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M-784.05CHE FINE HA FATTO PILATO? Le versioni in argomento sono molteplici e talmente fantasiose da rendere impossibile una classificazione cronologica degli eventi. L'anno scelto, il 784 a.u.c., vale come qualsiasi altro. M-784.10LA FINE DI PILATO - Prima versione - Tiberio, ricevuta la lettera di Pilato, si infuria e manda un emissario (Raab/Rachaab),con 2000 soldati di scorta, per arrestarlo. - Tiberio riceve ed ascolta con comprensione Maria Maddalena, venuta a Roma per protestare contro la crocifissione di Gesu. - L'emissario ha ordini categorici di:
- Durante il ritorno a Roma, presso Creta, Caifa muore; si cerca di seppellirlo ma la terra lo rifiuta e lo risputa fuori. - A Roma:
(Rif. 090)M-784.15LA FINE DI PILATO - Seconda versione - Tiberio ordina che Pilato venga condotto in catene a Roma. - Tiberio interroga Pilato in senato; appena il nome di Gesu viene pronunciato tutti gli idoli che adornavano l'edificio cadono in frantumi. - Tiberio ordina a Liciano, governatore della "provincia orientale", di sterminare la maggior parte dei giudei e rendere schiavi i superstiti. - Tiberio ordina ad un suo ufficiale, Albio, di decapitare Pilato. - Sul luogo dell'esecuzione, mentre Pilato si raccomanda l'anima agli dei, una voce dal cielo lo rassicura e gli promette che sara' accolto tra i beati. - Un angelo raccoglie il capo mozzato di Pilato; la moglie Procula, che aveva assistito all'esecuzione, muore anche lei. Vengono seppelliti insieme. (Rif. 090)M-784.20LA FINE DI PILATO - Terza versione - Tiberio e' molto ammalato. Avendo sentito degli straordinari miracoli di Gesu manda un suo incaricato, Volusiano, in Palestina affinche' accompagni Gesu a Roma. - Volusiano arriva a Gerusalemme troppo tardi, ad esecuzione avvenuta. - Volusiano incontra, per caso, una donna di nome Veronica la quale afferma di possedere una tela miracolosa sulla quale Gesu aveva impresso i tratti del suo volto. (M-783.31.8) - Volusiano ritorna a Roma con Veronica e la tela. Appena Tiberio guarda il ritratto di Gesu guarisce da tutti i suoi mali. - Pilato giunge a Roma in stato di arresto. - Condannato a morte, Pilato si suicida con un coltello. - Il corpo di Pilato viene legato ad un masso e gettato nel Tevere. Eventi straordinari e paurosi, provocati da spiriti maligni, inducono i romani a ripescare il corpo di Pilato per sistemarlo altrove. - Il corpo di Pilato viene portato a "Vienna"(?) e gettato nel "Rodano"(?). Anche qui' si verificano gli stessi eventi paurosi del punto precedente. - Il corpo di Pilato viene seppellito nel territorio di Losanna ma anche qui' gli spiriti del male continuano ad infastidire gli abitanti. - Infine il corpo di Pilato viene sprofondato in un lago circondato da alte montagne. (Rif. 090)NOTA - Si tratta di VIENNE in Gallia. Quanto a Tiberio non risiedeva a Roma. Da anni si era sistemato a Capri (Villa Iovis).M-784.25COMUNIONE DI BENI Intanto gli apostoli si organizzano. Gli aderenti alle prime comunita', fondate da Pietro, praticavano la comunione dei beni. I possidenti vendevano case e terreni e depositavano il ricavato ai piedi degli apostoli. L'usanza della comunione dei beni era tipica della setta essena di Qumran. (Rif. 140)M-784.30ANANIA E SAFFIRA Anania e Saffira, coniugi, aderenti alla nuova comunita' di Gerusalemme retta da Pietro, vendono un podere per deporne il ricavato ai piedi degli apostoli. Prudentemente pero' mettono nascostamente da parte una quota del ricavato. Pietro se ne accorge e li fa immediatamente morire. (Rif. 140)
La setta nota come "Nuova Chiesa di Gerusalemme" era in realta' una propaggine del movimento insurrezionalista esseno-zelota. Il conferimento di tutti i propri beni alla setta era un obbligo tassativo per tutti coloro che volevano essere parte del movimento.
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M-786.05GIRO DI VITE La predicazione degli apostoli preoccupa sempre di piu' le autorita' di Gerusalemme che decidono di porre un freno alla cosa, con tutta una serie di persecuzioni ed arresti. In questo periodo Saulo (Paolo) si fa notare come uno dei piu' zelanti persecutori della nuova dottrina. Molti discepoli ed apostoli cominciano a lasciare Gerusalemme per diffondere il loro credo in aree piu' sicure della Palestina. (Rif. 140)M-786.10SIMONE MAGO Simone Mago praticava le sue arti magiche in Samaria. Nell'intento di aggiungere ai propri poteri anche quelli conferiti agli apostoli dallo spirito santo, si fa battezzare da Filippo e poi tenta di convincere Pietro e Giovanni a trasmettergli detti poteri, in cambio di denaro. Categorico rifiuto degli apostoli. (Rif. 140)
NOTA - A Simone Mago viene attribuito il non invidiabile primato di
avere inaugurato il malcostume della "simonia", destinato a
perdurare nei secoli, in seno alla chiesa.
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S-788.05LA RIVOLTA DEI SAMARITANI Un presunto messia (uno dei tanti) eccita gli animi della gente di Samaria, gia' scismatica nei confronti dell'autorita' sacerdotale del Tempio, ed organizza un grande raduno presso il santuario del Monte Garizim, con la scusa di mostrare ai fedeli alcune reliquie appartenute a Mose'. Ponzio Pilato, messo sull'avviso e temendo che la riunione fosse fomentata da intendimenti di ribellione contro l'Impero, ordina l'intervento della cavalleria che fa strage della folla giunta al monte. Molto elevato, anche se incerto, il numero delle vittime. (App. 046-SOCIETA PALESTINESE) | |
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M-789.02ARRESTO E LAPIDAZIONE DI STEFANO Stefano si fa notare per i suoi prodigi e per i miracoli compiuti tra il popolo. Arrestato, viene sottoposto a giudizio in Sinedrio; durante il giudizio si lascia andare ad un lungo discorso in propria difesa che irrita i sacerdoti e quindi del tutto controproducente. Viene pertanto condannato alla lapidazione, anche con l'approvazione di Saulo (Paolo), allora non ancora convertito. Durante la lapidazione Stefano si addormenta e passa cosi' dal sonno naturale a quello eterno. (Rif. 140)M-789.05CONVERSIONE DI SAULO Saulo parte da Gerusalemme, verso Damasco, con l'incarico di arrestare il maggior numero possibile di seguaci di Gesu. Presso Damasco una luce sfolgorante lo acceca e lo fa stramazzare al suolo, mentre una voce celeste lo ammonisce a cessare le persecuzioni contro i cristiani. Viene condotto cieco a Damasco dagli uomini della sua scorta.
