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Elena Ledda
Nata a Selargius, ELENA LEDDA
proviene da una terra, la Sardegna, assai prodiga di grandi
interpreti e musicisti eccellenti, capaci di promuovere con coerenza
il patrimonio culturale dell'isola senza rinunciare a rinvigorirlo
con i suoni della contemporaneità. La LEDDA non fa eccezione e con
questo suo Maremannu si pone, senza dubbio, come l'artista
isolana che in questo momento meglio rappresenta il connubio
antico/moderno.
Il nuovo progetto, curato e coordinato da MAURO PALMAS (in sodalizio
artistico con la LEDDA sin dai tempi degli ensemble Suonofficina e
Sonos), e messo in lavorazione in Germania sotto l'accorta
produzione di Friedemann Witecka, raggiunge un perfetto equilibrio
tra brani di tradizione e sonorità world. La voce di ELENA LEDDA,
non solo versatile ed espressiva, ma anche potente e aggressiva, si
eleva con sapienza e sensibilità su questa materia sonora,
procurando intense emozioni. Numerosi i testi scritti ex novo da
MICHELE PIO LEDDA, che con capacità e inventiva riesce a raccontare
l'oggi mettendo sulla pagina versi allo stesso tempo carichi di
sentimento e di quotidianità. È una base lirica viva ed esuberante
che, assieme alla intensa religiosità delle litanie del Rosario
e alla sentita spiritualità di Pregadoria, consentono
alla vocalità della LEDDA di esprimersi creativamente al meglio,
agendo in simbiosi con le parole anziché "contro". Libera da moduli
espressivi stantii e da costrizioni di maniera la LEDDA può così
prodursi in una coinvolgente performance capace di mettere in
mostra non solo il suo talento (che è considerevole), ma anche
l'esperienza maturata nei contesti più diversi lungo tutta la sua
carriera. Coloriture, sfumature e inflessioni vocali si susseguono
senza sosta, in un caleidoscopio di situazioni che hanno la capacità
di catturare l'ascoltatore e proiettarlo in uno spazio indefinito,
lontano e misterioso e nello stesso tempo intimo e carico di
identità.
L’album Maremannu, elogiatissimo dalla critica, ha raggiunto
le prime posizioni in Germania nella "World Music Top 30". In
Francia ha ricevuto il prestigioso premio "Choc" ("Le Monde
de la muique" settembre 2001) e il premio "Bravo" ("Trad Mag"
settembre 2001).
Biografia Elena Ledda comincia la
sua attività musicale giovanissima con un gruppo di Quartucciu con
cui canterà fino all’età di sedici anni. Proprio a sedici anni
comincia gli studi di canto classico al Conservatorio di Cagliari
dove già da due anni seguiva lezioni di oboe.
E’ di questi anni anche l’attività con il fratello Marcello, che
l’affianca alla chitarra e che si conferma, già allora,
straordinario accompagnatore ed egli stesso sensibile interprete di
canti tradizionali. Dal 1977 al 1979 collabora con la
"Cooperativa Teatro di Sardegna" partecipando agli spettacoli:
"Splendore e Miseria della metropoli di New York", un
collage di poesie e canzoni di Brecht, Weill, Eisler; "Orazi e
Curiazi" ancora di Brecht e "Risveglio di Primavera"
di Wedekind. Questi molteplici interessi la portano anche ad
accostarsi alla musica rinascimentale dando origine nel 1978 al
quartetto "Quelli dell’Orco Nuovo" la cui attività si
interrompe nel 1983 per poi riprendere nel 1994 col nuovo nome "Scaramella".
Nel 1979 incide per la Durium il primo album "Ammentos",
una raccolta di brani tradizionali, in compagnia di Marcello
Ledda alla chitarra e Mauro Palmas (leader del gruppo
Suonofficina) alle launeddas. Nello stesso anno entra a far parte
del gruppo "Suonofficina" col quale inizia una lunga attività
concertistica che li vedrà protagonisti di alcuni dei più importanti
Festival in Italia e, soprattutto, in Svizzera e in Germania. E’ del
1984 il suo secondo album "Is Arrosas", inciso con la Key
Records per la Playgame Music, un disco che impone le sue grandi
doti espressive e l'intensità delle sfumature timbriche. Solo in
Sardegna vende 15.000 copie.
