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Attività Parlamentare
Dichiarazioni di voto A.C. 2033
Progetto di legge C. 2340
Intervento alla Camera
Mercoledì 6/02/02 in merito alle dichiarazioni di voto finale sull' A.C.
2033
PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di
voto sul complesso del provvedimento.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Mereu. Ne ha
facoltà.
ANTONIO MEREU. Signor Presidente,
onorevoli colleghi, con il presente collegato alla manovra finanziaria 2002
non si è teso soltanto a recepire alcune normative comunitarie in materia
ambientale, ma si è cercato di intervenire con ulteriori misure su materie di
particolare rilevanza sotto il profilo della tutela ambientale. In
particolare, è stato necessario adeguare la nostra legislazione alle
disposizioni europee in materia di certificazione ambientale e valutazione
ambientale strategica, nonché di valutazione del rischio ambientale da
prodotti chimici o da organismi geneticamente modificati. È stato altresì
necessario adottare opportune iniziative in vista della ratifica del
protocollo di Kyoto che dovrebbe completarsi nel 2002.
Nel corso dei dibattiti svolti sia in Commissione sia in Assemblea si sono
levate, da parte delle opposizioni, alcune critiche al provvedimento,
ritenendolo insufficiente per fornire risposte concrete alle numerose
problematiche emerse, soffermandosi, in particolare, sull'assenza di
interventi efficaci in materia di dissesto idrogeologico del territorio.
Al riguardo, non possiamo non rilevare le imbarazzanti omissioni del
precedente Governo in tale contesto, nonostante lo spirito ambientalista
animasse quella coalizione. A tale scopo, i dati del Ministero dell'ambiente e
dell'unione delle province d'Italia sono illuminanti e sottolineano come i
problemi relativi alle questioni paesistiche ed ambientali non siano stati
affrontati nel recente passato con provvedimenti di una certa consistenza.
Sul tema dello sfruttamento delle risorse vorrei svolgere una breve
considerazione che esula, in parte, dal contenuto del provvedimento in senso
stretto, ma che vuole esortare il Governo ad adottare una nuova strategia in
materia di tutela delle acque.
In Italia le avverse condizioni meteorologiche di queste ultime settimane ci
hanno fatto riflettere sugli effetti negativi che questa situazione può
creare. È necessario, quindi, pensare per tempo, attraverso atti concreti del
Governo, al superamento di questo problema. Il piano straordinario di
telerilevamento di cui si parla nell'articolo 18 va, comunque, in questa
direzione.
Esiste, poi, un'altra emergenza ambientale: quella dell'inquinamento da smog
nelle grandi città. È chiaro che il problema non poteva essere affrontato in
questa sede come qualcuno ha richiesto. Tuttavia, il Ministero dell'ambiente,
con il suo ministro, ha elaborato un piano con tre impegni precisi: maggiori
finanziamenti per la conversione a GPL o metano delle auto e dei mezzi
pubblici, costruzione di nuovi parcheggi di scambio nelle periferie e
potenziamento del trasporto pubblico.
Sul disegno di legge in esame è importante rilevare l'attenzione posta ai
siti da bonificare. In particolare, vorremmo sottolineare con soddisfazione
l'inserimento nel provvedimento posto in votazione di una norma che stanzia 5
milioni di euro per il 2002 da destinare all'attuazione del piano di
ripristino ambientale del sito di Portovesme. Tale disposizione risulta quanto
mai tempestiva, perché interessa un territorio nel quale il livello di
attenzione sociale a tale problematica ha raggiunto tensioni molto alte, così
come quella relativa all'area industriale di Brescia.
In Commissione ambiente, inoltre, è stata introdotta una norma riguardante
l'attuazione degli interventi nelle aree da bonificare, a nostro parere,
innovativa e qualificante, perché mette a disposizione del soggetto
affidatario della bonifica e della riqualificazione ambientale le aree
bonificate per utilizzarle in proprio o cederle a terzi, consentendogli di
conseguenza il recupero dei costi.
Non possiamo, poi, non condividere gli interventi inseriti nel provvedimento
che prevedono l'armonizzazione del trattamento economico dei dipendenti del
Ministero dell'ambiente nonché il potenziamento delle strutture operative
impiegate nell'attività di tutela dell'ambiente.
In particolare, mi sembra che la crescita del business nel traffico
internazionale di rifiuti della malavita organizzata, attratta dal cospicuo
flusso di denaro convogliato dal settore, necessitasse proprio di una maggiore
azione di contrasto da parte delle forze dell'ordine e bene ha fatto il
Governo ad intervenire disponendo all'uopo anche arruolamenti straordinari.
Dagli interventi previsti nel disegno di legge si evince la ferma volontà del
Governo di potenziare il ruolo del Ministero dell'ambiente per essere più
rispondente alle attuali necessità, ponendo così l'ambiente tra i principali
punti del programma stesso.
Mi sembra ancora giusto sottolineare l'attuazione di una politica di
prevenzione e controllo ambientale, che si ottiene attraverso l'istituzione di
speciali osservatori ambientali che, distribuiti nel territorio, garantiscono
con un sistema di monitoraggio la compatibilità ambientale della
realizzazione di grandi opere, nonché del loro primo esercizio.
Vediamo con favore, altresì, l'introduzione di uno stanziamento, previsto
all'articolo 6, relativo al programma di informazione rivolto a tutti
cittadini, avente come obiettivo la sensibilizzazione e, soprattutto, il loro
coinvolgimento sui problemi ambientali.
Questa misura consentirà di migliorare il rapporto cittadini-ambiente che,
spesso, viene frainteso e percepito in maniera precostituita.
Vorrei svolgere un'ultima considerazione prima di concludere: oggi l'adozione
da parte delle aziende dei sistemi di gestione ambientale e la loro
certificazione secondo i modelli ISO comunitari costituisce un'occasione di
trasparenza, un'opportunità di crescita ed una garanzia di competitività.
Tuttavia, questo può anche essere visto come un vincolo ed un ostacolo e
spetta, dunque, al Governo prevedere alcune forme di incentivazione, specie
per le piccole e medie imprese, in grado di favorire l'adozione di nuovi
sistemi di gestione e la diffusione di una cultura dello sviluppo sostenibile.
Il gruppo CCD-CDU pertanto, in considerazione di quanto suesposto, dichiara il
proprio voto favorevole all'approvazione del disegno di legge in esame (Applausi
dei deputati del gruppo del CCD-CDU Biancofiore).
Progetto di Legge C. 2340
Ratifica ed esecuzione della Carta europea
delle lingue regionali o minoritarie, fatta a Strasburgo il 5 novembre
1992, e disposizioni a tutela della minoranza linguistica tabarchina della
Sardegna
Presentato in data 13 Febbraio 2002;
Annunciato nella seduta n.98 del 14 Febbraio 2002
Classificazione TESEO:
UNIONE EUROPEA
,
RATIFICA DEI TRATTATI
,
MINORANZE LINGUISTICHE
(Classificazione provvisoria)
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