(Rif. 140)
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S-789.05RIMOZIONE DI PONZIO PILATO A seguito degli eventi accaduti sul Monte Garizim (S-788.05) una delegazione di Samaritani si reca dal Governatore della Siria Vitellio per chiedere giustizia contro l'eccidio ordinato da Pilato. Ritenuto responsabile di un eccesso non giustificato, Ponzio Pilato viene rimosso dal suo incarico e inviato a Roma per essere giudicato. Dopo la sentenza viene confinato a Vienne (Gallia) dove finira' i suoi giorni. Secondo lo storico della chiesa Eusebio si sarebbe suicidato. (App. 030-LE REDINI)S-789.20LAPIDAZIONE DI STEFANO Stefano era a capo di una comunita' di ebrei ellenisti, rientrati in patria ed aderenti alla Nuova Chiesa di Gerusalemme. Durante le sue predicazioni Stefano attacca pesantemente i sacerdoti del Tempio accusandoli, tra le altre cose, di essere "idolatri". La reazione non tarda: Stefano viene arrestato e lapidato e la comunita' di ebrei ellenisti, che a lui faceva capo, viene espulsa dal paese. Gesu, secondo Stefano, era l'ultimo, in ordine di tempo, dei profeti annoverati dalla Bibbia. (Rif. 995) | |
I-789.10SAULO A QUMRAN (DAMASCO) Saulo, malgrado i suoi precedenti di persecutore del movimento esseno, decide di entrare a far parte di questa comunita' e si reca all'insediamento di Qumran. Durante il viaggio cade da cavallo; e' probabile fosse epilettico.
(Rif. 995)
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S-791.05ERODE AGRIPPA Erode Agrippa viene nominato da Caligola tetrarca delle regioni ad est del lago di Tiberiade (Golan). | ||
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M-792.95PAOLO A GERUSALEMME Paolo, tornato a Gerusalemme, cerca di aggregarsi ai discepoli di Gesu i quali lo accolgono con grande diffidenza, visti i suoi precedenti. Infine riesce a farsi accettare tramite la mediazione di Barnaba. Inizia a predicare e si crea un sacco di nemici che decidono di ucciderlo. Alcuni discepoli lo salvano trasferendolo a Cesarea e poi a Tarso. (Rif. 140)I-792.05PAOLO RITORNA A GERUSALEMME Dopo il periodo di noviziato a Qumran, Paolo ritorna a Gerusalemme e cerca di entrare a far parte della Nuova Chiesa di Gerusalemme. Considerato il suo passato gli apostoli lo evitano. (Rif. 995)I-792.10PAOLO ACCETTATO Superate le diffidenze ed i sospetti, Paolo viene accettato nella Nuova Chiesa di Gerusalemme ed inizia a predicare contro la casta sacerdotale del Tempio. (Rif. 995)I-792.15POLEMICHE E MINACCIE Paolo entra in conflitto anche con alcuni membri della comunita', per le sue predicazioni non conformi alla Legge Mosaica (o alla politica del gruppo). Viene seriamente minacciato. (Rif. 995)I-792.20PAOLO ALLONTANATO Per evitare il peggio, alcuni membri della comunita' conducono Paolo a Cesarea e poi lo fanno proseguire per Tarso, dove rimarra', per oltre due anni, in una specie di esilio. (Rif. 995) | ||
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M-795.05ARRESTO E FUGA DI PIETRO Erode Giulio Agrippa I fa arrestare Pietro e lo chiude in carcere, legato con due catene, in mezzo a due soldati. Di notte arriva un angelo che scioglie le catene e lo conduce fuori citta', attraverso una porta di ferro che si apre da sola. Recatosi a casa di Maria, madre di "Giovanni detto Marco", stenta a farsi riconoscere. Scoperta la fuga Erode fa ammazzare i carcerieri. (Rif. 140)I-795.05MORTE DI GIACOMO Muore l'apostolo Giacomo, figlio di Zebedeo, decapitato o passato a fil di spada. (Rif. 995)I-795.10RICHIAMO DI PAOLO Dopo oltre due anni di permanenza a Tarso, Paolo viene richiamato per collaborare con Barnaba presso la comunita' ebraica di Antiochia. Si tratterra' ad Antiochia oltre due anni. (Rif. 995) | ||
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M-796.05MISSIONE DI BARNABA E PAOLO Mentre si trovano presso la comunita' di Antiochia (Siria), lo spirito santo indica i due personaggi come prescelti per future importanti missioni. (Tra gli adepti della comunita' di Antiochia si annovera anche un certo Mehaem, compagno di scuola di "Erode il tetrarca") (Rif. 140)M-796.10MORTE DI GIACOMO (?) Erode Giulio Agrippa I perseguita, per suoi fini politici, i membri della nuova chiesa. Fa passare a fil di spada "Giacomo fratello di Giovanni". (Rif. 140)M-796.15PIETRO A ROMA Dopo la fuga dal carcere di Gerusalemme, Pietro giunge a Roma dove continua le sue predicazioni presso la comunita' ebraica. (Rif. 995)I-796.05GIACOMO IL GIUSTO Dopo la fuga di Pietro da Gerusalemme, la comunita' esseno-zelota (Nuova Chiesa di Gerusalemme) viene diretta e governata da Giacomo il Giusto (il Pio, il Saddiq, il Minore). (Rif. 140)Secondo le ipotesi piu' accreditate Giacomo era figlio di Yoseph e pertanto fratello di Jeshu.
NOTA - Una descrizione di Giacomo secondo Eusebio di Cesarea.
