Nel giugno 1978 l'Arista faceva
uscire la prima "release" di Pyramid (negli Stati
Uniti: AB 4108, in Italia 3C 064-60792); Pyramid diventava disco
d'oro il 24 luglio 1978. Di lì a poco sarebbero seguiti altri LP
con etichetta Arista: negli Stati Uniti (AL8-8042 e AL5-8225), in
Olanda (201-129-320), e con etichetta Arista/RCA/Ariola anche in
Australia e Nuova Zelanda (VPL1-7513). Ristampa italiana del LP
nel 1986 come Arista 201129. Da segnalare inoltre che la parte
interna del LP "ristampato" è diversa da quella
originale: ad esempio, l'uomo coricato al centro - fotografia
ripetuta sei volte - è in bianco e nero nel LP dell'86, e a
colori nella versione originale; la foto in basso a sinistra del
LP dell'86 mostra una piramide, mentre nella versione originale
mostra tre piramidi con un disco volante al di sopra; le parole
delle canzoni sono in bianco e nero nel LP del 1986, mentre sono
in giallo su sfondo blu nella versione originale, eccetera...
I primi CD di Pyramid (AAD), sempre dell'Arista, sono invece del
1984 (610141), cui seguono le ristampe statunitense (ARCD 8225, 7
luglio 1987), europea (258983, 9 ottobre 1987), australiana (ARCD
8225) e giapponese (A25D-13, giugno 1988), quest'ultima su
etichetta BMG. Altre ristampe sono poi uscite in Giappone per
l'Arista/BMG Victor (BVGA-1005, 23 novembre 1993) ed in Olanda
nell'aprile 1994.
Per quanto riguarda infine le cassette, la prima è del 7 luglio
1987, su etichetta BMG/Arista (8320), seguita da una ristampa
olandese (401-129-320).
Tutti gli album del
"Project", che sono album a tema, sembrano essere stati
realizzati con estrema attenzione, ma non sempre è vero. AP ed EW
iniziano a scrivere con un'idea ben precisa in mente, ma che non
sempre è esattamente come ci si aspetterebbe che sia; e, dato
che gli oggetti inanimati non hanno una vita propria, il progetto
di un album si sviluppa in uno studio di registrazione. Per
"Pyramid" non si pensava neanche lontanamente di avere
una traccia sul potere delle piramidi.
Dall'ascesa alla caduta di un'antica dinastia, verso la ricerca
di una chiave per aprire i segreti dell'universo, questo album
cerca di amplificare i ricorrenti echi del passato e di esplorare
i misteri irrisolti del presente. Pyramid... l'ultima meraviglia
rimasta di un mondo antico.
1. Voyager (2:24,026), strumentale.
2. What goes up... (3:31,134), lead vocals David Paton,
additional vocals Eric
Woolfson.
87mo nel 1978 (classifiche Billboard).
3. The eagle will rise again (4:22,773), lead vocal Colin Blunstone.
4. One more river (4:17,627), lead vocal Lenny Zakatek.
5. Can't take it with you (5:04,973), lead vocal Dean Ford.
6. In the lap of the gods (5:30,093), strumentale.
Sembra di ascoltare qualcosa che sa molto di Pink Floyd
(all'inizio) e dei Moody Blues (sottofondo iniziale), ma il resto
è solo ed esclusivamente Alan
Parsons.
7. Pyromania (2:43,774), lead vocal Jack Harris.
Il libro che compare sulla copertina del disco è "Pyramid
Power", di Max Toth e Greig Neilson; le parole in Pyromania
hanno molto senso dopo aver letto quel libro.
8. Hyper-gamma-spaces (4:19,226), strumentale.
9. Shadow of a lonely man (5:34,495), lead vocal John Miles.
Da notare che il nome di Miles non compare affatto nel CD giapponese.
Total Playing Time: 37:48,121.