondi diversi, di usare nuove tecniche e catturare strani pesci.
Le sensazioni davanti al primo Tarpon o salmone sono indimenticabili:
mesi consumati a organizzare e pianificare il viaggio, tanti soldi
spesi e migliaia di chilometri percorsi. Ai piedi hai il tuo trofeo,
il sogno di anni in carne e lisca, l'apice della carriera del pescatore.
Hai ottenuto quello che è stato da tempo il sogno segreto,
di cui hai letto e parlato per anni. In quel momento io mi illusi
di esserne fuori invece la malattia era solo all'inizio.Cominciai
a spendere fortune in francobolli e telefono e a frequentare pittoreschi
individui che non sprecavano risorse in cose fatue (casa, famiglia
ecc.). Quando rientro da certe avventure mi sento spesso un idiota:
bruciato dal sole, stanco morto, tre chili piu' leggero. Molte volte
l'unico successo della spedizione viene riportato dalle zanzare
che banchettano per tutto il tempo. Non c'è molto senso in
questo, direte. Anzi e' una forma di pazzia ma, si sa, la gente
ricca di materia grigia se ne sta lontana dai fiumi. Poi, dopo un
po', si dimentica e si ricomincia a sognare argentei salmoni, trote
gigantesche, fulminei "bones".La casa si riempie nuovamente dell'odore
del grasso per mulinelli, della vernice per le legature, del mastice
per i buchi degli waders.
Appaiono
sempre più spesso cataloghi e depliants, la smania cresce
di giorno in giorno....e' ormai solo questione di tempo: sei di
nuovo in pista. Se sei, o verrai colpito da questo morbo ti offro
alcuni consigli, frutto delle esperienze (leggi fregature) passate:
non porteranno la guarigione ma renderanno più accettabile
il decorso. Prenota il viaggio attraverso una agenzia affidabile:
tra gli agenti di viaggio ci sono stregoni che sfruttano al massimo
le illusioni della gente ma ne esistono parecchi di seri. Correttezza
e competenza, dopo tutto, sono considerati i requisiti minimi per
lavorare in ogni settore tranne nell'ambito pubblico, dove vengono
considerate virtù esagerate e talvolta sospette. Il tuo agente
raccomanderà la destinazione giusta per le tue esigenze e
ti consiglierà l'attrezzatura adatta. Organizzerà
la spedizione quando dovrebbe essere la stagione migliore e tutto
questo non ti costerà una lira in piu'. Anzi, in genere un
pacchetto completo che comprende volo, trasferimenti, sistemazioni
e alcune giornate di pesca, costerà meno di quello che potresti
ottenere da solo. Ci sono assicurazioni che prevedono cancellazioni
per motivi di lavoro o di salute. Le prenotazioni nei luoghi migliori
richiedono elevate caparre con notevole anticipo. Valuta quindi
se prendere in considerazione un'assicurazione che contempli certi
rischi. Le tariffe "scontate" delle compagnie aeree pongono, a volte,
delle limitazioni. Alcune
volte un volo, con una tariffa speciale, dura il doppio di un altro
e prevede scali e attese interminabili in aeroporti sconosciuti.
Altre volte il costo del biglietto è più basso ma
se, per qualsiasi motivo, cancelli il volo o perdi una coincidenza,
il biglietto non è più valido e si perde l'intera
somma. Fai una lista delle cose di cui hai bisogno e controlla man
mano le acquisti. Verifica
tutto qualche settimana prima di partire, particolarmente l'equipaggiamento
da pesca (devi permettere al tuo negoziante di ordinare ciò
di cui è sprovvisto). Dove vado io, per esempio, occorre
aspettare sempre molto tempo. Il negozio ora è piu' rispettabile
da quando non vende piu' "cosacchi", bigattini e ancorette per pescare
a strappo le tinche quando fregano. I clienti però si devono
servire da soli o sono serviti da altri clienti. Questo caos esiste
perchè chi dovrebbe vendere e' invariabilmente preso in profonde
discussioni con uno o piu' habituè del posto sulle schiuse
di tarda primavera nella Sava, sul tono di colore di una Ephemere
Vulgata, sulle venature della Palakona o altre controversie egualmente
amichevoli ed importanti.
