Non si può insegnare la logica
in un mondo dove tutti credono che sia il sole a tramontare mentre è la terra che gira.
| | Febbraio 2001
Sebastiano di Narbona
Produzione Ass. Cattafi
La Storia di San sebastiano
La
festività religiosa di San Sebastiano martire, scelto a patrono dei Vigili Urbani ricorre
il 20 gennaio.
Sebastiano, dalmata di origine, nato da un funzionario romano e da una donna milanese, era
molto esperto nella fabbricazione e nell'uso delle armi. Nonostante la sua aperta fede
cristiana, fu inviato a Roma come guardia pretoria dell'imperatore Diocleziono. Nel corso
di una nuova persecuzione da questi indetta, Sebastiano - credendosi immune da ogni
ritorsione - cominciò a visitare le carceri ricolme di cristiani per recare loro
conforto. Ma ciò suonò per Diocleziano una provocazione; ordinò quindi che venisse
arrestato e processato. Visto che Sebastiano rifiutava di abiurare la propria fede,
ordinò che fosse messo a morte con la pena riservata agli ufficiali: l'arco e le frecce.
Era circa l'anno 288. Al teatro Flavio, gli arcieri lo legarono a un palo e gli
scagliarono contro un ragguardevole numero di frecce. Visto poi che il condannato era
morto, lo abbandonarono sul luogo dell'esecuzione. Ma s'erano sbagliati. Una pia vedova
romana di nome Irene si accorse che Sebastiano era vivo. Lo slegò, lo portò a casa e gli
curò amorosamente le ferite. Quando Diocleziano si vide comparire davanti colui che
credeva morto, rimase dapprima terrorizzato credendolo un fantasma. Poi, ordinò ai
soldati di ucciderlo a bastonate e di gettare il corpo nella Cloaca Massima affinché,
questa volta, nessuno potesse più ritrovarlo. Ma Sebastiano comparve in sogno ad una
donna romana, indicandole dove poteva trovarlo. Ella recuperò il corpo e lo seppellì
nello stesso luogo della via Appia dove, nel IV secolo, Papa Damaso avrebbe fatto
costruire la basilica dapprima intitolata agli Apostoli, successivamente al santo. Nelle
rappresentazioni figurative più antiche, come il mosaico della chiesa di San Saba degli
inizi dell'VIII secolo, Sebastiano appare come un uomo di età avanzata e con la barba
lunga che tiene fra le mani una corona. Tuttavia, gli esempi più popolari
dell'iconografia dedicata al Santo, lo ritraggono trafitto dalle frecce, in particolare, a
partire dal XV secolo; quando viene anche rappresentato come un giovane, dalle sembianze
pressochè femminili, come accade spesso nell'arte rinascimentale dedicata ai santi. San
Sebastiano, oltre ad essere patrono dei Vigili Urbani é anche protettore degli arcieri,
degli atleti, dei fucilieri, dei tappezzieri, nonchè dei commercianti di ferro e dei
fabbricanti dei merletti, ed infine, della Gioventù Italiana di Azione Cattolica.
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