Sebastiano di Narbona

Non si può insegnare la logica in un mondo dove tutti credono che sia il sole a tramontare mentre è la terra che gira.

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Sebastiano di Narbona

Febbraio 2001
Sebastiano di Narbona

Le catacombe Il sogno di Diocleziano Tiburzio da Diocleziano Cromazio
Diocleziano ascolta Sebastiano

Irene e Proculo

Irene e Domitilla

La preghiera

Il martirio delle frecce

Le sacerdotesse

Le danzatrici

Irene con Lucina

L'addio fra Diocleziano e Sebastiano

La visione di Lucina nelle catacombe

I saluti finali

Tutti insieme

Produzione Ass. Cattafi


La Storia di San sebastiano

sebastiano 3.jpg (128997 byte)La festività religiosa di San Sebastiano martire, scelto a patrono dei Vigili Urbani ricorre il 20 gennaio.
Sebastiano, dalmata di origine, nato da un funzionario romano e da una donna milanese, era molto esperto nella fabbricazione e nell'uso delle armi. Nonostante la sua aperta fede cristiana, fu inviato a Roma come guardia pretoria dell'imperatore Diocleziono. Nel corso di una nuova persecuzione da questi indetta, Sebastiano - credendosi immune da ogni ritorsione - cominciò a visitare le carceri ricolme di cristiani per recare loro conforto. Ma ciò suonò per Diocleziano una provocazione; ordinò quindi che venisse arrestato e processato. Visto che Sebastiano rifiutava di abiurare la propria fede, ordinò che fosse messo a morte con la pena riservata agli ufficiali: l'arco e le frecce. Era circa l'anno 288. Al teatro Flavio, gli arcieri lo legarono a un palo e gli scagliarono contro un ragguardevole numero di frecce. Visto poi che il condannato era morto, lo abbandonarono sul luogo dell'esecuzione. Ma s'erano sbagliati. Una pia vedova romana di nome Irene si accorse che Sebastiano era vivo. Lo slegò, lo portò a casa e gli curò amorosamente le ferite. Quando Diocleziano si vide comparire davanti colui che credeva morto, rimase dapprima terrorizzato credendolo un fantasma. Poi, ordinò ai soldati di ucciderlo a bastonate e di gettare il corpo nella Cloaca Massima affinché, questa volta, nessuno potesse più ritrovarlo. sebastiano 2.jpg (95931 byte)Ma Sebastiano comparve in sogno ad una donna romana, indicandole dove poteva trovarlo. Ella recuperò il corpo e lo seppellì nello stesso luogo della via Appia dove, nel IV secolo, Papa Damaso avrebbe fatto costruire la basilica dapprima intitolata agli Apostoli, successivamente al santo. Nelle rappresentazioni figurative più antiche, come il mosaico della chiesa di San Saba degli inizi dell'VIII secolo, Sebastiano appare come un uomo di età avanzata e con la barba lunga che tiene fra le mani una corona. Tuttavia, gli esempi più popolari dell'iconografia dedicata al Santo, lo ritraggono trafitto dalle frecce, in particolare, a partire dal XV secolo; quando viene anche rappresentato come un giovane, dalle sembianze pressochè femminili, come accade spesso nell'arte rinascimentale dedicata ai santi. San Sebastiano, oltre ad essere patrono dei Vigili Urbani é anche protettore degli arcieri, degli atleti, dei fucilieri, dei tappezzieri, nonchè dei commercianti di ferro e dei fabbricanti dei merletti, ed infine, della Gioventù Italiana di Azione Cattolica.

Uno dei tre San Sebastiano del Mantegna       sebastiano 2.jpg (95931 byte)

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