Cos'e' l'alimentatore
Aspetti tecnici
Dettagli tecnici
Come scegliere l'alimentatore
Cosa si chiede a un alimentatore?
Gli alimentatori industriali
da quadro
Caratterisiche distintive
per vari tipi d’alimentatore
Alimentatori
(note generali e tecniche)
Oggi il 100% delle applicazioni
in cui vi sia dell’elettronica più o meno complessa ha bisogno di
un alimentatore
INDUSTRIA
Cos'e' l'alimentatore
?
L’alimentatore è un sistema di conversione ,
che ha lo scopo di adattare le caratteristiche della fonte di energia primaria
(per lo più la distribuzione elettrica) alle specifiche necessità
dell’apparecchiatura da alimentare.
All’alimentatore è demandato spesso anche il
compito di fornire l’isolamento richiesto dalle norme di sicurezza o dalle
esigenze dell’applicazione.
Aspetti
tecnici
T.E.M.A., per sua estrazione e vocazione , ha scelto
di produrre alimentatori per applicazioni industriali; coerente con il
proprio orientamento a cercare nuove frontiere ha approcciato fin dall’inizio
la tecnologia switching.
Seppur nella sua inizialmente piccola area di mercato,
è
stata la prima azienda in assoluto a proporre un alimentatore concepito
espressamente per incontrare le esigenze applicative e di montaggio all’interno
del quadro elettrico di comando: piccolo , orientato in senso verticale
, dotato di morsetti estraibili e zoccolo per il fissaggio
su barra DIN.
Dettagli
tecnici
L’idea base di alimentatore è rappresentata
dal trasformatore: separa galvanicamente la linea di distribuzione
elettrica dall’ambiente di utilizzo ed adatta i valori di tensione a quelli
richiesti dall’applicazione.
I costruttori di trasformatori sono numerosissimi e
offrono prodotti per tutti i livelli di prestazione e qualità.
Sfortunatamente, però, il trasformatore funziona
solamente con corrente alternata.
Tutte le realizzazioni elettroniche prevedono invece
alimentazione a bassa tensione in corrente continua.
L’elemento trasformatore, allora, non è più
sufficiente ed occorre aggiungere un dispositivo raddrizzatore in grado
di convertire la forma della corrente da alternata a continua
pulsante.
Con questa forma di corrente si possono alimentare
solamente alcuni componenti elettromeccanici (lampade, motori, etc.), poiché
l’ondulazione residua (ripple) è troppo elevata: un relè
lavorerebbe in continua intermittenza, poiché la frequenza dell’ondulazione
è inferiore alla sua frequenza massima di commutazione.
E’ necessario allora aggiungere un dispositivo di filtro
che riduca grandemente l’ondulazione residua per poter finalmente fornire
all’apparecchiatura una corrente continua; questo dispositivo è,
nella sua forma più semplice, un condensatore, per lo più
di grosso valore.
Questa soluzione è ancora oggi realizzata autonomamente
da alcuni operatori, ma i limiti che pone sono tali da renderla sconsigliabile
nella maggior parte dei casi:
-
Il valore della tensione DC è fortemente instabile:
segue proporzionalmente le fluttuazioni dell’ingresso ed è influenzato
dal valore di corrente erogata; è normale aspettarsi cadute di molti
volt all’aumentare della corrente.
-
L’ampiezza dell’ondulazione è comunque ancora troppo
elevata per essere accettata dai sistemi elettronici: si consideri che
con un condensatore da 4700 microF e una corrente di 3A si ha una ondulazione
> 5V picco picco
Si rende necessario introdurre un elemento regolatore,
che riduca l’ampiezza dell’ondulazione a meno di 0,5V e mantenga stabile
la tensione d’uscita, indipendentemente dalle variazioni dell’ingresso.
Una soluzione così non può essere realizzata
altro che con componenti elettronici, con soluzioni più o meno complesse
ed efficienza più o meno elevata.
IMPORTANTE: e’
da ricordare che un regolatore di questo tipo può fornire
una tensione stabilizzata all’uscita solo se questa è
inferiore
alla tensione d’ingresso dello stesso.
Come scegliere
l'alimentatore ?
Cosa si chiede a un alimentatore?
Nell’applicazione in quadro elettrico di comando, l’alimentatore
deve assolvere a tre esigenze tipiche:
-
Fornire tensione stabile e pulita, per lo più
con piccole correnti, a dispositivi automatici di controllo (PLC,
PC, ecc.)
-
Fornire tensione stabile e pulita, per lo più
con piccole correnti, a dispositivi di Input (Sensori, Fotocellule,
Encoder, ecc.)
-
Fornire un alimentazione di potenza, senza grosse
pretese, ai dispositivi di Output (Relè, Lampade, Teleruttori,
Elettrovalvole, Attuatori, ecc.)
La caratteristica di un alimentatore stabilizzato è
tale da poter soddisfare contemporaneamente queste tre necessità:
può erogare grande potenza con grande stabilità di tensione.
Gli alimentatori industriali
da quadro si dividono per:
Caratterisiche distintive per
vari tipi d’alimentatore
-
Concettualmente semplice, necessita di piccoli investimenti
in sviluppo
-
Ammette piccole escursioni della tensione d’ingresso (max
± 10%)
-
Ingombrante
-
Pesante
-
Basso rendimento (scalda molto)
-
Assenza di rumore elettrico
-
Concettualmente complesso, necessita di grandi investimenti
in sviluppo
-
Ammette larghe escursioni della tensione d’ingresso (typ
± 20%)
-
Piccole dimensioni
-
Leggero
-
Alto rendimento
-
Presenza di rumore elettrico (comunque sempre al di sotto
delle specifiche di Norma)
Le due tecnologie a confronto su un esemplare tipo con uscita
12V - 10A
-
Economico
-
Necessita di un trasformatore per l’isolamento dalla rete
e la riduzione di tensione (tipicamente 28V)
-
Nella soluzione Switching è possibile la
regolazione, con grande escursione, della tensione ’uscita
-
L’uscita non è isolata dall’ingresso
-
Massimo vantaggio in dimensione nella soluzione switching
-
Necessita di un trasformatore per la connessione alla
rete 400V
-
L’uscita è isolata dall’ingresso
-
Connessione diretta alla rete trifase (non necessita di
neutro)
-
Massimo vantaggio in dimensione
-
Massima economicità totale
-
La tensione d’uscita:
deve soddisfare l’esigenza dell’applicazione; il valore
più usato è il 24V DC.
-
La corrente d’uscita:
deve essere più alta del valore nominale richiesto
dall’applicazione o uguale al suo valore di picco
-
L’efficienza:
deve essere la più alta possibile; maggiore
è il numero che la rappresenta migliore è l’apparecchiatura.
-
Praticità di montaggio:
la forma deve essere tale da occupare il minor spazio nel quadro
(lo spazio costa) e devono essere presenti flange pre-forate per il fissaggio
a parete o un comodo sistema per l’aggancio a barra DIN.
-
Praticità di cablaggio:
il morsetto estraibile offre la massima comodità; quando
non è possibile per ragione di corrente sono importanti il tipo
e la posizione dei connettori.
-
Dimensioni e peso:
spazio e peso costano.
-
Consente di affrontare immediatamente la necessità di maggiori
correnti di carico
-
Indispensabile in sistemi ridondanti per garantire l’elevato grado
di affidabilità che ne è caratteristico
-
Importante la segnalazione di "apparecchiatura difettosa" per effettuare
il più rapidamente possibile la sostituzione