reparti per addestramento, collegamento e SAR Le forze dell’AMI comprendono elicotteri per il ruolo di ricerca e soccorso. Gli equipaggi destinati ai reparti d prima linea sono efficacemente addestrati tramite un’organizzazione che utilizza velivoli sviluppati in ambito nazionale. Gli elicotteri sono usati dall’AMI principalmente nel ruolo di ricerca e soccorso (SAR). In servizio vi sono l’Agusta-Sikorsky HH-3F e l’Agusta-Bell AB 212. Il primo dei 35 HH-3F venne consegnato nel 1977. Di questi, i primi 20 sono nella versione A e gli ultimi 15 sono nella versione B. La prima è attrezzata per missioni in tempo di pace; la seconda è attrezzata per missioni SAR da combattimento (CSAR). Questa è equipaggiata con avvisatore radar (RWR) FLIR, distributori di chaff e flare, radio Have Quick e GPS; i piloti possono indossare NGV, e si possono installare tre minigun alla porta posteriore e a quelle laterali. L’Aeronautica militare pensa di convertire tutti gli elicotteri alla versione B (CSAR). Il 31° Stormo dell’AMI utilizza due Agusta-Sikorsky SH-3D/TS (Trasporto Speciale) acquistati nel 1975 per il trasporto VIP, usati anche dal Pontefice durante i suoi spostamenti in Italia, per un accordo con lo Stato della Città del Vaticano. L’aeronautica militare ha acquistato più di trenta elicotteri Agusta-Bell AB 212 multiruolo, assegnati a sei squadriglie di collegamento, con compiti SAR e collegamento. L'AB 212 è equipaggiato con autopilota, radio HF e UHF, IFF, TACAN e faro di ricerca. Alcuni sono in corso di modifica, per installare un nuovo autopilota e un cruscotto compatibile con NVG; gli aggiornamenti permetteranno anche all’AB 212 di svolgere missioni SAR da combattimento. Nardi NH 500E Scuola elicotteri Nel 1990 l’AMI ricevette il primo dei 50 esemplari del Nardi NH 500E per l’addestramento all’ala rotante, assegnati al 208° Gruppo del 70° Stormo di stanza a Frosinone. Nel 1976 furono acquistati 45 SIAI Marchetti SF.260, ideali per la selezione iniziale dei piloti e per la prima parte dell’addestramento basico grazie alle eccellenti caratteristiche acrobatiche e ai costi di esercizio ridotti. L’SF.260 possiede inoltre la strumentazione necessaria per l’addestramento al volo strumentale basico ed è ritenuto il velivolo italiano postbellico di maggior successo. Per l’addestramento sui velivoli a getto, l’AMI ha acquistato, a partire dal 1979, 106 Aermacchi MB-339A. Addestratore basico e avanzato, l’MB-339A viene anche utilizzato per l’addestramento al tiro e per l’appoggio tattico ravvicinato. Il suo impiego da parte delle "Frecce Tricolori" gli ha assicurato una grande notorietà a livello mondiale. L’AMI ha avviato la revisione di metà vita degli MB-339A per aggiornarne cellula e avionica, e ha acquistato 15 MB-339CD con un’avionica totalmente rinnovata, che comprende un computer di missione, comandi di volo HOTAS, HUD, MFD a colori, piattaforma laser inerziale, GPS, RWR ed ECM. L’MB-339CD può portare armamenti moderni, come il missile antinave Marte Mk 2 e il missile aria-aria AIM-9L Sidewinder. Una sonda per il rifornimento in volo permette l’addestramento a questa pratica. Tutti gli MB-339CD sono assegnati al 61° Stormo di Lecce. All’aeroporto di Guidonia ha sede il Centro di Volo a Vela (CVV), che utilizza due Let-13 Blanik, nove Grob G-103 Twin Astir, due Caproni A21 Calif, due Schempp-Hirth di recente acquisto, un Ventus 2b e un Nimbus 4. Per il traino degli alianti, il CVV utilizza alcuni SIAI Marchetti S.208M, appositamente modificati. MB-339CD Il programma di addestramento Superati gli esami di ammissione ai corsi regolari, gli aspiranti piloti dell’Aeronautica militare vanno, come prima destinazione, a Latina, sede del 70° Stormo, per effettuare 15 missioni sul SIAI Marchetti SF.260, per la selezione in volo. Se superano positivamente questa fase, ricevono il brevetto di pilota di aeroplano e vanno, per tre anni, all’Accademia aeronautica. Anche se gli allievi effettuano voli su l’SF.260 a Latina alla fine di ogni anno di corso, gran parte del tempo viene utilizzato per l’istruzione scolastica. E’ qui che si preparano anche i navigatori per il Tornado, gli ingegneri e gli ufficiali dei servizi ausiliari. Dall’Accademia, gli allievi si spostano a Lecce, presso il 