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M-797.05MORTE DI AGRIPPA I Discutendo con alcuni emissari delle citta' di Tiro e Sidone, per risolvere certi dissidi, Erode Giulio Agrippa I viene colpito da un angelo e muore divorato dai vermi. (Rif. 140) |
S-797.05MORTE DI AGRIPPA I Muore Erode Giulio Agrippa I, re della Palestina | |
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M-798.02MATTEO RACCOGLIE DATI Matteo comincia a redigere, in aramaico(?), una prima raccolta parziale di avvenimenti e predicazioni di Gesu. (Rif. 130)M-798.05PRIMO VIAGGIO DI PAOLO - CIPRO Paolo, Barnaba e Giovanni (come aiutante), giungono a Cipro. Mentre intrattengono il procuratore romano Sergio Paolo, interviene un mago, tale Elimas Bar-Iesus, che cerca di distogliere il procuratore dalle chiacchiere di Paolo. Paolo si arrabbia ed acceca il mago; il procuratore, esterfatto si affretta a convertirsi. (Convertirsi a cosa?) (Rif. 140)M-798.10PRIMO VIAGGIO DI PAOLO - ANTIOCHIA DI PISIDIA Giovanni abbandona i compagni e torna a Gerusalemme. Paolo e Barnaba proseguono il viaggio sino ad Antiochia di Pisidia. Paolo tiene un paio di prediche ma subito dopo i due missionari vengono cacciati dalla citta'. (Rif. 140)M-798.15PRIMO VIAGGIO DI PAOLO - ICONIO Paolo e Barnaba giungono ad Iconio dove si trattengono a predicare per lungo tempo, finche' sono costretti alla fuga per evitare la lapidazione. (Rif. 140)I-798.05PRIMO VIAGGIO DI PAOLO Dopo anni di relativo tranquillo comportamento da parte di Paolo, la Chiesa di Gerusalemme decide di mandarlo in missione, presso numerose comunita' ebraiche, fuori Palestina. Lo scopo e' sempre quello di gettare il massimo discredito sulla casta sacerdotale al potere e raccogliere adesioni, sostegni e sopratutto denaro per la Nuova Chiesa di Gerusalemme. Probabilmente era l'occasione che Paolo aveva atteso per lunghi anni. Nel viaggio viene affiancato da Barnaba e da Giovanni. Sin dalle prime tappe e' evidente che Paolo ha idee tutte sue sullo scopo della missione. Le sue prediche invece di porre l'accento su Jeshu, martire esseno-zelota della Nuova Chiesa di Gerusalemme, tendono a mitizzarne la figura trasformando l'uomo Jeshu in "divinita'". Le reazioni, da parte delle comunita' giudaiche ed anche da parte dei gentili, sono tutt'altro che positive ed i predicatori sono spesso costretti a fughe precipitose, rischiando seriamente la pelle. Giovanni, dal canto suo, visto l'andamento delle cose, si defila quasi subito e ritorna a Gerusalemme. Il viaggio terminera', dopo numerose peripezie, ad Antiochia, nell'801(a.u.c.) (Rif. 995) | ||
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M-799.05PRIMO VIAGGIO DI PAOLO - LISTRA Paolo e Barnaba giungono a Listra. Qui Paolo guarisce uno zoppo dalla nascita sollevando l'entusiasmo popolare. Qualche tempo dopo alcuni Giudei aizzano la folla e Paolo viene lapidato e trascinato fuori citta' come morto. (Rif. 140) |
S-799.05CONDANNA DI SIMONE Il procuratore TIBERIO ALESSANDRO fa giustiziare SIMONE, figlio di GIUDA IL GALILEO e presunto parente di Gesu (secondo l'ipotesi storica). (App. 085-GENEALOGIA) | |
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M-801.05PRIMO VIAGGIO DI PAOLO - CONCLUSIONE Dopo aver toccato Derbe ed altre lunghe peregrinazioni, anche in luoghi precedentemente visitati, Paolo e Barnaba giungono ad Antiochia (Siria) dove si trattengono con i discepoli di questa citta' per lungo tempo. (Rif. 140)I-801.05CONDANNA DI GIACOBBE Il procuratore Ventidio Cumano condanna alla croce Giacobbe, figlio di Giuda il Galileo e presunto parente di Jeshu (secondo ipotesi storica).
(Rif. 995)
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M-802.02ANTEFATTO Quando Gesu era ancora in vita, Maria gli aveva chiesto la grazia di essere avvisata, almeno tre giorni prima di morire, per potersi adeguatamente preparare al trapasso. (Rif. 110)M-802.04L'ANNUNCIO Mentre sta pregando presso il sepolcro di Gesu l'arcangelo Gabriele appare a Maria, le dona una palma e le annuncia la sua prossima morte. (Rif. 105,110)M-802.06LA PREPARAZIONE Nella casa di Betlemme, assistita da tre giovinette: Sefora, Abigea e Zaele, Maria si prepara all'evento e convoca presso di se parenti ed amici. (Rif. 105,110)M-802.08ARRIVA GIOVANNI Giovanni evangelista, al quale Gesu, dalla croce, aveva affidato Maria, si trovava in quei giorni ad Efeso. Lo spirito santo provvede a trasportarlo a Betlemme. (Rif. 105,110)M-802.10ARRIVANO GLI ALTRI APOSTOLI Tutti gli altri apostoli ancora viventi, sparsi in varie parti del mondo per predicare, vengono teletrasportati a Betlemme, adagiati su delle nubi. Quelli gia' morti (Andrea, Filippo, Luca, Simone il cananeo e Taddeo) vengono risuscitati e raggiungono anch'essi la casa di Maria. Presente anche Paolo; assente Tommaso. (Rif. 105,110)M-802.12EVENTI STRAORDINARI Stuoli di angeli, serafini e santi primigenii raggiungono la casa di Maria. Il sole e la luna si posizionano sulla casa stessa. (Rif. 105)M-802.14MIRACOLI Una grande folla stupita accorre da Gerusalemme e molti ammalati, ciechi, storpi, sordi e lebbrosi guariscono all'istante toccando i muri esterni della casa. (Rif. 105)M-802.16I SACERDOTI REAGISCONO Venuti a conoscenza dei fatti i sacerdoti giudei mandano a Betlemme un gruppo di uomini incaricati di arrestare Maria e gli apostoli. La spedizione fallisce perche', dopo un miglio di strada, il gruppo viene paralizzato/accecato dall'intervento divino. (Rif. 105,110)M-802.18TRASFERIMENTO A GERUSALEMME Temendo il peggio e per evitare l'intervento del Governatore, sollecitato dai sacerdoti, lo spirito santo trasporta su di una nube Maria e gli apostoli e li deposita in una casa segreta di Gerusalemme. (Rif. 105)M-802.20MARATONA DI CANTO Raggiunta la nuova sistemazione gli apostoli si pongono in piedi, intorno a