Il centro storico:
Si articola su un tracciato di strade ordinato che si snoda lungo stradine parallele quali Via Eleonora d'Arborea, via Melchiorre Murenu, via Nizza, via Pantaleo Ledda, via Caprera, via Cagliari, via Vittorio Emanuelevia Marsala. La massa muraria è costituita dalla scura pietra basaltica, inframmezata a orti e ricoveri per gli animali domestici. Caratteristica peculiare del centro storico sono le decorazioni di alcune porte e finestre, di derivazione tardo.gotica e ispanica. In genere sono impostate su uno schema tendente al quadrato, con una larga fascia esterna e ed un motivo decorativo  all'interno  costituito dalla colonnina, singola o doppia, che parte da una base semiesagonale poggiata su uno zoccolo, con in alto un capitello fiorato. Sopra questo poggia un'architrave monolitica dove sono incisi  motivi ornamentali.


 

Edifici storici
Negli ultimi decenni dell'Ottocento fu costruito a pochissima distanza dalla stazione uno dei primi alberghi dell'isola. L'ingegnere toscano Gustavo Salmon costruì la villa, che poi cedette al Conte Pasquini, e nel 1910 realizzò la sua residenza familiare, dove adesso si trova la sede della Comunità Montana. Entrambi gli edifici mostrano un'architettura di ispirazione rinascimentale in cui si può rintracciare anche la matrice delle 'ville' della campagna toscana.
Ai primi del novecento a Macomer un'attività collegata al settore della pastorizia fu quella laniera. Da prima questa era limitata ad una lavorazione artigianale e familiare che confezionava un tessuto detto orbace, il quale veniva utilizzato per bisacce, coperte, cappotti; nel 1935 si costruì uno stabilimento per la lavatura della lana, la follatura e la tintura, facente capo alla Società Lanaria Sarda (ALAS). L'attività ampliò la lavorazione e la produttività soprattutto durante il periodo bellico e iniziò gli esperimenti per l'utilizzazione della lana da materasso. Intorno al 1945 lo stabilimento di Macomer smaltiva l'intera produzione isolana e dava lavoro a oltre 400 dipendenti.

Palazzo Bozzano
Palazzo comunale:
Realizzato a metà dell'800 rappresenta il primo elemento architettonico importante degli anni immediatamente successivi all'apertura della Carlo felice, a seguito della quale venne impostato l'attuale Corso Umberto.
Le stazioni
Nel 1878 la Compagnia Reale delle ferrovie sarde iniziò  i lavori per la costruzione della ferrovia che doveva collegare Cagliari a Porto Torres. Venne chiamato un tecnico inglese molto preparato e capace, Benjamin Piercj, progettista del tratto ferroviario. Fece prosciugare le terre circostanti e costruire, vicino alla stazione di Macomer, un edificio che poi divenne albergo e che da lui prende il nome, la cosiddetta Villa Piercy. In Piazza Due stazioni è presente anche un edificio di un certo intersse architettonico, Palazzo Ravasi, realizzato da un commerciante genovese all'inizio del secolo.
Alla fine del secolo fu progettata una linea secondaria che doveva servire le zone più interne rimaste senza collegamenti, affidata alle Ferrovie Complementari della Sardegna.

 

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