2002
I NUOVI POTERI DEL SINDACO: |
TRA PASSATO E PRESENTE |
Girando per le strade di Bari e parlando con le persone, si sente spesso affermare: "Questo sindaco sì che fa le cose per la nostra città, mentre quelli che lo hanno preceduto non hanno fatto quasi nulla". Hanno veramente ragione? Sono ben informati i cittadini sui nuovi poteri che ha oggi un Sindaco, rispetto al passato? |
Cerchiamo di ragionare e di capire cosa è accaduto negli ultimi 10 anni. |
Fino al 1993 i poteri del Sindaco erano piuttosto limitati, anche perché non era eletto direttamente dai cittadini, ma scelto e nominato tra i consiglieri eletti al Consiglio Comunale (per saperne di più vedi Legge 142/1990). Questo lo rendeva vulnerabile, perché poteva facilmente essere sfiduciato: infatti in quella legislatura in 4 anni si sono avuti ben 4 sindaci!.....? |
Questa situazione ebbe termine quando entrò in vigore la Legge 81 del 25 marzo 1993: "Elezione diretta del Sindaco, del Presidente della Provincia, del Consiglio comunale e del Consiglio provinciale". Questa è stata sicuramente una rivoluzione perché il Sindaco - che i cittadini eleggevano direttamente - poteva sfuggire alle logiche - spesso poco chiare - dei partiti che lo sostenevano. Inoltre poteva scegliere la "sua" Giunta (Tecnici e/o Consiglieri) e - novità importante - in caso di sfiducia o di dimissioni del Sindaco si torna alle urne. |
La Legge n. 265 del 3 agosto 1999 ha ampliato ancora i poteri del Sindaco: quale ufficiale di governo, ha acquisito poteri prefettizi che riguardano per esempio i casi di emergenza collegati con il traffico cittadino, l'inquinamento atmosferico e/o acustico, la modifica straordinaria degli orari dei negozi dei pubblici esercizi degli uffici e dei servizi pubblici, compresa la turnazione festiva degli esercizi di panificazione. |
L'art. 50 del "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali" (4/8/2000) che raccoglie tutte le leggi emanate negli ultimi dieci anni assegna al Sindaco - in modo unico ed inequivocabile - le funzioni di |
* controllare e vigilare sul funzionamento dei servizi e degli uffici, sull'esecuzione degli atti, su tutto quanto prevede lo Statuto comunale e i regolamenti; |
* di assolvere funzioni statali e regionali, di emettere ordinanze di carattere straordinario e urgente di durata temporanea (anche in deroga alle leggi esistenti) in caso di emergenza sanitaria o di igiene pubblica; |
* di nominare, indicare e revocare i rappresentanti del Comune presso Aziende, Enti ed Istituzioni; |
* di nominare i responsabili degli uffici e dei servizi; |
* di ridefinire e attribuire incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione esterna. |
A differenza del passato, cambia anche la durata del suo mandato, che passa da quattro a cinque anni. |
E' chiara la netta differenza di poteri del Sindaco di oggi rispetto al passato: la legge gli riconosce infatti un ventaglio di possibilità decisionali e operative molto più ampie nella sua azione politica ed amministrativa. |
Ed allora i cittadini dovrebbero chiedersi: le cose che fa il Sindaco di Bari riguardanti le infrastrutture, i servizi primari e secondari (spesso carenti e - in alcuni casi - completamente assenti, come in molti quartieri periferici), le iniziative di solidarietà sociale e di promozione umana, il lavoro, ecc. sono realizzate per tutta la collettività o solo per una parte di essa? |
E ancora, i progetti realizzati e quelli in cantiere dei settori appena nominati rispettano l'ambiente e la storia del nostro territorio, la difesa della salute pubblica e la qualità della vita dell'intera comunità cittadina? |
Noi invitiamo i cittadini di Bari |
ad esprimere una valutazione dell'operato di questa amministrazione, cercando di conoscere quello che si fa anche in altre città d'Italia, simili alla nostra; altri Sindaci - con le stesse prerogative - hanno governato meglio la loro città, risolvendo - o avviando a soluzione - i problemi più sentiti dalla popolazione? Senza disconoscere ciò che è stato fatto, ci chiediamo: ci basta? Si poteva fare di più? |
La nostra città ha molte facce: c'è la spiaggia di "Pane e pomodoro" con lo sfondo dei palazzoni di Punta Perotti (ormai tristemente noti in tutta Italia) e c'è tutta la costa - abbandonata - del quartiere S.Girolamo, ci sono i giardini curati di piazza Garibaldi e quelli (possiamo ancora chiamarli giardini?) di via Concilio Vaticano, dove non cresce più nemmeno un filo d'erba...... |
Guardiamoci intorno: spesso ciò che si realizza (a beneficio di pochi) serve più all'immagine che a migliorare la qualità della vita di tutti. |
A cura di Luigi Scivittaro |
(consigliere della Circoscrizione Japigia-Torre a Mare) |