61° Stormo; qui volano sugli MB-339A per diventare piloti militari, con un addestramento su simulatore e in missione (167 ore di volo effettivo in circa 150 operazioni). In seguito gli studenti ritenuti idonei per il volo a getto rimangono a Lecce per un corso di 40 missioni preoperative, alla fine del quale sono assegnati alle OCU (Operational Conversion Units, Reparti di conversione operativa) per l’addestramento al tipo specifico di velivolo e per ottenere la piena qualificazione al combattimento. Molti allievi vengono inviati all’ENJJPT (Scuola Euro-NATO) della base Sheppard, nel Texas, fino a diventare piloti militari. Qui effettuano una media di 260 ore di volo in 210 missioni sugli aviogetti T-37 e T-38. La differenza tra questo corso e quello svolto interamente in Italia è che il pilota addestrato negli Stati Uniti acquisisce una più ampia esperienza di volo militare e può proseguire direttamente all’OCU. HH-3F SAR La conversione operativa Dopo il corso supplementare su velivoli a getto a Lecce, o al ritorno dagli Stati Uniti, i nuovi piloti militari sono assegnati alle varie OCU. Quella per l’F-104 Starfighter è il 20° Gruppo del 4° Stormo di Grosseto, mentre quella degli AMX è il 101° Gruppo del 32° Stormo, basato ad Amendola. I piloti del Tornado vanno al 102° Gruppo del 6° Stormo a Ghedi, mentre gli equipaggi destinati ai Tronado ADV seguono un lungo corso presso il 56° Squadron della RAF (Riserva), che opera sulla base di Coningsby, in Gran Bretagna. La futura OCU per l’Eurofighter è prevista a Grosseto. Al termine del corso di addestramento basico su velivoli a getto a Lecce, i piloti militari selezionati per i velivoli da supporto e da trasporto (C-130, G222, Atlantic, P.166, P.180, Falcon, ecc.) sono inviati direttamente ai loro reparti opertivi di destinazione, dove vengono addestrati sul velivolo specifico sul quale svolgeranno il proprio servizio. AB 212 SAR L'addestramento all'ala rotante I piloti selezionati per la flotta ad ala rotante vengono inizialmente inviati al 72° Stormo di Frosinone, dove effettuano 70 missioni sul Nardi NH 500E. Dopo questo corso, i piloti di elicottero vanno al 15° Stormo, a Pratica di Mare, dove vengono addestrati all’impiego sull’HH-3F o sull’AB-212. A supporto delle unità opertive e delle Regioni aeree, l’AMI nel 1993 acquistò alcuni Piaggio P.180 Avanti. Questo velivolo d’affari, modernissimo turboelica, è assegnato ad alcune delle squadriglie di collegamento con il compito di effettuare trasporto di personale per conto delle Regioni aeree. Il velivolo da collegamento più diffuso è il quadriposto leggero S.208. Alcuni esemplari sono assegnati alle squadriglie di collegamento dei vari stormi. Uno o due MB-339A sono inoltre assegnati ad alcune delle squadriglie di collegamento con compiti di collegamento rapido. Pattuglia Acrobatica Nazionale Frecce Tricolori
Le Frecce Tricolori Oggigiorno l’aspetto sicuramente più visibile dell’attività opertiva dell’AMI è rappresentato dall Pattuglia Acrobatica Nazionale "Frecce Tricolori". Esse costituiscono attualmente la più grande formazione militare del mondo, essendo composta da nove aerei più un solista. Dal 1982 la pattuglia acrobatica impiega gli MB-339/PAN. I differenti programmi di volo dipendono dalle condizioni meteorologiche locali e sono la conseguenza della pianificazione di precise e accurate manovre acrobatiche. Durante l’inverno i nuovi arrivati e i vecchi piloti si scambiano i ruoli nella formazione e si addestrano duramente. L’esercitazione con pochi velivoli è seguita dalla costruzione della formazione completa, cosicchè, alla fine di marzo, la pattuglia è pronta ad effettuare l’intero programma di volo. Dopo gli ultimi ritocchi, la pattuglia si presenta al pubblico il 1° Maggio. La pattuglia partecipa mediamente ogni anno a 40 manifestazioni aeree e numerosi passaggi in volo. Una parte significativa dell’attività del 313° Gruppo è riservata all’addestramento operativo all’appoggio tattico ravvicinato e antielicottero. In particolare, tutto il personale è addestrato per raggiungere e mantenere la capacità di combattimento. Ciascun MB-339/PAN è convertibile in poche ore nella configurazione da combattimento.
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