Vulcano  Cerro Negro  675 mt - Centro America - Nicaragua 

Vista del cratere del Cerro Negro

Ultima eruzione ed attività:  6 Agosto  1999 

 

Caratteristiche del vulcano:

A ridosso dell'Oceano Pacifico si estende, parallelo alla costa per circa 1200 Km., l'arco vulcanico che attraversa l'America centrale. Questa lunga catena ha inizio nel Nord Panama e va sino al confine Sud del Messico. Attraversa per intero il Nicaragua nelle vicinanze della costa, punteggiandolo di importanti ed irrequieti vulcani attivi. Tra questi si distinguono: il San Cristobal, il Telica, il Cerro Negro, il Momotombo, il Masaya, il Conception. Il Cerro Negro è il più recente cono vulcanico formato da scorie basaltiche dell'emisfero occidentale. Il cono si è formato su un preesistente flusso di lava. Il giovanissimo vulcano ha eruttato più di 20 volte dal 1850. La più lunga eruzione nel 1960 è durata circa tre mesi. Le più recenti eruzioni di rilievo sono quelle del periodo Maggio-Agosto 1995 e l'ultima dell'Agosto 1999. Di solito il Cerro Negro durante le sue eruzioni produce materiale piroclastico e flussi di lava. Il vulcano è particolarmente pericoloso durante le sue eruzioni.

 

Cronologia delle ultime più intense attività vulcaniche:

4 - 6 Agosto  99 : 

Nel pomeriggio del 4 Agosto terremoti di magnitudo sino a 4.8 vengono avvertiti in tutto il nordovest del Nicaragua. La Protezione Civile inizia a preparare la popolazione per una eventuale evacuazione. Il 5 Agosto il Cerro Negro erutta. I vulcanologi misurano temperature laviche sino a 1500°C . L’attività ha inizio da quattro nuovi sfoghi al di fuori del cratere.Una fontana di lava incandescente di colore rosa si innalza sino a 300 mt di altezza dalle bocche di emissione. Un conseguente terremoto distrugge 17 case. Il 6 Agosto sessanta case vengono danneggiate dal flusso di rocce e lava che scende dal vulcano.

3 - 6 Novembre 98: 

Il Cerro Negro inizia ad eruttare il 3 novembre, proprio una settimana dopo una catastrofica valanga di fango venuta giù dal vicino vulcano Casitas che toglie la vita a 2000 persone. I flussi di lava e cenere fuoriusciti dal Cerro coprono circa il 20% del fianco nord del vulcano raggiungendone la base. Fortunatamente tutto ciò non produce né danni né vittime. Nei giorni seguenti l’eruzione continua, ed il 6 Novembre si ha l’evacuazione di un intero villaggio: Rota. E vi è il rischio di ulteriori evacuazioni poiché il flusso lavico continua a muoversi pericolosamente alla base del fianco Nord.

 

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