Maria, e cantano ininterrottamente inni e salmi, per cinque giorni di seguito. (Rif. 105)NOTA - Una cantata a 12 voci, per cinque giorni consecutivi, non e' certo il modo migliore per passare inosservati.M-802.22IL FUOCO Dopo 5 giorni si sparge la voce della loro presenza ed una folla di giudei, sollecitati dai sacerdoti, cerca di incendiare la casa. Pero' una grande fiamma esce dall'abitazione e brucia vivi un grande numero di malintenzionati. (Rif. 105)M-802.24ARRIVA GESU Gesu arriva (di domenica) accompagnato da una moltitudine di angeli e cherubini. Convenevoli, preghiere ed ultime benedizioni. (Rif. 105,110)M-802.26MORTE DI MARIA Maria muore all'eta' presunta di anni 71. Dopo la morte la casa si riempie di luce e di profumo e la terra trema. (Rif. 105,110)M-802.28IL TRASPORTO Gli apostoli provvedono al trasporto della salma al sepolcro. Gli autori non concordano sul percorso e sulla destinazione: - dal monte Sion alla valle di Giosafat, secondo G. d'Arimatea - da ? al Getsemani, secondo Giovanni Teologo. (Rif. 105,110)M-802.30UN EBREO IMPRUDENTE Durante il trasporto un ebreo di nome Jefonia (oppure Ruben) si avventa sul feretro. Un angelo interviene e gli taglia le due mani con una spada di fuoco. Pianti, pentimento, perdono e le mani tornano al loro incauto proprietario. (Rif. 105,110)M-802.32ASSUNZIONE Dopo aver deposto il corpo nel sepolcro si manifesta una grande luce ed il corpo di Maria viene traslato in cielo dagli angeli. Per alcuni: Maria e' stata deposta nel sepolcro di sabato ed assunta la domenica mattina seguente. (Rif. 105,110)
NOTA - Sulla assunzione corporea in cielo non ci sono piu' dubbi:
abbiamo l'autorevole conferma nel dogma del 1950 di Pio XII.
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S-802.05ESPULSIONE DEGLI EBREI L'imperatore Claudio I emana un editto che dispone l'espulsione di tutti gli ebrei da Roma. S-802.10NOMINA DI ERODE AGRIPPA II Claudio I nomina re Erode Agrippa II senza conferirgli particolari poteri. E' una figura di sovrano del tutto simbolica. (App. 030-LE REDINI) | |
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M-803.02CONCILIO DI GERUSALEMME Tra le varie correnti facenti capo alla Nuova Chiesa e' sorto un problema. Si tratta di decidere, per conto di YHWH, se anche i pagani convertiti ma non circoncisi, sono meritevoli o meno della salvezza eterna. Prevale la corrente del si. (Rif. 140)
NOTA - Cosi' come Luca lo pone negli Atti, sembra un problema di
lana caprina. La circoncisione e' l'atto fondamentale di
adesione all'ebraismo come il battesimo lo e' per il cristianesimo. Non si e' cristiani senza il battesimo come non si
e' ebrei senza la circoncisione.
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S-803.00UNA TRAGICA PROVOCAZIONE Durante lo svolgimento della Pasqua, uno dei soldati romani di guardia sul tetto del portico, improvvisamente si denuda e comincia a far gesti osceni ai pellegrini. Lo scandalo e' enorme; nasce una grande agitazione durante la quale decine di ebrei vengono calpestati a morte nel cortile. (Rif. 172) | |
I-803.02CONCILIO DI GERUSALEMME Le predicazioni di Paolo, di natura deviante e con poco in comune con le idee conservatrici coltivate in seno alla Chiesa di Gerusalemme, preoccupano molto il gruppo dirigente della comunita'. Lo scontro e' violento; Paolo viene accusato di inventare, di sana pianta, una nuova teologia che ha sempre di meno in comune con la fede giudaica e la Legge di Mose; viene accusato di attribuire a Jeshu, che non ha mai conosciuto, parole ed atti che quest'ultimo non si sarebbe mai sognato di dire o fare. Il problema per Giacomo Il Giusto, che ormai e' il capo indiscusso della comunita' di Gerusalemme, e' quello di capire sino a che punto sia utile convertire i pagani alla dottrina ebraica della Nuova Chiesa. Come conservatore e' probabilmente piu' propenso a riservare questo "privilegio" agli appartenenti al "Popolo Eletto". Per Paolo invece il problema e' un altro: espandersi anche tra i pagani o accettare un inevitabile declino. Paolo non capisce, o non accetta, l'idea settaria e ristretta del messia di Aronne che dovrebbe risolvere le beghe con i sacerdoti del Tempio; Paolo pensa ad un messia da proporre, a livello mondiale, basato su altri presupposti e con finalita' di ampio respiro. Comunque il concilio si chiude senza grandi decisioni; in pratica ognuno resta ancorato alle proprie idee. (Rif. 995)I-803.05SECONDO VIAGGIO DI PAOLO Pochi sono disposti a seguirlo in questo nuovo viaggio. Paolo riesce comunque a trovare un paio di seguaci ed inizia un giro che durera' circa tre anni. Anche in questo viaggio le disavventure ed i pericoli corsi sono tanti: carcere, sommosse, ecc. sempre a causa delle strane idee che Paolo cerca di diffondere, incurante della Legge di Mose e dell'ortodossia della Chiesa di Gerusalemme. (Rif. 995) | ||
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M-804.05SECONDO VIAGGIO DI PAOLO - TESSALONICA Anche qui una sollevazione popolare costringe Paolo, Sila e Timoteo a lasciare la citta', di notte, diretti a Berea. Costretti a fuggire anche da Berea, Paolo si separa dai suoi compagni e prosegue per Atene. (Rif. 140)M-804.10SECONDO VIAGGIO DI PAOLO - ATENE Ad Atene Paolo predica dall'Aeropago con modesti risultati e qualche commento canzonatorio. (Rif. 140)M-804.15SECONDO VIAGGIO DI PAOLO - CORINTO Paolo si trattiene a Corinto per 18 mesi, ospite di una famiglia di ebrei, cacciati da Roma per ordine dell'imperatore Claudio I, (Agullo-Aquila(?) e la moglie Priscilla). Paolo collabora all'attivita' di questa famiglia (fabbricanti di tende). Poi le cose si guastano, a causa delle solite predicazioni e Paolo viene trascinato davanti a Gallione Giunio, procuratore dell'Acaia. Gallione rifiuta di occuparsi di squallide beghe inerenti a problemi di fede ebraica e lo rimanda libero. Paolo parte per Antiochia (Siria). (Rif. 140) | ||
