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Palazzo dell'Università
Fondata neI 1606 da papa Paolo V, approvata nel 1620 da Filippo III e aperta nel 1626, raggruppa insieme all'aula magna gli uffici del rettorato e le segreterie di facoltà. L'edificio fu realizzato da Saverio Belgrano di Famolasco nel 1769, in stile barocco piemontese. Nel secondo centenario della restaurazione dell'ateneo (1764-1964) l'atrio venne arricchito da statue di Francesco Mesina (La scienza e la tecnica), di Antonio Berti (La filosofia), di Mario Moschi (La medicina) e Rino Bini (La giurisprudenza). Il palazzo dell'ex Seminario, realizzato anch'esso da Belgrano nel 1778 in continuità stilistica con quello dell'Università, ospita la biblioteca universitaria, creata nel 1792 e ricca di 370 volumi manoscritti e 700 codici, 240 incunaboli, 5.284 cinquecentine, 5.000 lettere autografe, un fondo di opere dei secc. XVI-XVII; un Gabinetto delle Stampe, con gran numero di incisioni artistiche, intitolato all'artista cagliaritana Anna Marongiu Pernis; e la collezione Piloni.
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