ALBAWORLD.........................................................<

BUFFY

 

BUFFY: COME SCRIVERE UNA SERIE LEGGENDARIA

La serie televisiva "Buffy the Vampire Slayer" nasce nel 1997, creata da Joss Whedon. Nel 2003 alla settima stagione, la serie si sta ora concludendo in America perché l'attrice principale ha deciso che vuole fare altre esperienze.
Bilanci di questa serie: 7 anni di successi in tutto il mondo, uno spin-off "Angel" che è ormai giunto alla quarta stagione, una serie a fumetti, e una serie di romanzi ispirata al Buffyverse (universo di Buffy) nonchè una serie a cartoni animati che sta per debuttare.
Ma se avete visto una sola puntata di Buffy non riuscirete mai a capire cosa ci trova il pubblico in questa biondina scialba che ammazza i vampiri, vi sembrerà una serie banale, forse di scarsa qualità.
In effetti la bellezza di questa serie non è in un singolo episodio, ma nelle linee orizzontali, nell'evoluzione dei personaggi, nelle trovate che fanno sì che ogni nuova stagione della serie sia una nuova grande avventura senza precedenti, nell'abilità degli sceneggiatori ad alzare sempre la posta in gioco.
Buffy gropgiovane.jpg (30038 byte)
1 STAGIONE: La storia inizia con Buffy, una sedicenne bionda e un po' oca, che si trasferisce in una nuova città e in nuovo liceo. Scopriamo che la biondina smilza ha in realtà una forza straordinaria, perché è una cacciatrice, una predestinata, che ha il compito di combattere i vampiri ed il male. La cittadina della california dal ridente nome di Sunnydale è in realtà un posto maledetto, perché situato sulla bocca dell'inferno, dove le forze del male si raggruppano. E la ragazzina, che nel profondo non vorrebbe altro che essere carina e trovarsi un ragazzo, deve invece accettare il ruolo di "salvatrice del mondo" perché senza il suo intervento ben presto tutta la città sarà vampirizzata.
Quindi la prima serie si basa sulla chiamata all'avventura e l'accettazione della chiamata. Naturalmente alla fine Buffy riuscirà a sconfiggere il vampiro capo, imparando a sacrificare i suoi bisogni personali e a diventare meno bambina e meno egoista.
Il tono della serie passa dal demenziale-ironico al drammatico in continuazione. Basti pensare che in ogni puntata Buffy ha dei violenti combattimenti corpo a corpo, magari in minigonna, ammazando il primo vampiro di turno con qualsiasi cosa le capiti a tiro, la gamba di una sedia, una matita, una stecca di biliardo. E la metà della sua vita la passa a pattugliare i cimiteri la notte, magari mentre pensa a che scusa inventare con sua madre che non vuole che faccia tardi.
In pratica abbiamo a che fare con una eroina sfigata, viziata, infantile, ma molto autoironica e simpatica.

2 STAGIONE: E' qui che Buffy fa il grande salto di qualità. La seconda serie di Buffy raggiunge il pathos di una tragedia greca, tutti i personaggi iniziano a crescere sotto i nostri occhi e Buffy dovrà affrontare il nemico peggiore che un eroina abbia mai avuto. Infatti una volta che la sua storia d'amore con Angel (l'unico vampiro al mondo con l'anima, vampiro redento che cerca di riparare al male che ha fatto in passato) si è stabilizzata, gli sceneggiatori ci sconvolgono. Il giorno del suo diciassettesimo compleanno Buffy fa l'amore per la prima volta con Angel, al culmine di un URST (unresolved sexual tension) che andava avanti da più di un anno, e quando si sveglia il mattino dopo... Angel ha perso la sua anima, è tornato ad essere il vampiro più crudele che sia mai esistito su questa terra. Scopriremo infatti che Angel era stato maledetto, e che se avesse vissuto un momento di vera felicità avrebbe di conseguenza perso l'anima. Buffy deve quindi affrontare il suo peggior antagonista possibile: l'uomo che ama. Angel è capace di crudeltà inaudite e Buffy che ha imparato ad affrontare qualsiasi cosa, non riesce però a restare indifferente davanti a lui. Nel finale di stagione Buffy dovrà trovare la forza di uccidere l'uomo che ama per salvare il mondo.
Un finale di stagione veramente indimenticabile da qui in poi chiunque abbia mai seguito Buffy non perderebbe una puntata nemmeno sotto tortura.

