6. Un
po' di tutto
6.09
Consigli
di viaggio
Nota:
cliccare sulle foto per ingrandirle.
Vai
all'Album foto
|
nov.94
|
A volte viene la voglia di vedere come sono
fatti i pesci grossi. Puoi cercarli in un laghetto "sportivo" ma
non puoi far finta che quelle siano trote, a meno che tu non riesca
a fingere meglio di me. Una riserva esclusiva e famosa? Una volta
mi ci recai e quando il denaro per il privilegio di pescare in quel
posto cambio' di mano fu tutto cosi' veloce e furtivo da sembrare
uno scambio tra spacciatori; pescarci comunque si rivelò
come comperare la Settimana Enigmistica con i giochi già
risolti. Puoi anche tentare di far confessare a un montanaro un
torrente segreto: per momenti come quello sono solitamente forniti
di capsule di cianuro. Qualcuno ogni tanto prende il coraggio a
due mani, litiga con la moglie, rompe il salvadanaio e tenta l'avventura
della spedizione in lidi remoti. E' una strana frenesia quella che
ci prende. A casa più o meno sappiamo come e dove prendere
pesci. Pescare le acque domestiche rasenta quasi la perfezione:
sappiamo cosa e quando mangiano e quali mosche prenderanno. Credo
però sia parte di noi il desiderio della sfida, di immergerci
in mondi diversi, di usare nuove tecniche e catturare strani pesci.
Le sensazioni davanti al primo Tarpon o salmone sono indimenticabili:
mesi consumati a organizzare e pianificare il viaggio, tanti soldi
spesi e migliaia di chilometri percorsi. Ai piedi hai il tuo trofeo,
il sogno di anni in carne e lisca, l'apice della carriera del pescatore.
Hai ottenuto quello che è stato da tempo il sogno segreto,
di cui hai letto e parlato per anni. In quel momento io mi illusi
di esserne fuori invece la malattia era solo all'inizio.
Cominciai a spendere fortune in francobolli e a frequentare pittoreschi
individui che non sprecavano risorse in cose fatue (casa, famiglia
ecc.).
Quando
rientro da certe avventure mi sento spesso un idiota: bruciato dal
sole, stanco morto, tre chili più leggero. Molte volte l'unico
successo della spedizione viene riportato dalle zanzare che banchettano
per tutto il tempo. Non c'è molto senso in questo, direte.
Anzi e' una forma di pazzia ma, si sa, la gente ricca di materia
grigia se ne sta lontana dai fiumi. Poi, dopo un po', si dimentica
e si ricomincia a sognare argentei salmoni, trote gigantesche, fulminei
"bones". La casa si riempie nuovamente dell'odore del grasso per
mulinelli, della vernice per le legature, del mastice per i buchi
degli waders. Appaiono sempre più spesso cataloghi e depliant,
la smania cresce di giorno in giorno....e' ormai solo questione
di tempo: sei di nuovo in pista. Se sei, o verrai colpito da questo
morbo ti offro alcuni consigli, frutto delle esperienze (leggi fregature)
passate: non porteranno la guarigione ma renderanno più accettabile
il decorso.
Prenota
il viaggio attraverso una agenzia affidabile: tra gli agenti di
viaggio ci sono stregoni che sfruttano al massimo le illusioni della
gente ma ne esistono parecchi di seri. Correttezza e competenza,
dopo tutto, sono considerati i requisiti minimi per lavorare in
ogni settore tranne nell'ambito pubblico, dove vengono considerate
virtù esagerate e talvolta sospette. Il tuo agente raccomanderà
la destinazione giusta per le tue esigenze e ti consiglierà
l'attrezzatura adatta. Organizzerà la spedizione quando dovrebbe
essere la stagione migliore e tutto questo non ti costerà
una lira in più. Anzi, in genere un pacchetto completo che
comprende volo, trasferimenti, sistemazioni e alcune giornate di
pesca, costerà meno di quello che potresti ottenere da solo.
