SCUOLA di FORMAZIONE TEATRALE 

della COMPAGNIA dei GUASCONI

direzione artistica SILVANO TORRIERI

 

Introduzione

notizie sulla formazione professionale di Silvano Torrieri.

 

Silvano Torrieri ha frequentato dal 1987 al 1990 la più importante scuola di Teatro italiana, la “Scuola di Teatro” del Piccolo Teatro di Milano, diretta da Giorgio Strehler. In questi tre anni i suoi studi si sono fondati oltre che sui validi insegnamenti strehleriani anche su quelli, altrettanto preziosi, di Ferruccio Soleri, Andrea Jonasson, Giulia Lazzarini, Franco Graziosi, Gianfranco Mauri, Dario Del Corno e Marise Flach (solo per citarne alcuni), che insieme hanno contribuito a comporre quell’umile professionalità che è sua caratteristica principale.

L’attore riscuote unanimi consensi da pubblico e critica, interpretando il ruolo di Brighella nella cosidetta “edizione del buongiorno” de " Arlecchino servitore di due padroni " di Carlo Goldoni, per la regia di Giorgio Strehler; di Trappola, nelle " Bravure di Capitano Spavento " di Francesco Andreini per la regia di Gilberto Tofano; di Malatestino nella " Francesca da Rimini " di Gabriele D’Annunzio per la regia di Luciano Paesani; di Luca nel " Maresciallo Butterfly " di Roberto Cavosi per la regia di Antonio Calenda; del Diavolo nel " Sulle tavole del tuo cuore – L’atto dell’eremita Celestino " di Luigi Maria Musati per la regia di Massimiliano Farau. Lavora inoltre con decine di altre Compagnie Teatrali nazionali ed internazionali.

Come docente ha tenuto corsi di Commedia dell’Arte accanto a Ferruccio Soleri, il più celebre Arlecchino dei nostri tempi, per l’Institute del Teatre di Barcellona, lo Stadsschouwburg d’Amsterdam, Le Thèatre Baroque de France di Parigi, l’Athens Concert Hall d’Atene e L’Amalia Theatre di Salonicco.

Ha insegnato Comunicazione Teatrale e Commedia dell’Arte presso il “Laboratorio delle Arti Sceniche” del T.R.A. Teatro Regionale Abruzzese diretto da Federico Fiorenza e del T.S.A. Teatro Stabile Abruzzese diretto da Beppe Navello, presso il Teatro Marrucino di Chieti.

 

Il quadro teorico di riferimento.

 

Orientamento teorico generale.

Il Centro di Formazione Teatrale ha le sue radici intellettuali nelle teorie di Jacques Copeau. Egli era convinto che qualsiasi evoluzione dovesse compiersi attraverso un recupero della tradizione, un ritorno al classicismo nella forma e nel pensiero, verso un’arte fatta di misura, di gusto e di sobrietà. Il suo culto assoluto del testo, che era privilegiato rispetto alla scenografia e alla recitazione, lo portò a creare opere in cui l’immaginazione, la poesia e il sogno avessero ampio potere evocativo.

Orientamento teorico specifico.

Per quanto riguarda l’orientamento teorico specifico, la metodologia propria del Centro di Formazione Teatrale non è una forzata apparenza per differenziarsi dalle altre scuole, ma è la naturale risposta all’esigenza dinamica di un aggiornamento professionale.

I principali registi e pedagoghi dei nostri giorni, da I. Strasberg (con il suo Actor’s Studio) a J. Grotowski, da J. L. Barrault a P. Brook, citano come loro maestro Kostantin Sergeevic Stanislavskij. Nel “Lavoro sul personaggio”, Stanislavskij vede tre fasi: la messa a punto dei meccanismi psicofisici, delle operazioni interiori del personaggio (la sua “vita interna”), la ricerca delle affinità e delle incompatibilità tra personaggio e attore, l’utilizzazione delle possibili coincidenze tra attore e personaggio per costruire una linea interpretativa basata sia sulla vita vissuta, affettiva e fisica dell’attore (“reviviscenza”) sia sul lavoro d’immaginazione e di fantasia. Naturalmente le fasi non sono rigorosamente concatenate, s’intrecciano e si sovrappongono senza una rigida regola. Inoltre Stanislavskij cercò sempre di non assolutizzare i principi della “reviviscenza” o ricostruzione interiore del personaggio, per portare l’attenzione sulle sollecitazioni esterne (“azioni fisiche”) da cui si può ottenere una dimensione creativa, irraggiungibile attraverso il puro lavoro psicologico.

