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1998

LO SPORT CHIAMA 
Intervento pubblicato su  "BariSera" del 18/19.02.1998

L'associazionismo sportivo chiama, il Comune non risponde!

Affrontare in maniera ricorrente il tema dello sport e dell'associazionismo sportivo in Terra di Bari, ritengo sia opera meritoria in quanto riguarda una serie di problematiche attinenti al nostro contesto sociale.
Ma coloro che dovrebbero fornire le risposte non ascoltano le voci di insoddisfazione di coloro i quali operano quotidianamente nel sociale sportivo, forse perché intenti ad interessarsi a problematiche ben più importanti. Dico sociale sportivo perché lo sport non è solo vetrina di immagine di campioni, di eventi, di sponsor, ma è fatto di programmazione e di interventi sugli strati di popolazione giovanile più debole e indifesa.

Tutto questo per ribadire l'importanza dello sport dilettantistico nel suo insieme
, nel quale ( è bene ricordare) sono impegnate una infinità di persone che con sacrifici notevoli e lodevoli portano avanti attività finalizzate allo sviluppo dello sport laddove l'intervento dell'ente locale a ciò preposto è sovente latitante.
Ciò che non deve essere mai dimenticato è che alla base di tutto "il movimento" sportivo ci sono i dilettanti, c'è l'immensa passione di una moltitudine di persone che, lungi dal trarne profitto personale, investe tempo e denaro per la realizzazione di qualcosa in cui crede.

Tutto ciò deve essere ben tenuto presente dal nostro sindaco e dall'assessore al ramo, nel momento in cui vengono attuate scelte che coinvolgono le piccole società sportive, che rappresentano un importante momento di aggregazione, formazione,educazione e svago.
Questo movimento non può essere mortificato da questa nuova logica che agita le scelte dell'Amministrazione Di Cagno Abbrescia, basata sull'assegnazione di impianti sportivi a costo zero. Tale mentalità è applicabile solo per alcune grosse società sportive presenti nella nostra città, ma la pletora del movimento non può barcamenarsi tra la moltitudine di richieste che i burocrati delle varie circoscrizioni e quelli dell'assessorato richiedono per assegnazioni solo provvisorie.

Onofrio Traversa