Nel maggio di quello stesso 1984 entra in sala di registrazione a
Berna per partecipare all’album "White Winds" inciso da uno
dei fenomeni di quella che sarà poi etichettata "new age music",
l’arpista svizzero Andreas Vollenweider che aveva conosciuto
tre anni prima in occasione del festival folk di Maur (Svizzera).
"Ho scelto Elena -spiegava allora Vollenweider- perché ha una gran
voce, una delle migliori che abbia mai sentito con caratteristiche
simili a quelle dei cantanti nord-Africani. Sempre a maggio del 1984
esce, in Italia, il secondo album di Suonofficina "Iandimironnai"
(Key Records & Playgame Music).
Il lavoro rappresenta una ulteriore apertura per il gruppo che
nell’ottobre di quello stesso anno partecipa al Festival Jazz di
Zurigo presentando una ambiziosa produzione denominata "Ai
confini tra Sardegna e Jazz". Nel progetto sono coinvolti altri
musicisti sardi tra i quali Paolo Fresu e Antonello Salis.
E’ di appena un mese dopo la prestigiosa partecipazione di Elena
Ledda e Mauro Palmas a "Italian Project" di Enrico Rava
presentato alla filarmonica di Berlino.
Nel 1986 Iandimironnai viene ristampato e distribuito in
Germania dalla Volton Musikverlag, l’album riscuote un notevole
successo e si aggiudica il premio della critica tedesca 1987.
Nel 1987 attorno a Elena Ledda e Mauro Palmas nasce "Sonos",
formazione che rappresenta la naturale prosecuzione del progetto
musicale avviato da Suonofficina e che si presenta come formazione
aperta alternando musicisti di estrazione etnica e jazz.
Nel 1988 Mauro Palmas produce, per la Playgame Music, il nuovo album
"Sonos" nel quale Elena Ledda si avvale, oltre che dello
stesso Mauro Palmas come co-autore, di una decina di musicisti tra i
quali Riccardo Lay, Marcello Ledda, Riccardo Tesi e Sandro Satta.
L’inserimento di musicisti di estrazione non prettamente
tradizionale, contribuisce a produrre un suono ancora più ricco di
sfumature, anche se la rielaborazione di brani classici sardi resta
sempre la matrice fondamentale. L’album "Sonos" viene edito anche in
Germania, Giappone e USA.
Nell’ottobre 1988 è protagonista e co-autrice con Mauro Palmas e
Alberto Balia dello spettacolo "Far Away Wave", allestito per
il bicentenario della scoperta dell’Australia e rappresentato a
Brisbane, Melbourne e Sydney.Special guest Lester Bowie. Lo
spettacolo viene ripreso l’anno successivo in Sardegna, con Don
Cherry al posto di Bowie, e a New York.
Nel 1991 per il festival "Spazio di Musica" di Cagliari
esegue in prima assoluta composizioni di Franco Oppo, Marcello
Puxeddu e Lucio Garau.
Dal 1988 al 1992 è impegnata in una intensa attività concertistica
che la vede protagonista nei più importanti festival e teatri in
tutta Europa.
Ma sembra la Francia la nazione che mostra sul principio degli anni
novanta il maggiore interesse per Elena Ledda, ne sono una prova i
numerosi concerti - Parigi, Montpellier, Lione, Rennes, Nantes, St.
Chatier, Cannes ecc. - che aprono la strada ad un prestigioso
contratto con l’etichetta Francese Silex.
Nel cuore dell’estate 1993 viene edito "Incanti". L’album è
di grande respiro e testimonia la compiutezza dei nuovi itinerari
battuti con una formazione che si allarga anche ai contributi
stimolanti di Riccardo Tesi e del trombettista di estrazione
classica Giorgio Baggiani, che si aggiungono agli ormai affiatati
Enrico Frongia, Eugenio Lugliè, Alberto Pisu, Silvano Lobina e Mauro
Palmas. L’album raggiunge le primissime posizioni della "WORLDS
MUSIC CHARTS EUROPE".
