Samael Aun Weor

 

 Trattato Esoterico

di Astrologia Hermetica
 


ARIETE

(dal 21 Marzo al 19 Aprile)

 

GENI ZODIACALI:

SATAARAN E SARAHIEL

PARTE DEL CORPO:

TESTA

METALLO:

FERRO

PIETRE:

RUBINO E DIAMANTE

PROFUMO:

MIRRA

PIANTA:

QUERCIA

FIORE:

GAROFANO ROSSO

PIANETA:

MARTE

COLORE:

ROSSO

ELEMENTO:

FUOCO

PAROLA CHIAVE:

AZIONE


ARIETE

Per l’uomo esistono quattro stati di coscienza possibili: il sonno, la coscienza allo stato di veglia, l’auto coscienza e la co­scienza oggettiva.

Immagina per un momento, caro lettore, una casa con quattro piani. Il povero animale intellettuale, erroneamente chiamato uomo, vive normalmente nei due piani inferiori, ma mai nella vita usa i due piani superiori.

L’animale intellettuale divide la sua dolorosa e miserabile vita tra il sonno comune ed ordinario ed il mal definito stato di ve­glia, che disgraziatamente è un’altra forma di sonno.

Mentre il corpo fisico dorme nel letto, l’ego avvolto nei suoi corpi lunari cammina con la coscienza addormentata come un son­nambulo, muovendosi liberamente nella regione moleco­lare.

L’ego nella regione molecolare proietta i sogni e vive in essi; non esiste nessuna logica nei sogni, né continuità, né cause, né ef­fetti, tutte le funzioni psichiche lavorano senza nessun indi­rizzo, appaiono e scompaiono delle immagini soggettive, delle scene in­coerenti, vaghe, imprecise, ecc...

Quando l’ego avvolto nei suoi corpi lunari ritorna al corpo fi­sico, viene allora il secondo stato della coscienza chiamato stato di veglia, che in fondo non è nient’altro che un’altra forma di sogno.

L’ego, al tornare nel suo corpo fisico, continua a sognare in­ternamente; il cosiddetto stato di veglia è realmente il sognare da sveglio.

Allo spuntare del sole, le stelle si nascondono, ma non smet­tono di esistere; così sono i sogni allo stato di veglia, essi conti­nuano segretamente, non smettono di esistere.

Questo significa che l’animale intellettuale erroneamente chiamato uomo, vive solo nel mondo dei sogni; il Poeta disse, con giusta ragione, che la vita è un sogno.

L’animale razionale guida la macchina sognando, lavora in fabbrica, in ufficio, in campagna, ecc..., sognando, si innamora in sogno, si sposa in sogno; rare, veramente rare volte nella vita è sveglio. Vive in un mondo di sogni e crede fermamente di es­sere sveglio.

I quattro Vangeli esigono il risveglio, ma disgraziatamente non dicono come risvegliarsi.

Prima di tutto, è necessario comprendere di essere addor­mentati; solo quando qualcuno si rende esattamente conto di es­sere addormentato, entra veramente nella via del risveglio.

Chi arriva al risveglio, allora si rende autocosciente, acquisi­sce la coscienza di se stesso.

L’errore più grave di molti pseudo esoteristi e degli pseudo occultisti ignoranti, è quello di presumersi autocoscienti e di cre­dere, inoltre, che tutti siano svegli, che tutte le persone possiedano l’autocoscienza.

Se tutte le persone avessero la coscienza sveglia la terra sa­rebbe un paradiso, non ci sarebbero le guerre, non esisterebbe né il mio né il tuo, tutto sarebbe di tutti, vivremmo in un’età dell’oro.

Quando uno risveglia la coscienza, quando si rende autoco­sciente, quando acquisisce la coscienza di se stesso, allora è il mo­mento in cui conosce realmente la verità su se stesso.

Prima di raggiungere il terzo stato di coscienza (l’autocoscienza), uno realmente non conosce se stesso, perfino quando crede di conoscersi.

È indispensabile acquisire il terzo stato di coscienza, salire al terzo piano della casa, prima di avere il diritto di passare al quarto piano.

Il quarto stato della coscienza, il quarto piano della casa, è realmente formidabile. Solo chi arriva alla coscienza oggettiva, al quarto stato, può studiare le cose in se stesse, il mondo così com’è.

Chi arriva al quarto piano della casa, è senza dub­bio un illuminato, conosce per esperienza diretta i misteri della vita e della morte, possiede la saggezza, il suo senso spaziale è piena­mente sviluppato.

Durante il sonno profondo possiamo avere dei lampi dello stato di veglia. Durante lo stato di veglia possiamo avere dei lampi di autocoscienza. Durante lo stato di autocoscienza pos­siamo avere dei lampi di coscienza oggettiva.

Se vogliamo arrivare al risveglio della coscienza, all’autocoscienza, dobbiamo lavorare con la coscienza qui ed ora. È precisamente qui, in questo mondo fisico dove dobbiamo lavo­rare per risvegliare la coscienza, chi si sveglia qui si sveglia in tutti i po­sti, in tutte le dimensioni dell’Universo.

