LA STORIA

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Storia, dall'età nuragica a oggi, (quello che si può fare)!!!.

L'età nuragica (dai nuraghi ai romani).

     Questa civiltà nuragica, non preistorica, ma protostorica, nacque all'incirca intorno dodici secoli prima di Cristo, ed ebbe la sua pienezza intorno al VIII VI sec. A.C. disseminando l'isola con circa settemila torri di sassi. Queste venivano fatte a forma di cono mozzo, alcune sono rimaste come un rudere, mentre altre sono rimaste quasi intatte. Vi è chi ha pensato che queste torri sarebbero state costruite per difendersi dagli invasori estranei all'isola, ma c'è chi si avvicina di più al vero, dicendo che probabilmente furono erette per scontri tribali fra le popolazioni indigene. Molto famosi sono i nuraghi di Barumini o di S.Antine, ma ce ne sono anche altri molto famosi.

     All'interno si possono scalare con degli scalini di pietra, o in certi altri casi si possono scalare anche dall'esterno, e sono anche certi verdastri e altri rossastri, dipende dalla pietra che è stata estratta dalla montagna; dentro è un labirinto di camere, scale, corridoi, cortili.

     Dentro questi nuraghi sono stati rinvenuti oggetti di ceramica, armi di pietra, oppure si sono ritrovate tombe scavate nella roccia, con camere comunicanti.

     L'età dei nuraghi si divide in tre diverse classificazioni, l'età del bronzo medio e recente, apogeica, corrispondente alla prima età del ferro, in seguito troviamo quella decadente, che è tipica della seconda età del ferro.

     All'inizio dell'età nuragica, l'espansione marinara,ha ina Sardegna due conseguenze, compaiono lingotti di rame cretesi o ciprioti con segni di scrittura lineare A. Sempre intorno al 1500 A.C. compaiono i primi tholoi o cupole del nuraghe. I suoi abitanti si presentano come grandi costruttori, pastori guerrieri. Il nome nuraghe deriva da Nur(r)a, parola protosarda e cioè mediterranea che indica l'aspetto concavo e convesso di una struttura "mucchio o cavità"

     I templi a pozzo o pozzi sacri mostrano la preminenza del culto delle acque così importante per la vita sarda. Famoso è quello di Santa Cristina vicino ad Abbasanta. I sardi comunque hanno molti contatti con civiltà esterne ad esso, Fenici, Romani, e tante altre popolazioni con cui commerciano, compresi gli etruschi, con i quali barattano vasi laminati, ori, con cui la Sardegna ripagava con dei lingotti di rame o addirittura con dei prodotti artigianali sempre con lo stesso materiale.

     Cominciavano così le guerre nel Mediterraneo, e visto e considerato che la Sardegna era una terra fertile, decise Cartagine così diverso tempo dopo di investire la Sardegna come terra per i cereali proibendo la coltivazione della vite e dell'olivo dando un pasto sicuro così ai soldati che erano orami sempre in guerra. Ma diverso tempo dopo Roma se ne impossesso (della Sardegna) e decise così per il gran frutto che portava ogni anno in prodotti della terra, di spendere anche numerose forze per tenerla come suo possesso.

     Quindi dopo numerose guerre contro i romani, i sardi e i cartaginesi persero clamorosamente, e chi morto in battaglia, (i generali) chi si uccise con le proprie mani, per non cadere prigioniero dei romani. Solo dopo tante battaglie comunque i romani riuscirono a conquistare solo in parte l'interno, e comunque non riuscirono a entrare completamente fino alle zone interne, le quali le più profonde restarono comunque intatte.