3 STAGIONE: sembrava impossibile riuscire ad andare avanti, dopo Angel qualsiasi nemico sarebbe stato solo una bazzecola per Buffy, e invece gli sceneggiatori ci stupiscono ancora, riuscendo a creare un nuovo antagonista degno di questo nome. Questa volta Buffy deve affrontare un'altra cacciatrice, la sua ombra, ciò che lei potrebbe diventare se perdesse il rispetto per le persone e per la vita. Faith sarà una degna avversaria, un'avversaria che costringerà Buffy a fare i conti con sé stessa, con le sue priorità, a farle capire che ciò che la rende diversa dai mostri che ammazza tutte le notti è la rete di relazioni in cui è inserita: amicizia e amore.
Nel finale di stagione, il giorno del diploma, vedremo l'intero liceo distrutto da un gigantesco mostro, in pratica il sogno di ogni studente!!

4 STAGIONE: a mio avviso la più povera dell'intera serie. Fu una stagione difficile perché Joss Whedon si occupò contemporaneamente della nascita del primo spin-off di Buffy: la serie su Angel. Metà del cast si trasferì sulla nuova serie, e Buffy dovette faticosamente ricostruirsi le cordinate per andare avanti oltre il liceo. La serie muta tantissimo, cambiano quasi tutte le locations principali, perché adesso i nostri protagonisti vanno all'università e si riassestano alcuni ruoli. Questa è una stagione di transizione e patisce, ma riesce alla fine a ricostruire l'universo Buffy e a porre le basi perché la serie prosegua.buffygroup-4season.jpg (27092 byte)
Eppure in questa stagione tanto debole ci sono due episodi memorabili:
Il 10° "Hush", credo il primo e unico episodio di serie televisiva semi-muto. Infatti grazie all'invenzione di un demone che ruba la voce alle persone Whedon crea le premesse per un episodio muto. L'abilità di scrittura di questo episodio è da manuale, mantenere il ritmo, l'ironia, la verve senza i dialoghi non è assolutamente da tutti.
Il 17° "Superstar", in questo episodio si sconvolgono tutte le regole di una serie televisiva. Gli sceneggiatori stravolgono i parametri della serie giocando col pubblico, quasi sfidandolo. Già dalla sigla d'apertura capiamo infatti che c'è qualcosa che non va, infatti la sigla non si chiude su Buffy come al solito, ma su un altro personaggio un ragazzino sfigato che avevamo visto un paio di volte frequentare la stessa scuola di Buffy. L'episodio si apre col ragazzino, Jonathan, che viene trattato da tutti come se fosse un eroe, come se lo fosse sempre stato e la stessa cacciatrice si rivolge a lui nel momento del pericolo. Hei ma che sta succedendo? Come può Jonathan essere più importante di Buffy? Nel Buffyverse tutto questo è impossibile! Infatti scopriamo alla fine che Jonathan aveva fatto un patto con un demone per diventare un vincente, stravolgendo così i ricordi e le reazioni di tutti. Ma il pubblico? Come reagisce il pubblico? Si sente divertito. All'inizio dell'episodio chiunque si chiede cosa stia succedendo (ho forse perso una puntata?). Il risultato è che dai al pubblico uno scossone, dandogli qualcosa di totalmente inaspettato per poi sul finale dargli come premio le conferme che si aspettava. E' stato solo un piccolo viaggio sulle montagne russe! Un grande espediente televisivo!