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M-805.05SECONDO VIAGGIO DI PAOLO - TERMINE Il secondo viaggio di Paolo termina praticamente a Corinto. Durante il viaggio, oltre alle predicazioni, Paolo avrebbe scritto la prima e la seconda lettera ai Tessalonicesi. (Rif. 140) | ||
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M-806.05TERZO VIAGGIO DI PAOLO - INIZIO Lasciata Corinto, Paolo inizia un terzo viaggio, toccando numerose localita' della Galizia e della Frigia. Si ferma ad Efeso per circa due anni, sino a quando scoppia un tumulto, provocato dagli artigiani argentieri del luogo, contrari, per motivi economici, alle predicazioni di Paolo. (Rif. 140)I-806.05TERZO VIAGGIO DI PAOLO Continuano i viaggi di Paolo. E' il viaggio piu' lungo e del quale si sa poco. Durera' sei anni, durante i quali Paolo continuera' a diffondere la sua nuova teologia provocando reazioni a volte violente. (Rif. 140) | ||
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S-807.05NERONE IMPERATORE Il 13 Ottobre Nerone diventa imperatore con il titolo di Pater Patriae. | ||
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M-811.05TERZO VIAGGIO DI PAOLO - TERMINE Dopo aver lasciato Efeso nell'anno 808(a.u.c.), Paolo passa per la Macedonia e la Grecia e sosta qualche tempo a Troade, dove risuscita un ragazzo (Eutico) che, addormentato su una finestra(!!), era caduto dal terzo piano. Poi si dirige a Mileto ed alla fine a Cesarea. Durante questo viaggio Paolo ha scritto quattro lettere: - prima e seconda lettera ai Corinzi - lettera ai Galati - lettera ai Romani (Rif. 140)NOTA - Strani costumi quelli di Troade! Di solito sulle finestre ci dormono i gatti.M-811.10PAOLO A GERUSALEMME Malgrado fosse stato vivamente sconsigliato da amici e discepoli, Paolo parte per Gerusalemme dove si incontra con Giacomo Il Giusto ed altri apostoli e relaziona in merito ai precedenti viaggi. (Rif. 140)M-811.15RIMPROVERI E PURIFICAZIONE La chiesa di Gerusalemme rimprovera Paolo perche' nelle sue predicazioni sostiene la non necessita' della circoncisione e non sempre si dimostra ligio alla Legge. Gli viene chiesto di assogettarsi ad un rito di purificazione di sette giorni. (Rif. 140)M-811.20ARRESTO DI PAOLO Nel Tempio, Paolo viene riconosciuto da alcuni rigidi osservanti della Legge i quali aizzano i presenti contro di lui provocando una vera e propria sommossa. Mentre stanno per ucciderlo, viene salvato da un tribuno (Claudio Lisia) e da alcuni soldati romani, che lo prendono in consegna, in stato d'arresto. (Rif. 140)M-811.25DISCORSO DI PAOLO Prima di essere condotto in carcere dai soldati romani, Paolo chiede il permesso di tenere un discorso, in propria difesa, alla folla tumultuante. Il discorso non convince, il tumulto aumenta ed il tribuno lo mette in salvo in caserma. (Rif. 140)
NOTA - I romani erano sempre molto guardinghi e pronti ad usare le
armi di fronte a qualsiasi tumulto o atteggiamento contrario
all'autorita' dell'impero.
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M-813.05NUOVO PROCESSO A PAOLO Il governatore Festo, giunto in Palestina in sostituzione di Felice, viene sollecitato dai giudei affinche' Paolo venga consegnato a loro. Festo organizza un nuovo processo ma Paolo se la cava, in quanto cittadino romano, appellandosi al giudizio di Cesare. Festo consente che Paolo venga condotto a Roma per appellarsi all'imperatore. (Rif. 140)M-813.10PAOLO ED ERODE AGRIPPA II Il re Erode Agrippa II e la sorella Berenice, informati da Festo sullo strano caso di Paolo, chiedono di poterlo conoscere ed ascoltarlo. Paolo si difende alla grande raccontando ad Agrippa II ed agli altri convenuti, la storia delle sue vicende e della sua "conversione". Agrippa II si convince della sua innocenza. (Rif. 140)NOTA - Berenice, vedova, diverra' la concubina di Tito, durante la sua presenza in Palestina, per la guerra giudaica.(Rif. 140,995)M-813.15IN VIAGGIO PER ROMA Paolo ed alcuni altri prigionieri vengono affidati al centurione Giulio affinche' li scorti a Roma. Nel corso del viaggio la nave naufraga nei pressi di Malta; tutti salvi. Durante la permanenza di tre mesi a Malta, Paolo guarisce il padre di un certo Publio, che lo ospitava, mediante la imposizione delle mani. (Rif.140) |
S-813.05PORCIO FESTO Il nuovo governatore Porcio Festo giunge a Cesarea in sostituzione di Antonio Felice. | |
I-813.10TRASFERIMENTO DI PAOLO A ROMA Il governatore Festo si rende conto che a Paolo la Palestina e' ormai preclusa. I giudei continuano ad insistere per potergli mettere le mani addosso. Il governatore decide pertanto di trasferire Paolo a Roma, a disposizione del governo centrale. (Rif. 995) | ||
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M-814.05PAOLO A ROMA Giunto a Roma, vengono concessi a Paolo gli arresti domiciliari, con un soldato di guardia. Paolo approfitta della relativa liberta' per fare opera di proselitismo. La prigionia durera' due anni. (Rif. 140)I-814.05PAOLO A ROMA Dopo un viaggio movimentato Paolo giunge a Roma, ospite del governo che gli assegna una casa ed una guardia del corpo. (Rif. 995)NOTA - E' un trattamento del tutto inconsueto e molto strano. Si ripropone la solita domanda: chi era e cosa rappresentava veramente Paolo per il governo di Roma? Praticamente era un uomo libero, un ospite di riguardo, mantenuto e ben protetto. | ||
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M-815.05LETTERA DI GIACOMO Giacomo "fratello del signore" scrive una lettera, di natura teologica, alle 12 tribu d'Israele. (Rif. 140)M-815.10MORTE DI GIACOMO L'apostolo Giacomo "fratello del signore", mentre si trova nel Tempio, viene assalito da scribi e farisei, gettato fuori, lapidato e finito con una bastonata in testa.
