Ubik (1969)

Ubik

P. K. Dick

 

Come fa  Glen Runciter, titolare di un'agenzia anti-telepati a comunicare con su moglie Ella per avere i suoi consigli dall'aldilà, da un mondo informe e allucinante di semi-vita o non-morte? E perché mai dopo ogni collegamento con Runciter la semivita di Ella si va affievolendo sempre più? Che cosa afferra improvvisamente Joe Chip dal suo mondo del 1992 e lo scaglia violentemente nell'America degli anni trenta? E come è possibile che Joe riceva dei misteriosi e cupi messaggi dal suo capo (come se fossero ironiche manifestazioni di un Dio biblico), quando questi è stato ormai ucciso da una bomba esplosa sulla luna? In un0opera unica e irripetibile, che viene considerata come il massimo capolavoro del suo autore Philip K. Dick, scrittore tra i più grandi e visionari che la fantascienza non abbia mai avuto, ripropone le tematiche che lo resero così famoso: la vita altre la morte, i poteri psi, e soprattutto la mancanza di un tessuto connettivo vero al di sotto della realtà apparente delle cose, la mancanza di  un principio divino che si oppone all'entropia dell'universo, al caos primordiale che tutto va inglobando dentro sé.

 

«» «Non voglio entrarci» disse Joe.
«Perché no?» disse Pat. «Pensi che il cavo possa spezzarsi? E questo ti spaventa? Vedo che sei spaventato.»
«E' quello che ha visto Al» disse lui.
«Ebbene Joe,» disse Pat. «L'unico altro modo per salire nella tua camera sono le scale. E tu non sei in grado di salire, non nelle tue condizioni.»
«Salirò le scale.» Si mosse allontanandosi