 

Il modello formativo.

 

L’obiettivo.

Il Centro di Formazione Teatrale, ha come obiettivo la formazione di professionisti dello spettacolo che siano in grado, in generale, di gestire con consapevolezza i propri mezzi comunicativi, utilizzandoli come amplificatore e quindi evidenziandoli, in particolare, di tradurre le proprie capacità in espressione teatrale, al fine di ottimizzare il talento artistico.

Criteri e requisiti d’ammissione.

Sono previsti degli esami d’ammissione ai vari corsi in base ai quali saranno stabiliti di volta in volta i requisiti necessari per accedervi.

Durata e struttura dei corsi.

Il programma di formazione teatrale ha durata biennale, all’interno del quale sono previsti stage e diversi tipi di corsi di formazione della durata intensiva di sedici ore.

 

Articolazione del corso.

 

PRIMO ANNO

Educazione alla recitazione

ü      ü      Stanislavskij: analisi del testo.

ü      ü      Stanislavskij: l’azione e l’obiettivo.

ü      ü      Stanislavskij: approccio al testo.

ü      ü      Stanislavskij: tecnica d’improvvisazione.

ü      ü      Recitazione in versi.

ü      ü      La distanza recitativa: in prima persona e in terza persona.

Educazione alla voce

ü      ü      Ortoepia (dizione).

ü      ü      Canto.

ü      ü      Respirazione.

ü      ü      Risonatori.

ü      ü      Articolazione.

ü      ü      Il ritmo, il tono e il volume vocale.

ü      ü      L’autoascolto.

Educazione al movimento

ü      ü      Percezione stereoscopica.

ü      ü      Consapevolezza del proprio corpo nello spazio.

ü      ü      Stretching.

ü      ü      Potenziamento.

ü      ü      Rilassamento attivo.

ü      ü      Il ritmo, il tono e il volume fisico.

ü      ü      La maschera neutra.

ü      ü      Il mimo di Decroux.

ü      ü      Acrobatica.

ü      ü      Danza.

ü      ü      Scherma moderna e medievale.

Educazione alla teoria

ü      ü      Storia del teatro.

ü      ü      Brevi cenni di  Storia dell’arte.

ü      ü      Storia delle teoriche teatrali.

SECONDO ANNO

Educazione alla recitazione

ü      ü      La recitazione in versi contemporanea.

ü      ü      Stanislavskij: l’azione trasversale e il super-obiettivo.

ü      ü      Grotowski: improvvisazione.

ü      ü      Lecoq: improvvisazione.

ü      ü      Brecht: improvvisazione.

Educazione alla voce

ü      ü      Prossemica vocale.

ü      ü      Canto rinascimentale.

ü      ü      Canto blues.

ü      ü      Voce organica e disorganica al movimento.

Educazione al movimento

ü      ü      Felden Krais

ü      ü      Maschere della Commedia dell’Arte.

ü      ü      Grotowski: training.

ü      ü      La recitazione acrobatica.

ü      ü      La bioenergetica.

Educazione alla teoria

ü      ü      Storia del Teatro del Novecento

ü      ü      Approfondimenti sulla Commedia dell'Arte.

ü      ü      Teatro di Regia e Teatro Contemporaneo.

 

I DOCENTI del CENTRO di FORMAZIONE TEATRALE

 

Coloro che sono interessati ai laboratori della Compagnia dei Guasconi possono telefonare ai seguenti numeri 347-6780475 - 347-6917056, oppure inviare una mail all'indirizzo dei Guasconi 

 

 

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