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1997

Dal quotidiano " La Gazzetta del Mezzogiorno " di Lun. 29 dicembre 1998 

 

APPELLO DELL'ARCA AL CENTROSINISTRA

Un Comitato dell'Ulivo per raccordare istituzioni e società civile

Appello rivolto alle forze politiche del centrosinistra di Bari dal coordinamento cittadino "L'Arca Centro di Iniziativa Democratica e del movimento per l'Ulivo". L'obiettivo è quello di costituire un " Comitato dell'Ulivo, come primo passo per raccordare istituzioni e società civile".

"Chiediamo a tutti - è scritto in una nota firmata dal coordinatore cittadino Carlo Paolini - di abbandonare la logica del sistema proporzionale e incominciare da subito a scrivere un programma politico unitario, un programma in cui le diverse identità sappiano convivere e concordare una soluzione comune dei tanti problemi della città. La proposta politica dell'Ulivo, la vera novità della politica italiana, si è già dimostrata vincente in molte altre città italiane grandi e piccole, dove i partiti del centrosinistra non avrebbero vinto se non ci fosse stato il valore aggiunto del progetto politico dell'Ulivo.

Il Nodo Ferroviario, lo scempio di Punta Perotti, il fallimento del dopo Giochi del Mediterraneo, la crisi commerciale delle tradizionali attività baresi che non vedono alcun ritorno dalle iniziative promosse dalle istituzioni guidate dal centrodestra, il controllo del territorio da parte della criminalità organizzata, i pericoli dell'inceneritore al quartiere Stanic e della cementificazione della costa barese dopo Punta Perotti, rappresentano la necessità di una politica nuova, alternativa e unitaria delle forze di centrosinistra.

Per questo - conclude la nota - dobbiamo urgentemente scrivere nella storia di Bari il capitolo di un welfare cittadino nuovo: non più solo distributivo di finanziamenti che arrivano dal potere centrale senza ritorni per la comunità ma soprattutto produttivo, capace cioè di rimettere in gioco la capacità imprenditoriale dei baresi nella visione di un profitto socialmente utile, atto a coniugare sviluppo con solidarietà civica, democrazia diffusa con giustizia sociale.

L'Ulivo può aiutarci a individuare una figura di sindaco non compromessa con le diverse lobbies di potere che hanno di fatto gestito la politica barese determinandone il suo scadimento a mere logiche affaristiche, non potendo più accettare sindaci con forti interessi nel territorio né tanto meno con assessori come l'on.le Tatarella, espressione di quella cultura di passata memoria che lo vede accentratore di poteri diversi (parlamentare, numero due di AN, vicepresidente della Bicamerale, direttore del quotidiano "Roma", presidente del Consorzio teatro pubblico pugliese, assessore comunale".