Lo stemma araldico dell'Aeronautica Militare si ispira alle
origini della Forza Armata. Sormontato dall'aquila turrita, simbolo degli aviatori
militari, lo stemma racchiude i distintivi di quattro squadriglie che furono tra le prime
ad essere costituite e che, nella I Guerra Mondiale, diedero ripetuta prova di coraggio ed
eroismo.
Il quadrupede chimerico alato con fiaccola, con la parte anteriore da leone e quella
posteriore da cavallo, raffigura il distintivo della X Squadriglia Farman, costituita il
1° aprile 1913 e successivamente denominata 27^ Squadriglia Aeroplani.
Tale reparto durante la I Guerra Mondiale prese parte a numerose operazioni di
ricognizione e di bombardamento leggero con oltre 900 voli di guerra.
Il grifo rampante rappresenta l'insegna della 91^ Squadriglia Caccia nota come
Squadriglia degli Assi. Costituita sul campo di S. Caterina di Udine il 1° maggio 1917,
ebbe tra le sue file Francesco Baracca, Piccio, Ruffo di Calabria, Ranza e altri
"assi" dell'aviazione da caccia. |
I piloti della 91^ Squadriglia abbatterono complessivamente
60 velivoli nemici. Il quadrifoglio riproduce il simbolo della 10^ Squadriglia da
bombardamento Caproni. Costituita il 25 maggio 1916, eseguì nella Grande Guerra azioni da
bombardamento, compiendo circa 300 missioni in territorio nemico.
Il celebre Leone di San Marco fu adottato come emblema dalla 87^ Squadriglia aeroplani.
Tale unità di volo, costituita sul campo di Ghedi nell'aprile del 1918 con compiti di
ricognizione e bombardamento, assunse, nel settembre dello stesso anno, la denominazione
di "La Serenissima", in omaggio alla città di Venezia.
Tra le molte operazioni compiute, va ricordato l'epico volo su Vienna del 9 agosto 1918
condotto da D'Annunzio. Durante il conflitto il reparto effettuò complessivamente circa
160 voli di guerra.
Lo stemma dell'A.M. è accompagnato dal cartiglio con il motto "Virtute siderum
tenus" (con valore verso le stelle) che è emblematico dello spirito che anima da
sempre ogni appartenente alla Forza Armata. |