(Rif. 147)
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S-815.05NOMINA DI ALBINO Albino viene nominato prefetto della Giudea. S-815.10MORTE DI GIACOMO - PRIMA VERSIONE L'apostolo Giacomo Il Giusto (il Minore) viene lapidato su istigazione dei sacerdoti del Tempio. (Rif. 140,147) | |
NOTA - Durante il periodo in cui Giacomo Il Giusto fu a capo della
comunita' esseno-zelota (Nuova Chiesa di Gerusalemme), fu
costretto a combattere su due fronti:
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S-815.20LA VENDETTA La reazione del gruppo esseno-zelota alla uccisione di Giacomo e' immediata. Un commando vendica la morte dell'apostolo ammazzando il sommo sacerdote Anano. | |
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M-816.05PAOLO LIBERATO Trascorsi i termini di due anni di arresto domiciliare Paolo viene liberato. Durante il periodo della prigionia ha scritto parecchie lettere: - ai Colossesi - a Filemone - agli Efesini - ai Filippesi (Rif. 140)I-816.05CHE FINE HA FATTO PAOLO? Dopo due anni di permanenza a Roma Paolo, che ormai ha 56-57 anni, sparisce dalla circolazione. Che fine abbia fatto, realisticamente non lo sa nessuno. L'ipotesi piu' accreditata, ma sempre opinabile, e' che il governo di Roma (Nerone) lo abbia trasferito in un soggiorno definitivo e piu' "tranquillo" in Spagna. Durante gli ultimi anni e' certo che abbia affinato le basi della sua costruzione teologica, lasciando ad altri seguaci il compito di formalizzarla e diffonderla. In fondo la dottrina di Paolo, che predicava la sopportazione agli oppressi, agli schiavi ed ai reietti, in vista di una immancabile ricompensa post-mortem, non doveva dispiacere al governo di Roma, sempre in lotta contro le rivendicazioni e gli aneliti di liberta' delle popolazioni sotto il giogo dell'impero. (Rif. 995)NOTA - Secondo R. Eisenmann (Rif. 343):Paolo, aristocratico e molto agiato, godeva di conoscenze in alto loco con il potere dirigente. In confidenza con i governatori di Cesarea e con Erode Agrippa II, poteva essere un agente di Roma. Fornisce informazioni ed il potere lo protegge, gli attribuisce una nuova identita' e denaro e questo spiegherebbe la definitiva sparizione, non giustificata negli Atti degli Apostoli. Da considerarsi come una battuta: forse la CIA ha origini antichissime. | ||
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M-817.05INCENDIO DI ROMA Un violento incendio, voluto da Nerone, distrugge la citta'. Nerone addossa la colpa dell'incendio ai "cristiani" e ne fa uccidere un grande numero. (Rif. 995)NOTA - Il parlare male di Nerone, da parte degli storici "ufficiali" conniventi con il potere clericale, e' un fatto largamente scontato. Quanti si ricordano che Nerone e' stato per lunghi anni educato da Seneca e che tutta la sua educazione era permeata dalle idee di questo grande filosofo stoico? |
S-817.10INCENDIO DI ROMA Mentre Nerone si trova ad Anzio un violento incendio, provocato dalla calura, dalla siccita' e dalle precarie condizioni edili dell'Urbe, distrugge una buona parte della citta', gremita di baracche e di tuguri abitativi. Le autorita' identificano alcuni responsabili tra gli appartenenti a impopolari gruppi settari giudeo/messianici e Nerone li fa mettere a morte. SVETONIO:....furono puniti i cristiani, un gruppo di persone dedite ad una superstizione nuova e malefica.... TACITO:....mise avanti come rei dell'incendio gente odiata per i suoi mali costumi, che il volgo chiama cristiani.... S-817.10ALBINO Il prefetto ALBINO lascia la Giudea. | |
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M-818.05MORTE DI PIETRO (?) Secondo alcuni autori in questo anno Pietro sarebbe stato giustiziato a Roma. (v. M-820.15) | ||
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S-819.05PRIMI MOTI DI RIBELLIONE L'insofferenza verso l'occupazione romana e verso la connivenza con Roma da parte delle autorita' civili e religiose, ha superato i limiti di guardia. Da Gamla (citta' di Giuda Il Galileo) vengono organizzate le prime azioni militari in tutta la Palestina. S-819.10PROVVEDIMENTI DI GRESSIO FLORIO Il procuratore Gressio Florio fa giustiziare 2000(!) ebrei rivoltosi nell'anfiteatro di Cesarea (Cifra del tutto improbabile). S-819.15LE GESTA DI MENAHEM - MASADA Altro figlio di Yoseph, all'inizio della rivolta, si distingue subito come uno dei capi rivoltosi piu' audaci. Con uno straordinario colpo di mano entra nella fortezza di Masada, saccheggia l'arsenale e ne fa una roccaforte ribelle.
