RECENSIONI
Il quotidiano norvegese "Fremtiden" scrive che la Nitto dipinge
con temperamento ed intensità, il "Drammens Tidende & Buskerud
Blad" evidenzia che l'uso copioso del colore conferisce agli acquerelli
una grande forza espressiva.
Milena Milani scrive:
"La luce dei paesaggi di Raffaella Nitto è drammatica ma capace
di lirismo, la pittrice ne è conscia cosicché fuoco e fiamme,
nella loro fatalità, diventano i cardini della sua pittura."
Il mensile d'arte
"Stile" parla di acquerelli di "combattiva armonia", "Il giorno"
ne sottolinea la ricchezza di sfumature e la luminosità, rilevando
la tensione verso un armonico equilibrio.
Fausto Lorenzi, critico
d'arte del "Giornale di Brescia", apprezza "la compenetrazione
tra pigmento e carta in spazi umorosi e abbacinati, carichi di
adesione anche sensuale a una natura di energie fluide."
Mauro Corradini, critico
d'arte del Bresciaoggi, riconosce "forme sempre più libere", caratterizzate
dalla compenetrazione dei colori forti".
Il noto pittore Giovanni
Repossi, che ha insegnato per trentanove anni presso l'Accademia
di Brera, invita ad osservare "la straordinaria sensibilità del
colore e la capacità di sintesi e di macchia" che contraddistinguono
gli acquerelli della Nitto.
DELL'ARTISTA HANNO SCRITTO
ITALIA: Arte a Cortina, Cortina Magazine, Cortina Oggi, Cortina
Vacanze Oggi, Il notiziario di Cortina, Corriere delle Alpi, Quadri
e Sculture, Stile, Archivio, Il Giorno, Dentro Casa, Corriere
Adriatico, Il Resto del Carlino, Il Centro Marche, Il Messaggero,
Giornale di Brescia, Bresciaoggi, BresciaSet, Dentro Brescia,
Lo Sport di Brescia, Dipende, Quaderno della musica, Brescia club,
L'Eco di Bergamo, Giornale della Valcamonica, Riza Psicosomatica,
Il cittadino della domenica, Il Porto, Rassegna Artistico Letteraria
Aslai, Alto Adige, L'Adige.
NORVEGIA: Dagens Naeringsliv, Fremtiden,
Drammens Tidende & Buskerud Blad, Royken & Hurum Avis.
FUOCO E FIAMME
di Milena Milani
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Il fuoco incendia i suoi paesaggi.
Il fuoco contorce gli arbusti, giunge al cielo.
La natura si arrende alle fiamme che la divorano.
C'è anche il vento che spinge le lingue rossastre sempre più
avanti, e le alimenta continuamente.
La pittrice Raffaella Nitto dirige l'orchestra che brucia. |
E' giovane, ardimentosa, e da
quando si è dedicata all'arte (ma anche la letteratura l'attrae),
ha scelto come maestri ideali l'inglese William Turner e il
norvegese Edvard Munch.
Due nomi di primissimo piano, che potrebbero intimorire qualsiasi
discepolo.
Raffaella Nitto il coraggio ce l'ha innato.
E' la stessa forza d'animo, è l'identica passione che muoveva
lo scrittore-pittore Giovanni Testori, nelle tempere che esposi
a Spazio Cultura nel gennaio 1996, in cui un fuoco simile
si riverberava all'orizzonte.
Rosso come il sangue e come la vita, quell'incendio coinvolgeva
ogni visitatore della mostra. Adesso è la volta di Raffaella
Nitto, delle sue opere vulcaniche, dove il magma si riversa
sull'acqua, sulle montagne o sulla pianura, con un sole infuocato,
un disco come quello che dipingeva Kandinsky, e di cui scrisse
nel suo libro "Sguardi sul passato", che io tradussi nel 1962
per le edizioni del Cavallino, dirette da Carlo Cardazzo.
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Diceva Kandinsky: "Mosca si
liquefa in questo sole, diventa una macchia enorme che fa
vibrare tutto il vostro essere interiore come lo squillo di
una tromba frenetica". La luce dei paesaggi di Raffaella Nitto
è drammatica ma capace di lirismo, la pittrice ne è conscia
cosicché fuoco e fiamme, nella loro fatalità, diventano i
cardini della sua pittura. |
Milano, lunedì ventidue maggio 2000