Maggio 1982: fa la sua comparsa l'"Occhio nel cielo" (Arista AL 9599 e ARS 39148), raggiungendo il disco d'oro il 21 settembre dello stesso anno e quello di platino il 4 febbraio dell'anno successivo. Le prime ristampe come LP sono sempre dell'Arista (AL8-8033, AL9-8033, 204666). I primi CD ADD (Arista ARCD 8033) vengono pubblicati negli Stati Uniti a partire dal 7 luglio 1987, ed in Europa (610004 e 258718) dal 4 maggio 1988, ma è soprattutto in Giappone che si registra un vero e proprio boom di Eye in the Sky in versione CD: con etichetta Arista/Nippon Phonogram (32RD-18), poi BMG (A32D-48) nell'aprile 1988, ancora come Arista/BMG Victor (BVCA-1008) il 21 novembre 1993 ed infine nell'edizione a 20-bit BMG Victor/Arista (BVCA-7356/74321-16832) del 24 marzo 1995. La ristampa in cassetta è del 7 luglio 1987 (BMG/Arista 8290).
L'eccezione (che conferma la regola)
a tutti gli altri dischi realizzati in passato. Dopo essersi
accorti che tutti i precedenti album avevano sempre un filo
conduttore, AP ed EW hanno deciso di interrompere questo fil
rouge del concept album. In
pratica è come se i due si fossero detti: "Andiamo in
studio e facciamo un album, e poi vediamo che ne viene
fuori". Ed è proprio così che è nato "Eye in the
sky", non un album di concetto, ma con un formato simile
agli album precedenti.
Molti hanno invece visto in questo disco l'immagine del
"Grande Fratello che ti guarda" - da 1984 di George
Orwell, ed in effetti le immagini sulla copertina dell'album sono
ambigue: l'elicottero con l'occhio nel cielo, le telecamere
nascoste, specchi solo da un lato... c'è sempre qualcuno che ti
guarda.
1. Sirius (1:53,533), strumentale.
2. Eye in the sky (4:36,667), lead vocal Eric Woolfson.
Terzo posto nelle classifiche Billboard dell'82, la più alta
posizione mai registrata da un brano di Alan Parsons;
come dire: il 902mo disco più venduto di tutti i tempi.
3. Children of the Moon (4:51,026), lead vocal David Paton.
Ci credereste? È una dichiarazione politica: l'idea di essere
pedine alla mercè di leaders politici o religiosi ha sempre
affascinato Eric Woolfson. E tutte le principali vicende politiche nel
mondo rendono questa canzone davvero attuale. Bellissimo il pezzo
strumentale/orchestrale al suo interno.
4. Gemini (2:11,307), lead vocal Chris Rainbow.
Si vede il grande talento di Chris
Rainbow, che ha una timbrica
straordinaria. Probabilmente in "Gemini" le sue
potenzialità sono state sfruttate al massimo.
5. Silence and I (7:23,493), lead vocal Eric Woolfson.
È anche il brano con cui si conclude la prima facciata (nel LP).
Un brano particolarmente felice, grazie anche alla presenza di
un'orchestra sinfonica particolarmente grande: ben 95 elementi
che suonano contemporaneamente.
6. You're gonna get your
fingers burned (4:23,334),
lead vocal Lenny Zakatek.
Forse un brano non tipicamente da "Project": è più
una specie di rock'n'roll. In effetti, un'altra caratteristica
dei dischi di Alan Parsons è che se una facciata del disco ha un
qualche "sentimento introspettivo", l'altra facciata è
senz'altro più ritmata.
7. Psychobabble (4:51,133), lead vocal Elmer Gantry.
È stato il primo brano dell'album ad essere registrato, circa un
anno prima che "Eye in the sky" fosse completato. Come
il titolo può suggerire, per la parte centrale sono stati usati
un sacco di "clichè musicali" che normalmente si
associano a film dell'orrore... Come dire che un brano del
"Project" non fa parte del "Project" se non
ha un paio di note solo strumentali al suo interno. Al 57mo posto
delle classifiche Billboard del 1982.
8. Mammagamma (3:35,307), strumentale.
Quello che è più interessante è che "Mammagamma" è
suonata quasi interamente da un computer. Questo non vuol dire
che il talento dello scrittore/compositore venga azzerato,
perchè serve un sacco di lavoro per poter programmare il
computer per suonare il brano.
9. Step by step (3:54,160), lead vocal Lenny Zakatek.
Un brano che, all'inizio, si pensava sarebbe stato un ottimo
pezzo commerciale. Da notare la parte strumentale in cui Ian Bairnson
(alle chitarre) trova dei suoni interessantissimi inserendo
direttamente la chitarra nel mixer - nessuna amplificazione - e
ciò che ne viene fuori è un incrocio tra un suono da chitarra
acustica ed elettrica.
10. Old and wise (4:54,694), lead vocal Colin Blunstone.
Il problema con pezzi come "Old and wise" è che
superficialmente può essere interpretato come un brano che ti fa
buttare giù. L'intenzione non è questa, ma semmai quella di
sollevare il morale. Il pathos della canzone
è di lasciare con un senso di contentezza, piuttosto che di
tristezza (parola dello stesso AP!). Da segnalare (per chi non se ne fosse
accorto) il mirabile sax di Mel
Collins.
Total Playing Time: 42:34,654.