(Rif. 185)
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M-820.05ULTIMI ANNI DI PAOLO Dopo la liberazione avenuta nell'816(a.u.c.), Paolo si reca ad Efeso, dove prosegue la sua attivita' apostolica. Nuovamente arrestato, viene rispedito a Roma. Durante questi anni avrebbe scritto le seguenti lettere: - prima lettera a Timoteo - lettera a Tito - seconda lettera a Timoteo - lettera agli ebrei (Rif. 130)M-820.10PRIMA LETTERA DI PIETRO Da Roma Pietro scrive una lettera indirizzata ai gruppi di cristiani dislocati nell'Asia Minore (Rif. 130)M-820.15MORTE DI PIETRO Pietro viene condannato a morte ed ucciso a Roma il 29 Giugno. (Rif. 130)
NOTA - La crocifissione di Pietro, a Roma ed a testa in giu', ha tutta l'aria di essere un "pia" favola.
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S.820.05CONQUISTA DI GAMLA 22 Novembre: i romani penetrano nella citta' di Gamla e ne distruggono la torre di guardia. (App. 100-GAMLA)S-820.10DISTRUZIONE DI GAMLA 24 Novembre: i romani completano la distruzione di Gamla e uccidono 4000(!) ribelli che difendevano la citta'. Altri 5000(!) si suicidano in massa per non arrendersi. (Rif. 185)NOTA - Le cifre sono palesemente irreali. Come si potevano stipare nella rocca di Gamla 9000 persone?S-820.15LE GESTA DI MENAHEM - IL MESSIA Approfittando di una situazione di sbandamento e di generale incertezza, Menahem, affiancato da Eleazar Ben-Jair, conquista facilmente Gerusalemme e si autoproclama messia dei giudei.
(Rif. 185)
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S-822.02DISTRUZIONE DI QUMRAN Vespasiano distrugge definitivamente l'insediamento esseno di Qumran. S-822.05VESPASIANO IMPERATORE Il primo Luglio Vespasiano viene eletto imperatore. | ||
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S-823.05DISTRUZIONE DI GERUSALEMME A Settembre Tito, figlio di Vespasiano, porta a termine l'assedio di Gerusalemme e distrugge la citta'. Nello sfacelo generale la Nuova Chiesa di Gerusalemme ed i suoi ultimi dirigenti spariscono nel nulla. (Rif. 185)S.823.10DISTRUZIONE DEL TEMPIO L'ultima roccaforte di Gerusalemme, il Tempio, difeso da militanti esseno-zeloti, dopo giorni di assedio, capitola, viene conquistato e distrutto completamente. (Rif. 185)S-823.15LA DIASPORA Dopo la caduta di Gerusalemme decine di migliaia di ebrei lasciano il territorio palestinese cercando salvezza e migliori condizioni di vita nei paesi circostanti (peraltro tutti territori romani!). | ||
NOTA - Sugli ultimi due eventi si sono scritte molte esagerazioni:
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S-824.05PAGARE LE TASSE Vespasiano decreta che ogni ebreo, ovunque residente nei territori dell'Impero, deve pagare una tassa pro-capite di due dracme. Dopo la distruzione del Tempio il pagamento dei relativi tributi, da parte degli ebrei, era venuto meno. Vespasiano vuole riattivare questo flusso di denaro a favore dell'amministrazione di Roma. (Rif. 185)S-824.10MOTI AD ALESSANDRIA Dopo la sconfitta molti rivoltosi, zeloti e sicari, si erano rifugiati in Egitto, con le rispettive famiglie. Ad Alessandria molti di essi cominciano ad istigare gli ebrei della comunita' locale alla rivolta contro Roma e la nuova tassazione. Arrestati in 600 (compresi donne e bambini) vengono torturati dai romani per costringerli a riconoscere Cesare come loro imperatore e dio; nessuno cede. (Rif. 185) | ||
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S-826.05LA CADUTA DI MASADA In Aprile cade Masada, assediata per oltre due anni da Vespasiano, da Tito ed infine da Flavio Silla. Comandava la fortezza Eleazar Ben-Jair, il quale, resosi conto dell'impossibilita' di resistere ancora, convince i superstiti al suicidio collettivo. Muoiono in questo modo 960(!) persone compresi donne e bambini.
(Rif. 185)
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S-834.05DOMIZIANO Domiziano diventa imperatore. Fa perseguitare i discendenti di Davide e quindi imprigionare i nipoti di Giuda Il Galileo. Gli arrestati erano considerati rivoltosi e combattenti messianici per il ristabilimento sul trono della "vera" stirpe regale d'Israele. | ||
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M-843.05SECONDA LETTERA DI PIETRO E' uno scritto apocrifo ad opera di un discepolo di Pietro che ha cercato di interpretare il pensiero dell'apostolo. (Rif. 130) | ||
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M-848.05GIOVANNI A PATMOS L'apostolo Giovanni viene confinato nell'isola di Patmos a causa delle sue manifestazioni di fede. Durante questo soggiorno avrebbe redatto il testo dell' Apocalisse. (Rif. 130) | ||
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S-851.05TRAIANO IMPERATORE Il 27 Gennaio Traiano viene eletto imperatore. | ||
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M-853.05MORTE DI GIOVANNI - OPERE L'apostolo Giovanni muore ad Efeso (o a Patmos?). Durante gli ultimi anni di vita avrebbe redatto il suo vangelo. Gli sono attribuite anche tre lettere, probabilmente risalenti al periodo che va dall'848 all'853(a.u.c.) (Rif. 130) | ||
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S-869.05SOLLEVAZIONE DEGLI EBREI Una nuova sollevazione degli ebrei viene domata dalle truppe di Traiano. | ||
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S-870.05ADRIANO IMPERATORE In Agosto Adriano viene eletto imperatore. | ||
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S-883.10LA VISITA DI ADRIANO L'Imperatore Adriano visita la Palestina e rimane fortemente impressionato dalle rovine, ormai quasi disabitate, di Gerusalemme. Ordina che la citta' venga ricostruita e ribattezzata AELIA CAPITOLINA. (Rif. 172) | ||
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S-885.05SIMONE BAR-KOSBA (anche: Barcho-Kheba, Simone il Magnifico) Simone Bar-Kosba (il figlio dell'astro, il figlio della stella) l'ultimo degli esseno-zeloti a perseverare nella guerra messianica di liberazione della Palestina; i Giudei lo consideravano un nuovo messia, un cristo. Dotato di larghi mezzi e fiducioso in alleanze, che poi verranno a mancare, organizza una grandiosa rivolta, mettendo in crisi l'esercito romano, mediante una nuova tecnica di guerriglia (mordi e fuggi). S-885.10GIULIO SEVERO Giulio Severo, inviato dall'imperatore Adriano e dotato di un cospicuo esercito di 12 legioni(!) contrattacca i rivoltosi.