Quando
prepari il bagaglio, spunta le varie cose. Verifica che il passaporto
sia valido senza aspettare l'ultimo giorno. La sera prima della
partenza da casa (o dal lodge al ritorno) assicurati che passaporto
e biglietti siano a portata di mano. Soprattutto non metterli in
valigia !!!!. Questo accade, anche a viaggiatori navigati, più
spesso di quanto si creda. Non portare troppi contanti e nemmeno
lascia i soldi nella camera di un albergo. Porta piuttosto qualche
biglietto della valuta necessaria in piccolo taglio (tasse d'imbarco,
mance a facchini...). Lascia gioielli e orologi preziosi a casa:
possono essere danneggiati o distrutti dall'acqua salata; il repellente
per insetti e alcune creme solari rovinano i cristalli. Usa quindi
un orologio da pochi soldi: il luccichio di gioielli costosi è
spesso una tentazione in zone sperdute e sottosviluppate e può
divenire fonte di problemi. Mia mamma mi
raccomanda ancora, prima di partire, di non accettare passaggi o
caramelle da sconosciuti. Trovati all'aeroporto sempre con un certo
anticipo. Se la compagnia aerea chiede di esserci un'ora prima,
aggiungi almeno mezz'ora. Una gomma a terra, un incidente lungo
il percorso che blocca il traffico potrebbero farti perdere il viaggio
se non esistono altri voli in giornata, oltre al danno se hai un
biglietto non rimborsabile. Lascia le valige firmate a casa e tieni
presente inoltre che quelle rigide danno problemi dovendole stipare
in piccoli bagagliai, su di un piccolo idrovolante o su una barca.
Una sacca morbida è l'ideale, meglio se con una cerniera
apribile dai due lati, per poter accedere più facilmente
al contenuto. Deve essere in tessuto antistrappo ed impermeabile.
Nessuna è totalmente impermeabile anche perchè non
sono fatte per essere gettate in acqua, ma talvolta rimangono per
qualche ora sotto la pioggia a causa di inconvenienti vari. Per
la stessa ragione è opportuno riporre in sacchetti di plastica
tutte le cose contenute (tra l'altro gli indumenti rimangono abbastanza
stirati). Se vai a pesca nelle flats porta una borsa a marsupio
e un berretto da flats, ventilato. Io ne uso di leggeri, di colore
chiaro, con il frontino scuro per diminuire il riflesso.
Anche se cade in mare non si deve deformare nè affondare
e deve avere un cordino con molletta. Hai bisogno del cordino per
evitare che voli via sia quando c'è vento che nelle veloci
corse in barca e non deve affondare quando dimentichi di usare la
molletta.
Se
pensi di portare liquori travasali in una bottiglia di plastica
e mettila in valigia. Non ti dovrai preoccupare di vetri rotti e
camicie fradice. Preparando il bagaglio a mano assicurati che la
macchina fotografica sia facilmente raggiungibile; oltre a questa
occorre avere il necessario da toilette, un cambio di biancheria
e un minimo di attrezzatura da pesca. In questo modo sei sicuro
di poter pescare appena arrivi anche se i bagagli dovessero tardare.
Non importa dove vai, porta sempre un ampio capo impermeabile: leggero
per i tropici e pesante per il Nord. Assicurati che sia in cima
al bagaglio, facile da raggiungere. Se e' in fondo e arrivi al campo
in mezzo a un acquazzone sarai fradicio prima di riuscire ad indossarlo.
Non
tenere nel bagaglio a mano raffi, coltelli ecc.: potresti trovarti
un mitra sotto al naso al primo controllo: è imbarazzante.
Su tutti i bagagli scrivi nome ed indirizzo ben visibile. Gli aeroporti
moderni sono un gran caos: free-shop, cinematografi, bocciofile,
circoli macrobiotici, saune e idromassaggi. Non distrarti troppo
da perdere le coincidenze e non lasciare MAI nessun bagaglio incustodito
negli aeroporti, hotel, sale d'attesa. Assicurati che l'abbigliamento
sia adatto al clima di dove andrai a pescare: se ci sono 38 gradi
a Roma non vuol dire che farà caldo anche in Alaska. Se punti
verso i tropici assicurati di avere camicie con maniche lunghe e
pantaloni lunghi per proteggerti dal sole e dagli insetti. Una scottatura
è il modo più rapido e sicuro per rovinare un costoso
viaggio di pesca. Non credere mai a chi ti dice che gli insetti
non sono un problema: porta sempre del repellente. Quando voli in
qualche luogo remoto il peso del bagaglio e' importante. La maggior
parte delle compagnie e molti piloti privati permettono al massimo
20 chili per passeggero ed e' importante quindi portarsi tutto ciò
che può essere utile per rendere il viaggio piacevole ma
ogni cosa deve essere ponderata e i "piccoli extra" lasciati a casa.