Ci sono assicurazioni che prevedono cancellazioni per motivi di
lavoro o di salute. Le prenotazioni nei luoghi migliori richiedono
elevate caparre con notevole anticipo. Valuta quindi se prendere
in considerazione un'assicurazione che contempli certi rischi. Le
tariffe "scontate" delle compagnie aeree pongono, a volte, delle
limitazioni. Alcune volte un volo, con una tariffa speciale, dura
il doppio di un altro e prevede scali e attese interminabili in
aeroporti sconosciuti. Altre volte il costo del biglietto è
più basso ma se, per qualsiasi motivo, cancelli il volo o
perdi una coincidenza, il biglietto non è più valido
e si perde l'intera somma. Fai una lista delle cose di cui hai bisogno
e controlla man mano le acquisti. Verifica tutto qualche settimana
prima di partire, particolarmente l'equipaggiamento da pesca (devi
permettere al tuo negoziante di ordinare ciò di cui è
sprovvisto). Dove vado io, per esempio, occorre aspettare sempre
molto tempo. Il negozio ora è più rispettabile da
quando non vende più "cosacchi", bigattini e ancorette per
pescare a strappo le tinche quando fregano. I clienti però
si devono servire da soli o sono serviti da altri clienti. Questo
caos esiste perchè chi dovrebbe vendere e' invariabilmente
preso in profonde discussioni con uno o più habitue' del
posto sulle schiuse di tarda primavera nella Sava, sul tono di colore
di una Ephemere Vulgata, sulle venature della Palakona o altre controversie
egualmente amichevoli ed importanti. Quando prepari il bagaglio,
spunta le varie cose. Verifica che il passaporto sia valido senza
aspettare l'ultimo giorno. La sera prima della partenza da casa
(o dal lodge al ritorno) assicurati che passaporto e biglietti siano
a portata di mano. Soprattutto non metterli in valigia !!!!.
Questo
accade, anche a viaggiatori navigati, più spesso di quanto
si creda. Non portare troppi contanti e nemmeno lascia i soldi nella
camera di un albergo. Porta piuttosto qualche biglietto della valuta
necessaria in piccolo taglio (tasse d'imbarco, mance a facchini...).
Lascia gioielli e orologi preziosi a casa: possono essere danneggiati
o distrutti dall'acqua salata; il repellente per insetti e alcune
creme solari rovinano i cristalli. Usa quindi un orologio da pochi
soldi: il luccichio di gioielli costosi è spesso una tentazione
in zone sperdute e sottosviluppate e può divenire fonte di
problemi.
Mia mamma mi raccomanda ancora, prima di partire, di non accettare
passaggi o caramelle da sconosciuti.
Trovati all'aeroporto sempre con un certo anticipo. Se la compagnia
aerea chiede di esserci un'ora prima, aggiungi almeno mezz'ora.
Una gomma a terra, un incidente lungo il percorso che blocca il
traffico potrebbero farti perdere il viaggio se non esistono altri
voli in giornata, oltre al danno se hai un biglietto non rimborsabile.
Lascia le valige firmate a casa e tieni presente inoltre che quelle
rigide danno problemi dovendole stipare in piccoli bagagliai, su
di un piccolo idrovolante o su una barca.Una sacca morbida è
l'ideale, meglio se con una cerniera apribile dai due lati, per
poter accedere più facilmente al contenuto. Deve essere in
tessuto antistrappo ed impermeabile. Nessuna è totalmente
impermeabile anche perchè non sono fatte per essere gettate
in acqua, ma talvolta rimangono per qualche ora sotto la pioggia
a causa di inconvenienti vari.
Per
la stessa ragione è opportuno riporre in sacchetti di plastica
tutte le cose contenute (tra l'altro gli indumenti rimangono stirati).