L’organismo umano è uno zodiaco vivente ed in ognuna delle sue dodici costellazioni, la coscienza dorme profonda­mente.

È urgente risvegliare la coscienza in ognuna delle dodici parti dell’organismo umano e perciò ci sono gli esercizi zodia­cali.

L’ariete, governa la testa; il toro, la gola; i gemelli le braccia, le gambe ed i polmoni; il cancro la ghiandola timo; il leone, il cuore; la vergine, il ventre, gli intestini; la bilancia, i reni; lo scorpione, gli organi sessuali; il sagittario, le grandi arterie femorali; il capricorno, le ginocchia; l’acquario, i pol­pacci; i pesci, i piedi.

È veramente lamentevole che questo zodiaco vivente del Mi­crocosmo uomo, dorma così profondamente. Diventa indi­spensabile ottenere, a base di sforzi tremendi, il risveglio della coscienza in ognuno dei nostri dodici segni zodiacali.

Luce e coscienza sono due fenomeni di una stessa cosa; ad un minore grado di coscienza, corrisponde un minor grado di luce; ad un maggiore grado di coscienza, corrisponde un mag­giore grado di luce.

Abbiamo bisogno di risvegliare la coscienza per far brillare e scintillare ognuna delle dodici parti del nostro stesso zodiaco Mi­crocosmico. Tutto il nostro zodiaco deve trasformarsi in luce e splendore.

Il lavoro con il nostro stesso zodiaco incomincia precisa­mente con Ariete. Il discepolo si sieda in una comoda poltrona con la mente quieta ed in silenzio, vuota da ogni tipo di pensieri.

Il devoto chiuda gli occhi perché niente del mondo lo di­stragga, immagini che la luce purissima dell’Ariete inondi il suo cervello, permanga in quello stato di meditazione tutto il tempo che vuole e poi canti il potente mantra aum aprendo bene la bocca con la a, arrotondandola con la u e chiudendola con la santa m.

Il potente mantra aum è in se stesso una creazione terri­bil­mente divina, perché attrae la forza del Padre molto amato, del Fi­glio molto adorato e dello Spirito Santo molto saggio.

La vocale a attrae le forze del Padre, la vocale u attrae le forze del Figlio, la vocale m attrae le forze dello Spirito Santo. aum è un poderoso mantra Logoico.

Il devoto deve cantare questo potente mantra quattro volte nel corso di questa pratica dell’Ariete e poi, mettendosi in piedi ri­volto ad oriente, estenderà il braccio destro in avanti muovendo la testa sette volte in avanti, sette all’indietro, girandola sette volte verso il lato destro, sette girandola verso il lato sinistro con l’intenzione che la luce dell’Ariete lavori dentro al cervello ri­sve­gliando le ghiandole pineale e pituitaria che ci permettono la perce­zione delle dimensioni superiori dello spazio.

È urgente che la luce dell’Ariete si espanda dentro al nostro cervello svegliando la coscienza, sviluppando i poteri segreti con­tenuti nelle ghiandole pituitaria e pineale.

L’Ariete è il simbolo di ra, rama, l’Agnello. Il potente man­tra ra, cantato come si deve, fa vibrare i fuochi spinali ed i sette centri magnetici della spina dorsale.

Ariete è un segno zodiacale di fuoco, possiede un’energia formidabile ed il Microcosmo uomo la capta in accordo al suo pe­culiare modo di pensare, sentire ed agire.

Hitler, che fu nativo dell’Ariete, utilizzò questo tipo di ener­gia in modo distruttivo, ma, dobbiamo riconoscere che al principio, prima di commettere la pazzia di lanciare l’umanità alla seconda guerra mondiale, utilizzò l’energia dell’Ariete in modo costruttivo, elevando il livello di vita del popolo tedesco.

Abbiamo potuto verificare tramite l’esperienza diretta che i nativi dell’Ariete litigano molto col coniuge o con la coniuge.

I nativi dell’Ariete hanno una marcata tendenza alla lite, sono molto attaccabrighe di natura.

I nativi dell’Ariete si sentono capaci di imbarcarsi in grandi imprese e di portarle a buon fine.

Nei nativi dell’Ariete esiste il grave difetto di voler utiliz­zare sempre la forza di volontà in modo egoista, secondo lo stile di Hitler, an­tisociale e distruttiva.

Ai nativi dell’Ariete piace molto la vita indipendente, ma molti arieti preferiscono l’esercito e qui non esiste indipendenza.

Nel carattere degli Arieti prevalgono l’orgoglio, la fiducia in se stessi, l’ambizione ed un coraggio veramente pazzo.

Il metallo dell’Ariete è il ferro, la pietra il rubino, il co­lore il rosso, l’elemento il fuoco.

Ai nativi dell’Ariete conviene il matrimonio con persone della Bilancia, perché il fuoco e l’aria si comprendono molto bene.

Se i nativi di Ariete vogliono essere felici nel matrimonio, de­vono finirla con il difetto dell’ira.