BARRIERA TERMICA
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Come gia accennato resistenza significa attrito con inevitabile sviluppo di calore, e alle elevatissime velocità l'attrito superficiale delle parti del velivolo esposte è tale da determinare un fortissimo aumento della temperatura, il che obbliga gia ora a provvedere al raffreddamento dell'abitacolo del pilota negli aeroplani che vanno ad  alta velocità.

Questo aumento di temperatura verificatesi precisamente nello strato limite, sede di intensi attriti come detto a suo tempo, si può considerare proporzionale al quadrato della velocità e risulta dal seguente valore (formula approssimativa).

(dove V è espressa in metri al secondo).

Per una velocità di 1044 Km/h (290 m/sec) l'aumento risulta perciò di 35° rispetto alla temperatura ambiente esterna. Come si vede le temperature crescono con l'aumentare della velocità, in conseguenza del maggiore attrito che essa comporta.

Ugualmente, a parità di velocità, l'attrito e quindi la temperatura sono maggiori alle basse quote, dove la densità dell'aria è maggiore.

Il problema si presenterà più difficile quando la velocità sarà tale da far riscaldare le lamiere del rivestimento del velivolo, al punto da comprometterne la resistenza meccanica.

Per esempio alla velocità di 1609 Km/h, elevandosi la temperatura superficiale di oltre 100°, la resistenza di una struttura di alluminio diminuirebbe del 70%, sicché si renderà necessario sostituire l'alluminio con altri metalli come il titanio. A tali velocità si prevede anche l'impiego esteso di acciaio inossidabile, oppure di nuove leghe termo-resistenti.

 

WebMaster : Tartarelli Pier Paolo - tspierpa@tiscali.it

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