Se vai a pesca nelle flats porta una borsa a marsupio e un berretto
da flats, ventilato. Io ne uso di leggeri, di colore chiaro, con
il frontino scuro per diminuire il riflesso. Anche se cade in mare
non si deve deformare nè affondare e deve avere un cordino
con molletta. Hai bisogno del cordino per evitare che voli via sia
quando c'è vento che nelle veloci corse in barca e non deve
affondare quando dimentichi di usare la molletta. Se pensi di portare
liquori travasali in una bottiglia di plastica e mettila in valigia.
Non ti dovrai preoccupare di vetri rotti e camicie fradice. Preparando
il bagaglio a mano assicurati che la macchina fotografica sia facilmente
raggiungibile; oltre a questa occorre avere il necessario da toilette,
un cambio di biancheria e un minimo di attrezzatura da pesca. In
questo modo sei sicuro di poter pescare appena arrivi anche se i
bagagli dovessero tardare. Non importa dove vai, porta sempre un
ampio capo impermeabile: leggero per i tropici e pesante per il
Nord. Assicurati che sia in cima al bagaglio, facile da raggiungere.
Se e' in fondo e arrivi al campo in mezzo a un acquazzone sarai
fradicio prima di riuscire ad indossarlo. Non tenere nel bagaglio
a mano raffi, coltelli ecc.: potresti trovarti un mitra sotto al
naso al primo controllo: è imbarazzante. Su tutti i bagagli
scrivi nome ed indirizzo ben visibile. Gli aeroporti moderni sono
un gran caos: free-shop, cinematografi, bocciofile, circoli macrobiotici,
saune e idromassaggi. Non distrarti troppo da perdere le coincidenze
e non lasciare MAI nessun bagaglio incustodito negli aeroporti,
hotel, sale d'attesa. Assicurati che l'abbigliamento sia adatto
al clima di dove andrai a pescare: se ci sono 38 gradi a Roma non
vuol dire che farà caldo anche in Alaska. Se punti verso
i tropici assicurati di avere camicie con maniche lunghe e pantaloni
lunghi per proteggerti dal sole e dagli insetti. Una scottatura
è il modo più rapido e sicuro per rovinare un costoso
viaggio di pesca. Non credere mai a chi ti dice che gli insetti
non sono un problema: porta sempre del repellente. Quando voli in
qualche luogo remoto il peso del bagaglio e' importante.
La maggior parte delle compagnie e molti piloti privati permettono
al massimo 20 chili per passeggero ed e' importante quindi portarsi
tutto ciò che può essere utile per rendere il viaggio
piacevole ma ogni cosa deve essere ponderata e i "piccoli extra"
lasciati a casa.Nell'abbigliamento si può risparmiare peso:
capi impermeabili e caldi sono indispensabili, ma non e' necessario
cambiarsi ogni giorno.
La
scelta del vestiario deve rispondere in generale a criteri di praticità
e comodità, igiene, rispondenza al clima e all'ambiente.
Un principio fondamentale da tenere presente quando si scelgono
i capi di vestiario è quello dell'abbigliamento "a strati":
è molto meglio infatti avere tanti capi leggeri da indossare
sovrapposti, piuttosto che uno solo pesante. Tale tecnica permette
di adeguare la copertura corporea alle variazioni climatiche e di
ottenere un'efficace protezione contro freddo e vento. Nel caso
di pesca continua sotto la pioggia l'ideale e' rappresentato o da
una cerata, spalmata di grasso tipo Barbour, completata da un copricapo
in gomma dalla tesa larga e legaccio sotto gola oppure, più
moderna e funzionale, una giacca in Goretex; entrambe sono buone
soluzioni perchè oltre ad un'ottima impermeabilità
permettono la traspirazione e rappresentano anche un'eccellente
difesa contro il vento.