Dal 1994 partecipa con altri artisti a varie produzioni
originali tra le quali: luglio 1994 Aigues-Mortes (Francia) - con
Houria Aichi (Algeria); agosto 1994 Sassari con Sonos e Kalinka
Vulcheva (Bulgaria); settembre 1994 Quartucciu (Cagliari) con Sonos
e Jackie Micaelli; marzo 1995 Cagliari "Jazz in Sardegna 95"-
Tributo a Marcello Melis con Enrico Rava, Lester Bowie, Antonello
Salis, Don Moye e Riccardo Lay;settembre 1995 Cala Gonone (Nuoro) -
con Enrico Rava e Richard Galliano; dicembre 1995 Quartucciu -
"Musica delle Isole" con i fratelli Mancuso, Jackie Micaelli e Sonos;
Estate 1996 Musica delle Isole - con Sonos, Fratelli Mancuso, Pedro
Aledo e i Cinquisò; Estate 1996 Festival jazz S.Anna Arresi - con
Noa e Lester Bowie; Estate 1997 Festival jazz S.Anna Arresi - con
Andreas Vollenweider; Estate 1997 "A volte ritornano" - di Mauro
Palmas con Elena Ledda, Simonetta Soro, Maurizio Geri, Gabriele
Mirabassi, Silvano Lobina, Alberto Pisu e Serge Desaunay; 1998/2000
Francia - "Terras de Canto" - con, tra gli altri, Lucilla Galeazzi,
Amelia Muge e Carlo Rizzo.
1999 Palermo "Supplica al DIo della pace" - di Luigi Cinque
2000/2001 Tour Maremannu
2001 Palermo, concerto "Noa & Friends" -
Francia - novembre e dicembre "Pan de Harapo" di Antonio Placer
Ma di grande rilievo è sicuramente la partecipazione di Elena Ledda
all’album tributo a Fabrizio De Andrè "Canti Randagi", con la
rilettura di "Tre Madri" (che compariva nell’album "La Buona
Novella") che diventa "Sas Tres Mamas", ed è forse uno degli episodi
più luminosi dell’intera raccolta che viene presentata dapprima a
maggio, con un concerto al teatro Manzoni di Monza e quindi,
nell’ottobre successivo, in una serie di esibizioni al teatro studio
di Milano.
La produzione live verrà ripresa nel 1999, dopo la scomparsa del
cantautore genovese, a Brescia, Udine e Genova.
"La sua vocalità - scrive Enzo Gentile- è un’arcobaleno di
colori e di inflessioni, preziose per la modulazione che la
talentosa interprete isolana sa disegnare nel corso della
performance. A cavallo tra citazioni etniche e jazz la Ledda si
concede soluzioni prodigiose con la voce."
La voce di Elena Ledda spicca poi in un’ altra originale produzione
coordinata da Paolo Fresu: la colonna sonora del film documentario
di Gianfranco Cabiddu "Sonos’è Memoria" presentato alla mostra del
cinema di Venezia il 6 settembre 1995 e successivamente a
Nizza,Milano,Strasburgo,Sao Paolo e Buenos Aires.
Il successo di Elena Ledda è anche contrassegnato dall’interesse che
le sue composizioni suscitano soprattutto in artisti spagnoli che
ripropongono in loro incisioni. Il gruppo All Tall di Valencia
riprende "Ballu Cantau" e Maria Del Mar Bonet "S’abba de su nie".
La Band
Elena Ledda voce
Simonetta Soro voce
Mauro Palmas mandole,mandoloncello e voce
Silvano Lobina basso e voce
Alberto Pisu batteria e percussioni
Gavino Murgia sax soprano, launeddas, benas,
sulittu, live electronics e voce
Michele Palmas tecnico del suono & band assistant
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