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I NUOVI QUARTIERI

 

In fondo al parco è il sagrato della chiesa di S. Lucifero, che si affaccia sulla piazza dei Ss. Cosma e Damiano
La meta principale del percorso è però costituita dalla vicina basilica di S. Saturnino. L'area circostante è di grande interesse archeologico comprendendo una necropoli romana ed una paleocristiana. 
Completando un ideale percorso ad anello si ritorna in via S. Lucifero, dove merita una visita il vecchio mattatoio cittadino. 
Altro luogo ricco di memorie è la collina di Monreale-Bonaria. Sui suoi pendii trova sede il Cimitero monumentale.
Arroccati sul colle di cui condividono il nome, il santuario e la Basilica di Nostra Signora di Bonaria, con annesso convento dei Mercedari.
Scendendo da Bonaria e proseguendo verso est si costeggia su viale Diaz il lungo fronte della Fiera, in località Su Siccu. 
Altri quartieri in pochi decenni hanno colmato gli spazi edificabili. 
A monte Mixi si trovano i principali impianti sportivi della città, tra cui lo stadio S. Elia (30.000 posti). 
La Palma è un agglomerato di case popolari, con qualche elemento di qualità negli edifici delle Saline di Stato. Fra questi fabbricati sorti intorno agli impianti spiccano la chiesetta di S. Maria La Palma di fronte al canale di Mammarranca (nome che evoca le creature fantastiche pronte a trascinare nei pozzi o nei fiumi i bambini imprudenti) e il teatro degli anni Trenta in stile tardo-liberty, recentemente restaurato e riaperto al pubblico.

Il rione di monte Urpinu, che si estende al di qua della pendice occidentale del colle e che era inesistente fino agli Anni Trenta, ha conosciuto la piena espansione edilizia tra gli anni Sessanta e Settanta, cambiando profondamente l’assetto della zona. 

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