Molto importante è la chiusura al
collo ed ai polsi che deve avere una buona tenuta per evitare all'acqua
di entrare (teniamo presente che le mani, in fase di lancio e di
pesca, sono spesso per aria). Il Velcro è l'ideale in quanto
adattabile a qualsiasi polso. Il sistema con cappello staccato piuttosto
che il cappuccio permette una maggior libertà di movimenti
ed evita di bagnarsi ogni volta che ci si gira. Gli stivali si indossano
e si tolgono più facilmente degli waders e sono meno ingombranti
sulle barche, limitano pero' maggiormente i luoghi dove poter pescare
e non mantengono asciutti quando piove. Gli waders invece, particolarmente
quelli in neoprene, proteggono maggiormente dal vento e dal freddo.
E' opportuno, per chi usa waders con scarponi, portarsi dei lacci
di scorta. Anche se non sei un fotografo, devi portare una macchina
fotografica: le nuove compatte impermeabili sono facili da usare
e stanno in una tasca. Se lasciate le macchine fotografiche nelle
valige che andranno nel bagagliaio dell'aereo, ricordate che le
batterie possono risultare scariche per qualche ora. Ciò
e' dovuto al freddo, ma dopo qualche tempo a temperatura normale
riprenderanno a funzionare. Sabbia , acqua ed umidità eccessiva
possono causare noie ed è quindi utile portarsi dei sacchetti
di plastica per conservare i rullini e proteggere l'attrezzatura.
Non bisogna preoccuparsi troppo per la pioggia: l'acqua dolce, a
differenza dell'acqua salata, non danneggia l'apparecchio, sempre
che venga ben asciugato prima di riporlo.
Per evitare che gli obiettivi si appannino quando si esce da un
albergo con aria condizionata nel caldo umido dell'esterno, lasciate
trascorrere un buon quarto d'ora prima di usarli. Anche se hai 10
decimi indossa sempre occhiali quando peschi. Talvolta accadono
incidenti, specialmente quando si pesca vicino ad altri. Si può
sbagliare un lancio o il vento può deviare la coda o un cucchiaio
perdere la presa mentre il pesce salta. Teneteli sempre assicurati
al collo con un cordoncino, eviterete che cadano in acqua. Ricorda
prima di partire di cambiare il nylon vecchio dei finali. Non aspettare
di farlo in barca o al lodge. Reperire nylon in un campo remoto
può essere un problema e rammenta che le forbici da chirurgo
o gli slamatori vanno bene se devi togliere piccoli ami da piccoli
pesci ma non funzionano se devi togliere un amo del 3/0 da un Barracuda
di 10 chili. I "tubi" delle canne spesso rotolano fuori dai carrelli
degli aeroporti o vengono dimenticati in un angolo dagli addetti.
Questi odiano chi va in vacanza e sono spietati nel maneggiare le
nostre delicate canne da mosca; munitevi quindi di canne da viaggio
in 4 pezzi. In questo modo possono essere trasportate come bagaglio
a mano e stivate nel compartimento sopra il proprio posto in aereo.
Quando peschi ai Tropici, ricorda che il caldo può dilatare
la grafite delle canne e qualche volta É difficile smontarle. Il
miglior modo per prevenire il problema e di passare una candela
(o della cera) prima di unire i pezzi della canna. "Non pago guide
o ruffiani" dice sempre Carlo, che è un pescatore di prim'ordine,
un professore di second'ordine ed un eccelso rompiscatole. "Ci sono
cose di cui un uomo deve occuparsi personalmente". Sbaglia. Le guide
sono una componente importante in un viaggio di pesca e dobbiamo
seguirne i consigli. Il loro prezzo potrà sembrare esorbitante
a chi ricorda che solo una decina d'anni fa bastavano pochi dollari;
ma la guida è uno specialista e la sua tariffa, come quella
dei calciatori, dei fiscalisti e delle peripatetiche, è salita.