Nell'abbigliamento si può risparmiare peso: capi impermeabili
e caldi sono indispensabili, ma non e' necessario cambiarsi ogni
giorno. La scelta del vestiario deve rispondere in generale a criteri
di praticità e comodità, igiene, rispondenza al clima
e all'ambiente.Un principio fondamentale da tenere presente quando
si scelgono i capi di vestiario è quello dell'abbigliamento
"a strati": è molto meglio infatti avere tanti capi leggeri
da indossare sovrapposti, piuttosto che uno solo pesante.
Tale
tecnica permette di adeguare la copertura corporea alle variazioni
climatiche e di ottenere un'efficace protezione contro freddo e
vento. Nel caso di pesca continua sotto la pioggia l'ideale e' rappresentato
o da una cerata, spalmata di grasso tipo Barbour, completata da
un copricapo in gomma dalla tesa larga e legaccio sotto gola oppure,
più moderna e funzionale, una giacca in Goretex; entrambe
sono buone soluzioni perchè oltre ad un'ottima impermeabilità
permettono la traspirazione e rappresentano anche un'eccellente
difesa contro il vento. Molto importante è la chiusura al
collo ed ai polsi che deve avere una buona tenuta per evitare all'acqua
di entrare (teniamo presente che le mani, in fase di lancio e di
pesca, sono spesso per aria). Il Velcro è l'ideale in quanto
adattabile a qualsiasi polso. Il sistema con cappello staccato piuttosto
che il cappuccio permette una maggior libertà di movimenti
ed evita di bagnarsi ogni volta che ci si gira.
Gli
stivali si indossano e si tolgono piu' facilmente degli waders e
sono meno ingombranti sulle barche, limitano pero' maggiormente
i luoghi dove poter pescare e non mantengono asciutti quando piove.
Gli waders invece, particolarmente quelli in neoprene, proteggono
maggiormente dal vento e dal freddo. E' opportuno, per chi usa waders
con scarponi, portarsi dei lacci di scorta. Anche se non sei un
fotografo, devi portare una macchina fotografica: le nuove compatte
impermeabili sono facili da usare e stanno in una tasca. Se lasciate
le macchine fotografiche nelle valige che andranno nel bagagliaio
dell'aereo, ricordate che le batterie possono risultare scariche
per qualche ora. Ciò e' dovuto al freddo, ma dopo qualche
tempo a temperatura normale riprenderanno a funzionare. Sabbia ,
acqua ed umidità eccessiva possono causare noie ed è
quindi utile portarsi dei sacchetti di plastica per conservare i
rullini e proteggere l'attrezzatura. Non bisogna preoccuparsi troppo
per la pioggia: l'acqua dolce, a differenza dell'acqua salata, non
danneggia l'apparecchio, sempre che venga ben asciugato prima di
riporlo.
Per evitare che gli obiettivi si appannino quando si esce da un
albergo con aria condizionata nel caldo umido dell'esterno, lasciate
trascorrere un buon quarto d'ora prima di usarli. Anche se hai 10
decimi indossa sempre occhiali quando peschi.
Talvolta
accadono incidenti, specialmente quando si pesca vicino ad altri.
Si può sbagliare un lancio o il vento può deviare
la coda o un cucchiaio perdere la presa mentre il pesce salta. Teneteli
sempre assicurati al collo con un cordoncino, eviterete che cadano
in acqua. Ricorda prima di partire di cambiare il nylon vecchio
dei finali. Non aspettare di farlo in barca o al lodge. Reperire
nylon in un campo remoto può essere un problema e rammenta
che le forbici da chirurgo o gli slamatori vanno bene se devi togliere
piccoli ami da piccoli pesci ma non funzionano se devi togliere
un amo del 3/0 da un Barracuda di 10 chili.I "tubi" delle canne
spesso rotolano fuori dai carrelli degli aeroporti o vengono dimenticati
in un angolo dagli addetti.
Questi
odiano chi va in vacanza e sono spietati nel maneggiare le nostre
delicate canne da mosca; munitevi quindi di canne da viaggio in
4 pezzi. In questo modo possono essere trasportate come bagaglio
a mano e stivate nel compartimento sopra il proprio posto in aereo.
