STRATO LIMITE
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Prende il nome di "STRATO LIMITE", lo strato d'aria compreso tra il velo fluido ad immediato contatto della superficie ed il primo velo animato dalla velocità di regime (aumento di velocità inferiori a 2m/sec) esso è caratterizzato, pertanto, da un certo numero di filetti fluidi avente diverse velocità e può assumere andamento "laminare" o "turbolento".

Il deflusso laminare è caratterizzato da andamento praticamente parallelo dei filetti fluidi, mentre quello turbolento presenta un andamento intricato degli stessi, con notevolissimo scambio di energia tra gli strati contigui.

La rappresentazione grafica dei due deflussi è quella della figura sottostante, notare che lo strato limite laminare precede sempre quello turbolento.

Il punto in corrispondenza del quale avviene la trasformazione prende il nome di "punto di transizione"; esso avanza verso la parte anteriore della superficie, interessandone una porzione sempre maggiore, all'aumentare della velocità di scorrimento.

Lo spessore è dell'ordine dei mm,  e la velocità media degli strati è inferiore in quello turbolento.

Inoltre lo strato limite turbolento genera una resistenza all'avanzamento nettamente superiore a quella dovuta al deflusso laminare; per contro il primo, in virtù dell'intreccio dei filetti fluidi, presenta una più accentuata tendenza ad aderire alla superficie

La trasformazione da laminare a turbolento viene favorita, oltre che dalla velocità, anche dalle asperità della superficie o dalle curvature troppo accentuate dei corpi.

Al di fuori dello strato limite le azioni dovute alla viscosità dell'aria diventano trascurabili.

 


WebMaster : Tartarelli Pier Paolo - tspierpa@tiscali.it

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