Un'apparecchiatura
usata per misurare la velocità è il tubo di "PITOT".
Esso è costituito, nella sua realizzazione di principio, da
un corpo primario (c) contenente due tubazioni di piccolissimo diametro
(Fig1).
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Fig 1
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Una tubazione si presenta
con la sezione di ingresso normale alla direzione del flusso (a), e
l'altra (b) con la sezione di ingresso parallela ai filetti fluidi
e situata ad una certa distanza dalla prima.
La sezione (a) normale
alla corrente sarà in grado di misurare l'energia totale posseduta
dalla massa di aria, cioè il termine :
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Un certo numero di
forellini (e) disposti nel letto del vento è messo in collegamento
con la tubazione (b). La loro distanza dal punto (a) assicura, per
quanto possibile, un rilevamento in zona non disturbata.
I forellini (e) disposti
parallelamente alle linee di corrente sono in grado di misurare la
pressione statica, cioè il termine p.
La differenza tra la
pressione totale e quella statica fornisce il valore della pressione
dinamica e quindi della velocità. Le tubazioni (a) e (b) vengono
collegate rispettivamente alle estremità di un tubo ad
U contenente un liquido (acqua) mercurio od
alcool (Fig 2).
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Fig 2
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Finché non esiste
moto relativo tra il tubo di Pitot e l'aria circostante, le pressioni
in (a) e in (b) sono uguali e, pertanto, il liquido nel tubo ad U
si dispone allo stesso livello.
Appena esiste moto
relativo, la pressione totale, agendo nell'interno del tubo (a) solleva
il liquido nell'altro ramo del tubo ad un'altezza proporzionale alla
pressione dinamica, cioè :
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h = f ( p + 1/2 r V2
- p ) = f ( 1/2
r V2 ) |
Le realizzazioni moderne del tubo di Pitot si discostano
notevolmente dalla succitata.
In particolare, il
tubo ad U è sostituito da uno strumento indicatore ad
aneroide e le prese statiche possono essere dislocate in altre parti
dell'aeroplano anziché sul tubo di Pitot stesso.
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