Ricordiamoci che quando ti dicono per prima cosa che non c'è
nulla di cui preoccuparsi in realtà significa che c'è
qualcosa di cui preoccuparsi ma non vogliono dirtelo. Per quanto
riguarda le mance non esistono procedure standard e variano da luogo
a luogo. Meglio chiedere all'organizzazione informazioni per il
range abituale: alto, medio, basso. Poi dai la mancia secondo il
servizio avuto.Non dimenticare nei lodges le cameriere e il cuoco.
Spesso vengono ignorati ma contribuiscono come tutti al successo
di un viaggio. Non dare mance spropositate: se sei particolarmente
compiaciuto lascia un oggetto (occhiali polarizzati, un coltello,
la moglie) che può essere gradito. Prima del viaggio allenati
un po' a lanciare code e mosche con le canne che intendi usare.
Senza i muscoli allenati potresti avere un'infiammazione e restare
bloccato.
Non
sei obbligato a lanci di 30 metri. Non devi mantenere la famiglia
pescando. Se non riesci a fare il "tuttacoda" nel vento non lasciare
che questo rovini la tua giornata. Pesca come sai o puoi. Per sicurezza
gli impuri come me si portano anche una canna da spinning, molto
ben nascosta se nel gruppo ci sono molti puri. Per una buona vacanza
non competere con nessuno, nemmeno con te stesso. Il buon senso
dice che gareggiare nella pesca e' irragionevole...calmati e troverai
maggior divertimento. Tra i compagni di viaggio incontrerai chi
usa solo canne in refendu, waders su misura e i mulinelli probabilmente
se li fa costruire da Cartier. Ti imbatterai in quello che, mentre
sei sul posto da quattro ore e hai provato a pescare con tutti i
tipi di ninfe e di streamer senza risultato, arriva silenzioso come
il tifo della "Curva Sud". Ti si piazza a fianco, cinque/dieci centimetri,
attacca una mosca indefinibile, sfila un salmone da otto chili e
se ne va.
Tempo
dell'apparizione: un minuto esatto. In genere e' meglio non chiedere
alla gente che incontri a pesca cosa fa per vivere. Magari hanno
fatto quel lungo viaggio proprio per dimenticarsi di tutto e, se
glielo chiedi, vuol dire che non sono andati abbastanza lontano.
Non bisogna mai parlare di politica. Solo se qualcuno tira in ballo
l'argomento puoi rispondere se, e solo se, sei d'accordo. Ti imbatterai
prima o poi in individui le cui conoscenze sulla pesca sono esclusivamente
che devono tenere in mano la parte più spessa della canna.
Vedrai allora le guide, sprezzanti della propria incolumità,
metterli fisicamente dove possano lanciare. Se non agganciano entro
cinque minuti un pesce sbraitano."Che posto di merda!" Ti imbatterai
in altri ancora che semplicemente non pescano, se ne fregano di
imparare, ma lo stesso si aspettano di prendere trote senza provarci.
Non permettere che rovinino il tuo viaggio. Tieni sempre presente
che sei in quel luogo per pescare e divertirti, cerca quindi di
partire con degli amici collaudati. I migliori compagni non russano
troppo, devono essere pronti con la macchina fotografica ad immortalare
i TUOI pesci e, naturalmente devono catturarne qualcuno meno di
te. Per quando poi tornerai a casa e descriverai i tuoi trofei ti
ricordo i differenti metodi per determinare l'esatta lunghezza di
un pesce: sei libero di scegliere quello che ti sembra più
corretto. I più comuni sono: la distanza tra il centro della
coda del pesce, mentre e' ancora agganciato, e l'anello sul cimino
della canna; la distanza tra l'apice del muso e la fine del manico
del guadino; la distanza tra il pesce tenuto in mano e la spalla
opposta; il proprio numero di scarpe più la taglia della
camicia o il doppio della temperatura (se estate) della giornata.
Naturalmente non bisogna andar a pescare in compagnia di un notaio.
|
|