5 STAGIONE: è una stagione strana, discontinua nella qualità. Si apre e si conclude con dei grossi colpi di scena, il mondo di Buffy cambia irreparabilmente.
Primo grossissimo cambiamento, sfruttando lo stesso meccanismo che avevano usato nell'episodio "Superstar" gli sceneggiatori introducono un nuovo personaggio: la sorellina di Buffy. Tutti si comportano come se questa sorella ci fosse sempre stata, ma il pubblico sa bene che Buffy è sempre stata figlia unica. Cosa sta succedendo? Scopriremo che la sorellina, Dawn, è in realtà il frutto di un incantesimo. La storia è abbastanza complicata, fatto sta, che così facendo, giocando di nuovo con il pubblico, Whedon ha trovato il modo di dare nuova linfa alla serie.
Ma le rivoluzioni non finiscono, nell'episodio 16 improvvisamente la madre di Buffy (Joyce) muore per un aneurisma. Così senza preavviso, dopo aver affrontato mostri, demoni, apocalissi ci troviamo per la prima volta ad affrontare una morte per motivi naturali, tragica e brutale nella sua banalità. E' la prima volta che Buffy deve affrontare la morte di una persona cara, ed è sicuramente il segno che Buffy non è più una bambina e deve crescere, diventare adulta forzatamente perché adesso è responsabile anche per la sorella.
Tutto questo porta un ulteriore trasformazione nel personaggio di Buffy, che si è indurito gradualmente per non mostrare più le sue fragilità, per superare lutti e abbandoni (si è separata dal suo ragazzo), la cacciatrice sta diventando sempre più staccata dalle umane passioni, è diventata un eroina fredda, pronta ad affrontare ogni situazione.
E nel finale di stagione avviene ciò che in una serie non può mai accadare: Buffy, muore!!! Cosa? Buffy per salvare la sorella sacrifica sé stessa e muore lasciando in tutti un senso di vuoto.
Il tema di tutta la stagione è stato il senso di responsabilità, il concetto di morte e di perdita. Con un percorso catartico gli sceneggiatori ci hanno portato lentamente ad affrontare temi delicati. L'espediente della morte della madre è stato necessario per preparare il pubblico alla morte di Buffy, insegnandoci ad accettare la morte come un evento naturale.

6 STAGIONE: Buffy è morta, i suoi amici guidati da Willow (la migliore amica di Buffy, che negli ultimi anni si è dedicata allo studio della magia diventando una strega sempre più potente), stanno facendo del loro meglio per tenere testa ai vampiri. Ma Willow non ha accettato la morte dell'amica, non ha accettato soprattutto il suo sacrificio per salvare tutti loro, ed ebbra di potere, decide che con la sua magia può cercare di riportare indietro Buffy.
Così Buffy viene fatta risorgere. Sappiamo che quello che sta facendo Willow è profondamente sbagliato, in occasione della morte di Joyce infatti, ci era stato espressamente insegnato che la morte deve essere accettata e che andare contro il corso naturale degli eventi è profondamente sbagliato.
Buffy ritorna su questa terra con una esperienza dolorosa (si risveglia nella tomba e deve scavare per uscire da sotto terra), stravolta e disorientata non riesce ad ambientarsi. Scopriremo che è stata strappata dal paradiso, ed anche se sa che i suoi amici lo hanno fatto per il suo bene, lei non riesce ad accettare la realtà, sentendosi totalmente dissociata e staccata dal mondo.
In questa nuova situazione di distacco dai suoi vecchi amici, con i quali non può condividere molte delle sensazioni nuove che prova, Buffy si avvicina sempre di più a Spike (un vampiro che non può mordere gli essere umani, una sorta di vampiro impotente), l'unico con cui riesce a comunicare.
Inizia quindi un nuovo percorso di Buffy quello di riappropriarsi della sua umanità, per cercare di ritornare attaccata alla vita ed al mondo terreno, superando la sua frigidità emotiva.
Vero e proprio capolavoro sarà l'episodio 6 "Once More with Feeling", un episodio musical, in un certo senso speculare all'episodio muto. Questo è, a mio avviso, uno degli episodi meglio realizzatiWithFeeling354.jpg (8423 byte) nella storia delle serie televisive e meriterebbe una sua analisi particolare, ma basterà dire che a causa di un demone della musica, tutti i personaggi sono costretti da un incantesimo ad esprimere cantando i loro più segreti stati d'animo. Grazie a questo espediente non solo le canzoni e le coreografie sono godibilissime, ma il fatto che tutti i personaggi mettono a nudo le loro anime costringe giocoforza la storia a fare dei grossi passi avanti, e nell'episodio ci saranno molte svolte narrative importanti, tra cui l'inizio della storia con Spike (Urst che dura dall'inizio della 5 stagione).