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MARE
E STAGNI
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Più tranquilla la successiva, in corrispondenza dell'Ospedale Marino: una torre spagnola, eretta a presidio costiero, caratterizza questo tratto di arenile. Un'altra simile, ma molto più recente si trova più avanti, già in territorio di Quartu: oramai raggiunta dal mare ed adagiata su un fianco, è quanto resta di una postazione di avvistamento e difesa utilizzata durante la seconda guerra mondiale.
Non va comunque trascurata l'area dietro la strada litoranea, di forte interesse ecologico. Seppure assalita da automobilisti in cerca di parcheggio, asfittica nella pineta rinsecchita, sporcata da passaggi irrispettosi, una striscia di terreno sabbioso separa dal mare lo stagno di Molentargius, rifugio di una fauna rara e protetta.
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Gli Stagni
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Lo
stagno di Molentargius con i suoi 500 ettari di superficie, fiancheggiato ad est e a ovest dagli abitati di Cagliari e di Quartu, sfiorato a nord dal viale Marconi e chiuso all'opposto dalla fascia di terra di Is Arenas, è di origine antichissima. Fosse stagno o grande palude, esisteva già centomila anni fa. Pare che lo sfruttamento del sale sia iniziato con i Fenici, per poi passare al monopolio esercitato dagli Spagnoli, in seguito rimpiazzati dai Piemontesi. I villici ingaggiati dai padroni effettuavano la raccolta nei mesi estivi, sostituiti tra l'Ottocento e il Novecento, dai condannati ai lavori forzati. Proprio questa attività ha impresso il nome Molentargius, che deriva da su molenti, l'asinello sardo su cui si caricavano i sacchi pieni del prezioso materiale o che trascinava da terra le barche nei canali.
segue...
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