2000
Tra Cardinale e Lega ... |
Come non reagire alle scomuniche del Cardinale Biffi e all'oltranzismo pseudo-religioso della Lega verso l'Islam? |
Da sotto gli ombrelli di Lodi, da cristiani antimusulmani se nascono invettive e scintille crociate prendiamo atto che si disvela un'ignoranza storica mista a perbenismo, alimentato da soldi guadagnati al banco facile dei consumi e dal benessere, costruito ed accresciuto con la forza delle valigie di cartone legate a croce con lo spago dei figli del Sud! |
Al Cardinale e ai leghisti, dimentichi della parola di s.Paolo che definiva stranieri in terra propria i credenti, vorrei ricordare quanto per l'Islam presente nel Mediterraneo e in Sicilia in particolare (si tratta ancora dell'Italia?), scriveva Michele Amari, l'illustre storico del dominio arabo nell'Isola: |
"La Sicilia era diventata dentro e fuori bizantina, e ammorbata dalla tisi di un impero in decadenza (ma si definiva cristiano, no?); sì che, contemplando le misere condizioni sue, non può rincrescerci la conquista musulmana che la scosse e la rinnovò". |
Tutta la storiografia successiva condivide tale giudizio e meglio lo sanno i siciliani che, nella lingua e negli usi, nelle misure e nella toponomastica, conservano pezzi della lingua araba come ornamento del parlare quotidiano, a somiglianza degli arabeschi e degli archi ogivali che sopportano le mille chiese cristiane volte al sublime e all'unico Dio, di tutti. |
Sono felice di essere nato e cresciuto in una terra (la Sicilia, appunto) ove il piccolo torrente, con termine arabo, è chiamato sciàmmuru ( corso a carattere di intermittenza), che bagna di tanto in tanto la sciàra (l'incolto e arido, perché arso dal vulcano). |
Bene ha fatto lo storico e critico Bonanno a richiamare
un passo di C.A. Nallino che, nel 1941 scriveva: |
Sapete, gente della Lega e voi signor Cardinale, |
che i Siciliani seppero bene accogliere chi migliorava con l'ingegno o il lavoro la loro condizione? Storicamente non abbiamo mai saputo che farcene delle truppe piemontesi che, scese al sud, seppero giustiziare i contadini di Bronte, al comando del generale Nino Bixio, oppure combatterono con la violenza il brigantaggio contribuendo al consolidamento della paura e dell'omertà, basi essenziali del potere mafioso, unico modo di farsi presente dello stato unificato! |
Se i ricorsi storici dicono qualcosa, allora ecco: |
viviamo l'epoca di esodi senza Mosè come un segno dei tempi. Il villaggio globale non è solo un fatto di economia, ma il luogo dell'intersecarsi delle culture in cui i figli nostri non sapranno che farsene dei confini, quasi sempre tracciati, difesi ed estesi con le armi, ora frutto del lavoro e del benessere nordico! |
18 ottobre 2000 Francesco Sofia |