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I NUOVI QUARTIERI

 

Il processo di espansione di Villanova ha avuto inizio intorno agli anni Venti-Trenta per accentuarsi dopo la seconda guerra mondiale, in un movimento a ventaglio intorno al nucleo originario da est ad ovest, utilizzando tutte le aree comunali residue. Sono così sorti i quartieri e i rioni di S. Benedetto, (dall'intitolazione della chiesa nella strada dello stesso nome), S. Alenixedda, S. Lucifero (intorno alla chiesa omonima e al tempio paleocristiano di S. Saturnino), Bonaria, monte Mixi e monte Urpinu, S. Giuliano (lungo il canale di Mammarranca e lo stagno di Molentargius), Genneruxi (a est di viale Marconi), monte Claro (attorno a questa collina), La Vega, Is Mirrionis e S. Michele (attorno al colle omonimo), Mulinu Becciu (in prossimità della strada statale Carlo Felice).
Partendo da via Garibaldi, che appartiene ancora al nucleo storico, ci si può avvicinare all'ampia pianura che si estende oltre la parte più antica di Villanova.
Procedendo quasi senza deviazioni nel tragitto che allinea le vie Paoli e S. Benedetto, si troverà la chiesetta di S. Benedetto.
Seguendo fino in fondo la via S. Benedetto e parte del viale Marconi, verso Quartu S. Elena, in località S. Vetrano si raggiungerà la chiesa di S. Alenixedda.
Ci sono buoni motivi per spingersi verso la parte opposta della pianura estranea al nucleo storico di Villanova. Imboccando via Sonnino da piazza Garibaldi e procedendo sul lato sinistro si incontra, dopo la caserma della Legione dei Carabinieri, un piccolo terrapieno, sistemato a verde intorno al 1845 e successivamente trasformato in Parco delle Rimembranze. 

 

 

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