NOTA - Dodici legioni, circa 73000 uomini, e' un esercito che non
si era mai visto prima. La cifra va decisamente ridimensionata, anche se i romani dovettero faticare non poco per ripulire il paese dai ribelli. Si dice abbiano dovuto espugnare
una cinquantina di fortificazioni e passare al setaccio quasi
mille centri abitati. | ||
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S-886.05SCONFITTA DI SIMONE BAR-KOSBA Stretto in una morsa dall'esercito romano Simone Bar-Kosba viene definitivamente sconfitto ed ucciso nella roccaforte di Beitar (Biter), vicino a Gerusalemme. | ||
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S-888.05FINE DELLA RIVOLTA Giulio Severo spegne gli ultimi focolai di rivolta e pone fine all'ultima guerra messianica di liberazione. S-888.10AELIA CAPITOLINA Conformemente alle istruzioni impartite dall'Imperatore Adriano (S-883.10), il legato Tinneio Rufo da inizio alla ricostruzione della citta'. E' un piano di lavori talmente innovativo che cancellera' praticamente tutte le traccie di quella che era Gerusalemme ai tempi di Gesu. Sull'area dell'ex Tempio sorgeranno parecchi templi dedicati agli dei del Campidoglio Romano. Sull'area del calvario e del presunto sepolcro di Gesu verra' costruito un tempio dedicato alla dea Afrodite. (Rif. 172) | ||
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S-946.05NOMINA DI SETTIMIO SEVERO Settimio Severo viene nominato imperatore. | ||
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S-955.05PERSECUZIONE DI SETTIMIO SEVERO L'imperatore Settimio Severo emana un bando di proscrizione e di persecuzione contro le sette cristiane. | ||
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S-1006.05VALERIANO Valeriano viene nominato imperatore. | ||
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S-1011.05PERSECUZIONE DI VALERIANO L'Imperatore Valeriano cerca di porre fine alle tumultuose discordie che nascono tra le varie correnti "pseudo cristiane" in seno alle comunita' ebraiche, ordinando arresti, condanne ed espulsioni. | ||
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S-1037.05DIOCLEZIANO IMPERATORE Il 17 Settembre Diocleziano viene eletto imperatore | ||
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S-1056.05PERSECUZIONI DI DIOCLEZIANO Diocleziano emana un decreto per la soppressione delle sette cristiane.
NOTA - Diocleziano e' passato alla storia come uno dei piu' accaniti
persecutori dei cristiani. Sono solo bugie dovute a quegli
storici asserviti al clero.
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S-1059.05COSTANTINO IMPERATORE Costantino I viene eletto imperatore | ||
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S-1064.05EDITTO DI NICOMEDIA Galerio emana un editto con il quale si concede ai cittadini la liberta' di praticare qualsiasi religione, compresa quella "pseudo cristiana", nelle sue molteplici sette e correnti. | ||
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S-1066.05EDITTO DI MILANO Con questo editto Costantino I conferma quello di Galerio (del 1064 a.u.c.) e lo amplia riservandosi, comunque, il diritto e la facolta' di intervenire e di decidere, al posto dei vescovi, su qualsiasi questione di natura teologica e sui problemi dottrinali e dogmatici che dividono le varie chiese definite "cristiane". Nasce con questo editto il Cesaropapismo. Il cristianesimo e' ora UNA delle religioni "ufficiali" dell'impero romano. (Religio licita) (App. 115-COSTANTINO)S-1066.10EVOLUZIONE Costantino I, a partire da questo anno, favorira' l'evoluzione della nuova teologia promuovendone il distacco dalla sua origine messianica giudaica. (App. 115-COSTANTINO) | ||
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S-1067.05IL VIAGGIO DI EUTROPIA Eutropia, suocera di Costantino I, compie un viaggio in Palestina, accompagnata da Eusebio di Cesarea, alla ricerca dei luoghi citati nella Bibbia. (Rif. 172) | ||
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S-1068.05LE RICERCHE DI ELENA Elena, madre di Costantino I, aderisce con entusiasmo alla nuova iniziativa politica del figlio e parte per la Palestina alla ricerca dei luoghi e di reperti riguardanti l'origine del cristianesimo. Riesce a ritrovare: - la stalla di Betlemme dove Gesu sarebbe nato - la croce originale, con il cartiglio redatto da Pilato - la lancia di Longino - il punto esatto in cui sarebbe avvenuta l'ascensione - i resti dei tre Magi. Dopo la sua morte Elena verra' santificata.
(App. 115-COSTANTINO)
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S-1078.05CONCILIO DI NICEA (20 Maggio) Costantino I guida il concilio di Nicea (presso Costantinopoli) con un pugno di ferro ed obbliga i convenuti ad un accordo sui dogmi destinati a diventare la base delle future istituzioni ecclesiastiche. I vescovi contrari alle sue direttive finiscono destituiti ed esiliati. Il risultato della votazione finale parla da se': 316 si e 2 no. (App. 115-COSTANTINO)
NOTA - Per Costantino ed i suoi delegati non e' stata impresa di poco
conto. All'inizio del concilio si contavano circa 80 correnti
"cristiane", sviluppatesi sul ceppo originario paolino, ognuna
delle quali si riteneva depositaria della verita' e cercava
di prevalere sulle altre a colpi di reciproche scomuniche.
Tra queste correnti, dichiarate poi eretiche, dopo la formalizzazione del Credo di Nicea, si annoveravano:
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S-1079.05ELENA CI RIPROVA Il vescovo di Aelia Capitolina, Macario, aveva sollecitato presso Costantino I il permesso di demolire il tempio di Afrodite, fatto costruire dall'Imperatore Adriano sul presunto luogo del calvario e della sepoltura di Gesu.(S-888.10) Costantino I acconsente e spedisce la madre Elena, in nuova "missione imperiale" ufficiale, per affiancare Macario e sovraintendere agli scavi. Alla fine i lavori porteranno alla luce una tomba, scavata nella roccia, ed una massa rocciosa calcarea ritenuta il calvario. (Rif. 172)
NOTA - I protestanti onorano un sepolcro ed un calvario diversi
da quelli dei cattolici e degli ortodossi.
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