ECONOMIA

 

 

 

L’economia del paese è basata sulla pastorizia, mentre l’agricoltura è poco importante.gregge di pecore sotto quercia di sughero La coltura della vite è la più diffusa, ma in modesta quantità; infatti l’ uva viene vinificata in proprio e il vino destinato al consumo familiare.

La produzione di ortaggi è marginaria. Il frumento ottenuto dalla produzione di orzo, avena e di granoturco vengono destinate all’alimentazione del bestiame appartenente agli stessi produttori.

Importante è anche l’estrazione del sughero che viene smerciato in Gallura.L’unica attività industriale è legata alla pastorizia che comprende un patrimonio di 44.000 ovini. 

Il caseificio che esiste dal 1954 è gestito da una cooperativa di allevatori (Cooperativa Allevatori Villanovesi) che ha come attività la trasformazione del latte, più specificatamente quello ovino.                              formaggi localiLa produzione dei formaggi è di tipo pecorino romano e formaggi semicotti che prendono il nome dai pascoli dove viene prodotto il latte:”Minerva,Valle del Temo,Interrios”... La produzione del latte bovino, data da circa 6.000 capi, viene destinata all’alimentazione del vitello, il restante alla produzione di formaggi dolci del tipo caciocavallo oppure cretonese. Una piccola parte è destinata all’alimentazione umana.

Anche il numero dei suini,di ottima razza, consta di circa 3000 esemplari.Gli asini rappresentano il mezzo di trasporto più usato per raggiungere quelle campagne dove non si può accedere con altri mezzi di locomozione.

L’allevamento dei cavalli di razza anglo-araba-sarda è considerevole,si contano circa 600 esemplari selezionati,da sella e da competizione che rappresentano un primato nella Sardegna. La tessitura ha svolto un ruolo importante per l’attività economica del paese. 

A Villanova le donne, oltre alla conduzione della casa, svolgevano attività artigianali come il tessere. Il telaio non mancava mai in una casa, per quanto questa potesse esssere povera. Il tessuto predominante era l’orbace, che serviva per confezionare gli abiti sia maschili che femminili, che per fare bisacce. Oggi la cooperativa , nata nel 1996, lavora per conto dell’ I.S.O.L.A. Vengono prodotti preziosi manufatti, tra i quali il famoso tappeto di lana e cotone, di tipo tradizionale realizzato su telaio orizzontale, il tappeto policromo in lana sarda con ordito in cotone (“Sa fressada”). Nella sede della cooperativa artigiale è allestita una mostra permanente dove si possono vedere e ecquistare i preziosi manufatti.

 
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