Lettera di una teen-ager


ULTIMO AVVISO!! Corso di Sensibilizzazione all'approccio ecologico-sociale ai problemi alcolcorrelati e complessi (Metodologia Hudolin) 27 Novembre - 2 Dicembre Lastra a Signa

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    Ciao, mi chiamo Lucia e sono figlia di un alcolista in trattamento: Marco di un Club di Pistoia. Per Chi non lo conosce la sua storia è questa: mio padre beveva fin da quando era adolescente, come molti adolescenti fanno quando sono in gruppo, beveva perchè non si accettava... Beh! nemmeno io mi accetto però non bevo per questo motivo, secondo me, così futile. Ha continuato a bere a raggiungere il culmine, fino ad arrivare a raccontarci "balle", io e mia madre eravamo stufe di vederlo così, di vederlo star male seppure lui non se ne accorgesse, stufe dell'alcol che non ci permetteva di stare bene con lui. E allora cosa fare? 

Eravamo smarrite, disorientate: che cosa potevamo fare contro una forza che ci sembrava così grande, che ci aveva portato via tutto l'amore che mio padre, nei momenti di lucidità, provava per noi? All'inizio non sapevamo più a chi rivolgerci, poi, come per magia, la magia del Club, dell'Acat, abbiamo trovato la risposta ai nostri problemi, sapevamo a chi rivolgerci: all'Acat. E l'Acat ci ha aiutato, guidato ed ora eccoci qui: una famiglia riunita e felice...

Abbiamo ritrovato l'uomo più meraviglioso del mondo, per me, quell'uomo che era celato, dietro l'alcol: mio padre. Adesso oltre a far parte di un Club, è anche servitore-insegnante e ciò dimostra la sua enorme forza di volontà, la sua determinazione, la sua voglia di aiutare chi è, come era lui...

Forza papà, sei tutti noi!

Ora però, mi sento smarrita io, io che prima sapevo cosa fare, adesso non lo sò più.

Mio padre ce l'ha fatta ed io a che cosa gli servo? Che cosa posso fare per lui?

Niente, già ho fatto ciò che dovevo fare: aiutarlo ad uscire dall'alcol.

A volte mi chiedo: che cosa vuole questo uomo da me? Lui non c'era quando avevo bisogno del suo affetto, del suo amore, di appoggiarmi alla sua spalla e piangere...

Ho 19 anni, un ragazzo che mi vuole bene, non ho molti amici ma chi se ne importa; sto bene così e ciò mi basta. Vorrei poter ritornare indietro con il padre di adesso: ma ciò non è possibile e lo so bene. Devo solo pensare al presente stare vicino a mio padre perchè lui ha ancora bisogno di me e passare il tempo che credo perduto, con lui. Quante cose ancora potremo fare, quante cose ci potremo dire, papà!

La mia infanzia non tornerà più, viviamo il presente, viviamo l'oggi, perchè ogni giorno che vivo sia un giorno in più per stare con te, con mio padre, non con l'alcolista che ricordo, che mi faceva paura. Lui non c'è e non ci dovrà essere più!

Lucia

Tratto da: "Un albero che in 10 anni ha dato... buoni frutti" - Acat Associazione dei Club degli Alcolisti in Trattamento Scandicci (Fi) 1998.

 
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Aggiornato il 11-07-00.