Quando peschi ai Tropici, ricorda che il caldo può dilatare
la grafite delle canne e qualche volta É difficile smontarle. Il
miglior modo per prevenire il problema e di passare una candela
(o della cera) prima di unire i pezzi della canna. "Non pago guide
o ruffiani" dice sempre Carlo, che è un pescatore di prim'ordine,
un professore di second'ordine ed un eccelso rompiscatole. "Ci sono
cose di cui un uomo deve occuparsi personalmente". Sbaglia. Le guide
sono una componente importante in un viaggio di pesca e dobbiamo
seguirne i consigli. Il loro prezzo potrà sembrare esorbitante
a chi ricorda che solo una decina d'anni fa bastavano pochi dollari;
ma la guida è uno specialista e la sua tariffa, come quella
dei calciatori, dei fiscalisti e delle peripatetiche, è salita.
Ricordiamoci che quando ti dicono per prima cosa che non c'è
nulla di cui preoccuparsi in realtà significa che c'è
qualcosa di cui preoccuparsi ma non vogliono dirtelo. Per quanto
riguarda le mance non esistono procedure standard e variano da luogo
a luogo. Meglio chiedere all'organizzazione informazioni per il
range abituale: alto, medio, basso. Poi dai la mancia secondo il
servizio avuto. Non dimenticare nei lodges le cameriere e il cuoco.
Spesso vengono ignorati ma contribuiscono come tutti al successo
di un viaggio.
Se sei particolarmente compiaciuto lascia un oggetto (occhiali polarizzati,
un coltello, la moglie) che può essere gradito. Prima del
viaggio allenati un po' a lanciare code e mosche con le canne che
intendi usare. Senza i muscoli allenati potresti avere un'infiammazione
e restare bloccato.
Non
sei obbligato a lanci di 30 metri. Non devi mantenere la famiglia
pescando. Se non riesci a fare il "tuttacoda" nel vento non lasciare
che questo rovini la tua giornata. Pesca come sai o puoi. Per sicurezza
gli impuri come me si portano anche una canna da spinning, molto
ben nascosta se nel gruppo ci sono molti puri. Per una buona vacanza
non competere con nessuno, nemmeno con te stesso.Il buon senso dice
che gareggiare nella pesca e' irragionevole...calmati e troverai
maggior divertimento. Tra i compagni di viaggio incontrerai chi
usa solo canne in refendu, waders su misura e i mulinelli probabilmente
se li fa costruire da Cartier. Ti imbatterai in quello che, mentre
sei sul posto da quattro ore e hai provato a pescare con tutti i
tipi di ninfe e di streamer senza risultato, arriva silenzioso come
il tifo della "Curva Sud". Ti si piazza a fianco, cinque/dieci centimetri,
attacca una mosca indefinibile, sfila un salmone da otto chili e
se ne va. Tempo dell'apparizione: un minuto esatto. In genere e'
meglio non chiedere alla gente che incontri a pesca cosa fa per
vivere. Magari hanno fatto quel lungo viaggio proprio per dimenticarsi
di tutto e, se glielo chiedi, vuol dire che non sono andati abbastanza
lontano. Non bisogna mai parlare di politica. Solo se qualcuno tira
in ballo l'argomento puoi rispondere se, e solo se, sei d'accordo.Ti
imbatterai prima o poi in individui le cui conoscenze sulla pesca
sono esclusivamente che devono tenere in mano la parte piu' spessa
della canna. Vedrai allora le guide, sprezzanti della propria incolumità,
metterli fisicamente dove possano lanciare. Se non agganciano entro
cinque minuti un pesce sbraitano. "Che posto di merda!" Ti imbatterai
in altri ancora che semplicemente non pescano, se ne fregano di
imparare, ma lo stesso si aspettano di prendere trote senza provarci.
Non permettere che rovinino il tuo viaggio. Tieni sempre presente
che sei in quel luogo per pescare e divertirti, cerca quindi di
partire con degli amici collaudati. I migliori compagni non russano
troppo, devono essere pronti con la macchina fotografica ad immortalare
i TUOI pesci e, naturalmente devono catturarne qualcuno meno di
te. Per quando poi tornerai a casa e descriverai i tuoi trofei ti
ricordo i differenti metodi per determinare l'esatta lunghezza di
un pesce: sei libero di scegliere quello che ti sembra piu' corretto.
I piu' comuni sono: la distanza tra il centro della coda del pesce,
mentre e' ancora agganciato, e l'anello sul cimino della canna;
la distanza tra l'apice del muso e la fine del manico del guadino;
la distanza tra il pesce tenuto in mano e la spalla opposta; il
proprio numero di scarpe più la taglia della camicia o il
doppio della temperatura (se estate) della giornata. Naturalmente
non bisogna andar a pescare in compagnia di un notaio.
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