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Gli ebrei che vivono negli Stati Uniti oggi – persino quelli paranoici riguardo all’antisemitismo e facili a credere che qualunque paese ove vivono possa rivoltarsi loro contro – generalmente vedono gli Stati Uniti come la nazione più amichevole del mondo verso gli ebrei, sia al giorno d’oggi sia nella storia. La maggior parte degli americani crede anche che il loro paese si preoccupi dei diritti civili più di qualunque altro.

 

Nessun osservatore della scena attuale – guardando l’inazione del proprio paese riguardo alla Bosnia – dovrebbe essere troppo perplesso dal fallimento degli Stati Uniti nell’azione a favore degli ebrei d’Europa durante l’era nazista. Eppure è molto difficile capire perché, perfino a guerra dichiarata, nessun pensiero fu rivolto ad azioni militari che avrebbero potuto ritardare il flusso delle vittime verso campi come Auschwitz, come il bombardamento delle ferrovie.

 

Naturalmente la seconda guerra mondiale non fu combattuta per salvare gli ebrei. Raul Hilberg racconta di come Gerhart Riegner, un funzionario del Congresso Mondiale Ebraico in Svizzera, mandò un telegramma al governo americano nel 1942, avvertendo che gli ebrei europei sarebbero stati sterminati con il gas. Chiese che copie del messaggio fossero inviate ai leader ebrei dei paesi alleati, compreso il rabbino Stephen Wise a New York:

 

"Due funzionari del Dipartimento di Stato espressero disagio alla vista del documento. Paul Culbertsen, vice capo della Divisione Europea del dipartimento, non riusciva a capire perché la legazione americana a Berna avesse mandato il telegramma, ma allo stesso tempo era preoccupato che Wise ne scoprisse presto o tardi il contenuto per conto suo e che dunque il leader ebreo ‘reagisse’. Conseguentemente, buttò giù un appunto per Wise. Questo fu cancellato dal suo capo, Elbridge Dubrow, con le istruzioni ‘non spedire, ED’. Dubrow scrisse poi un memorandum spiegando che la spedizione del messaggio era indesiderabile per via della "natura fantasiosa dell’affermazione" e della "impossibilità di fornire alcun tipo d’assistenza".

 

Hilberg, pagg. 238-239; 253

 

Hilberg, dopo aver riportato altri casi di negazione ed elusione dei fatti, elenca un certo numero di azioni che sarebbero state militarmente possibili, come bombardare i binari della ferrovia verso Auschwitz, azioni suggerite allora dalle organizzazioni ebraiche e persino da figure interne al governo degli Stati Uniti, ma che non furono mai compiute. Egli conclude:

 

Gli Alleati Occidentali non volevano che i loro popoli percepissero la guerra come uno sforzo per la salvezza degli ebrei. Non ci doveva essere alcun suggerimento o implicazione che i soldati alleati fossero mercenari di una causa ebraica.

 

Hilberg, pag. 255

 

Giobbe disse a Dio: "Mi cercherai al mattino, ed io non ci sarò."

 

    

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