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Villanova, come Stampace, è un quartiere che si è espanso oltre i confini delle antiche mura che un tempo lo racchiudevano.
In questo quartiere non ci sono episodi rimarchevoli di architettura civile (manca, ad esempio, il “palazzo”): i pezzi forti sono rappresentati da alcune chiese antiche. Non manca invece l’architettura di “regime”, con il suo stile magniloquente. Se ne possono citare almeno due esempi:
la caserma della Legione dei Carabinieri, in via Sonnino, ornata sul fastigio da motti oratori, e il palazzo di Giustizia, in piazza della Repubblica con massicce colonne incassate e lesene.
Il percorso prende dunque le mosse dal Terrapieno che, sistemato negli anni Trenta dall'urbanista Ubaldo Badas e di recente restaurato, si sviluppa ai piedi della collina di Castello, con una passeggiata ricca di alberi. Ristrutturato di recente, il parterre di piazza Marghinotti segna con palme delle Canarie l'ingresso sia al Terrapieno che all'antica via S. Giovanni. Scelta la prima direzione, dopo un tratto in salita si arriva ai Giardini pubblici. In fondo ai giardini pubblici si trova la Galleria Comunale d'Arte Moderna. In locali collegati a quelli della Galleria sono la Biblioteca comunale e l'Archivio storico comunale, con preziose collezioni di antichi giornali e moltissime carte di vario argomento e importanza documentaria.
Tornati in piazza Marghinotti, si inizia la visita alla parte più antica del quartiere. In via S. Giovanni si nasconde, incastrata tra umili abitazioni e arretrata rispetto al filo stradale, la chiesa di S.Giovanni
. Nella stessa via sorge anche la chiesa di S.Cesello.
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